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Introduzione
Scopo di questa tesi è cercare di fornire informazioni utili al lettore circa
l’importanza acquisita dai turisti e dal loro grado di soddisfazione nella provincia di
Napoli nel 2007 e nel 2008 in seguito agli eventi organizzati per Maggio dei
Monumenti .
Tramite l’analisi di queste indagini si potranno esaminare limiti ed opportunità di una
gestione non pienamente orientata alla soddisfazione del turista.
Il testo si articola in tre capitoli:
• Nel primo capitolo si analizzerà il marketing relazionale nell’intento di
valorizzare la relazione con il consumatore- cliente che viene visto come un
soggetto di studio, lui è una persona, è un attore comportamentale, è un
decisore, ma può anche essere un partner, un alleato dell’impresa. La
conservazione della clientela, la sua soddisfazione e la sua fidelizzazione, è
sicuramente uno degli obiettivi prioritari di qualsiasi azienda,così come anche
del sistema turismo.
Lo studio proseguirà nell’analisi delle principali tecniche di costruzione di un
valido strumento per analizzare la soddisfazione dei clienti, nonché
nell’importanza di avere una clientela pienamente soddisfatta sviluppando un
sistema di Customer Relationship Management.
• Nel secondo capitolo si analizzerà il sistema turismo nella città di Napoli,
evidenziando lo scenario competitivo in cui si situa la nostra città e
individuando i trend evolutivi di crescita rispetto alle altre importanti città
turistiche, Roma, Venezia e Firenze.
Particolare attenzione verrà assegnata all’identificazione dei suoi punti di
forza e di debolezza, all’attrattività e alle cause che ne sono alla base. Infine
l’attenzione si focalizzerà sull’orizzonte competitivo e sul modello di
riferimento di Napoli.
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• Nel terzo capitolo verrà sviluppata un’indagine di Tourist Satisfaction nella
provincia di Napoli in riferimento agli anni 2007 e 2008 in seguito agli
eventi organizzati per Maggio dei Monumenti con l’intento di acquisire
informazioni sulla percezione degli intervistati, sull’immagine della
destinazione ed individuare azioni mirate al miglioramento della
soddisfazione. Si procederà con la descrizione della metodologia
dell’indagine, del campionamento, della rilevazione, della descrizione del
campione rilevato, dei giudizi di soddisfazione degli intervistati e delle leve
discriminanti della soddisfazione. Si proseguirà nella definizione degli
obiettivi primari , andando ad analizzare gli attributi che incidono
maggiormente sulla soddisfazione/insoddisfazione del turista. Si arriverà alla
definizione degli items essenziali da inserire nel questionario , si sceglierà la
scala di misura più idonea per la rilevazione e si individuerà la tecnica di
rilevazione più appropriata. Si somministrerà il questionario agli intervistati e
si analizzeranno i dati raccolti con l’obiettivo di riuscire ad ottenere
informazioni rilevanti al fine di attuare un processo di miglioramento per
quegli attributi che incidono sulla carenza di soddisfazione dei turisti. Infine
si confronterà il grado di soddisfazione espresso dai turisti nel 2007 rispetto a
quello espresso nel 2008.
Il focus di questa tesi è dunque il turista e l’importanza di soddisfarlo in tutti i
momenti in cui si trova nella nostra città.
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CAPITOLO 1
MARKETING RELAZIONALE
1.1 CHE COS’E’ IL MARKETING RELAZIONALE?
Il marketing relazionale
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è un orientamento strategico che mira a stabilire,
mantenere e migliorare nel corso del tempo una relazione (interazione) duratura con
il cliente, mediante il reciproco scambio e soddisfacimento delle promesse
[Gronroos, 1996]. Le principali differenze, rispetto al tradizionale approccio di
marketing transazionale sono che:
• non si ricerca un temporaneo incremento delle vendite, ma il coinvolgimento
e la fidelizzazione del cliente, mediante la soddisfazione delle sue esigenze;
• si riconosce al cliente il ruolo di co-produttore, ossia di parte attiva della
definizione dell’offerta e non semplice recettore passivo.
La capacità di gestire un dialogo con il cliente, di coinvolgerlo nella co-produzione
dell’offerta, di soddisfarne le esigenze in modo personalizzato rappresenta una fonte
di vantaggio per l’impresa che può vedere crescere il suo livello di fidelizzazione
della clientela e parallelamente, accrescere il grado di differenziazione della propria
offerta.
La soddisfazione deriva dalla capacità di offrire un prodotto-servizio coerente
rispetto ai bisogni del cliente, appagandone le aspettative che rappresentano uno dei
requisiti della soddisfazione. Ad esempio, un turista che visita una località potrebbe
essere pienamente soddisfatto della sua esperienza, eppure potrebbe decidere di non
tornarci perché desidera conoscere nuovi posti. Il tasso di fedeltà (Customer
Retention Rate) può essere misurato con la seguente formula:
CRR= [ ( clienti a fine anno – nuovi clienti) / clienti a inizio anno] x 100
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L’espressione “relationship marketing” è stata usata inizialmente da Berry [1983] che per primo ha
enfatizzato il ruolo strategico delle relazioni nel retailing. Il marketing relazionale si è quindi
successivamente affermato grazie agli studi sviluppati parallelamente sia nel Nord Europa
[Gummesson, 1987; Gronroos, 1996] che negli Stati Uniti [Reichheld e Sasser, 1990; Blattberg e
Deighton, 1996].
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Come hanno affermato gli studi sulla customer satisfaction
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, l’enfasi sulla necessità
di soddisfare e fidelizzare la clientela deriva dalla consapevolezza che:
• acquisire un nuovo cliente costa mediamente cinque volte in più che
trattenere i clienti attuali
• l’insoddisfazione produce costi ingenti per l’impresa, che sono solo in
minima parte visibili (costi per gestire i reclami, per rieseguire la
prestazione). Poiché solo il 4% dei clienti insoddisfatti si lamenta in modo
esplicito, il rimanente 96% rappresenta una maggioranza silenziosa, ma
potenzialmente più dannosa per l’impresa, poiché pone in essere delle azioni
che si traducono in mancate vendite. Il cliente insoddisfatto può attivare un
processo di passaparola negativo, danneggiando la reputazione aziendale, o
limitarsi ad interrompere la sua relazione con l’impresa, passando ad un altro
fornitore. Si genera in tal modo un mancato ricavo per l’impresa che può
essere valutato con la stima del customer lifetime value (CLV). Il CLV
definisce il valore che il cliente può generare per una determinata impresa. In
termini di ricavi, può essere calcolato moltiplicando il valore medio della
transazione per la frequenza annua di acquisto, per il ciclo di vita atteso del
cliente ( che dipende dal suo tasso di fedeltà).
La filosofia del marketing relazionale dovrebbe condurre ad un reciproco scambio tra
impresa e cliente, uno scambio da cui entrambe le parti traggono benefici. In
particolare nell’ottica del cliente, il beneficio principale è collegato alla possibilità di
ottenere prestazioni più coerenti rispetto alle sue esigenze o al limite personalizzate; i
benefici dell’impresa, possono essere sintetizzati in questi termini:
1 acquisti crescenti, quando i clienti conoscono una determinata azienda di cui
sono soddisfatti tendono ad acquistare quantitativi maggiori o altri prodotti
dalla stessa;
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Reichheld [1997]; Costabile[ 1996]; Caldani, Busacca e Costabile [1994].
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2 minori costi, l’attrazione di nuovi clienti comporta numerosi costi
promozionali e pubblicitari, ma anche operativi e temporali necessari per
conoscere il cliente e adeguare il sistema di offerta; una volta che si è
verificato l’apprendimento, il fornitore affronterà minori costi nel servirlo;
3 pubblicità gratuita, i clienti soddisfatti attivano un passaparola positivo;
4 migliore ritenzione del personale, un’azienda i cui clienti sono soddisfatti
riesce a ridurre il turnover del personale; questo non solo riduce i costi, ma
consente di innescare una spirale virtuosa di miglioramento della qualità.
L’impresa nel complesso vede ridurre la sua vulnerabilità alla competizione,
poiché un cliente soddisfatto è meno sensibile alle iniziative di marketing dei
concorrenti.
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1.2 IL PROCESSO E LE FUNZIONI DEL MARKETING
RELAZIONALE A SUPPORTO DELL’ALLEANZA CON IL
CONSUMATORE.
Il marketing ha necessità di sviluppare percorsi innovativi per adeguarsi
all’evoluzione del mercato, infatti la ricerca di una sacra alleanza con il consumatore
potrebbe essere u modo efficace per continuare ad essere protagonisti nel mercato e
vincere la competizione. Il marketing dà tutto il suo contributo per capire il
consumatore, codificarlo, riscontrarlo, renderlo fedele ed alleato visto che da lui
dipende il successo nel mercato. La realizzazione di un’alleanza con il consumatore
resta dunque lo sbocco più naturale che possa avere il marketing nel momento che si
relaziona alla clientela e cerca di soddisfarla.
Il marketing relazionale con la ricerca di un legame con il consumatore /cliente
supera la “fase transazionale”, cioè quella di un interesse focalizzato solamente sulla
“vendita del prodotto” ad un consumatore non importa quale, voluta dal marketing
tradizionale, indirizzandosi invece verso quella basata “su una relazione duratura del
consumatore- cliente fidelizzato”.
Il mercato voluto dal marketing relazionale non è quello che contrappone l’offerta e
la domanda come due soggetti che operano semplicemente uno scambio; i ruoli
dell’impresa e del consumatore per il marketing relazionale devono anche
convergere, strategicamente integrarsi, ma anche sovrapporsi; tra consumatore ed
azienda si deve instaurare una comunità di intenti che trovi un logico, appropriato
contesto di riferimento e di conduzione nel marketing relazionale, vocato appunto a
gestire questa alleanza.
L’azienda che decide di creare un’alleanza con il consumatore deve dotarsi di tutti
quei mezzi di marketing relazionale che la rendono possibile. L’alleanza richiederà
all’impresa di vivere in maniera totale la dedizione al cliente da parte di tutte le
persone che vi lavorano e di porsi come obiettivo primario la soddisfazione del
cliente.
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La ricerca di questa alleanza renderà necessaria una nuova visione di marketing;
infatti l’alleanza coinvolgerà il consumatore- cliente non solo nella decisione del suo
acquisto, cosa che da sempre ha fatto il marketing tradizionale, ma in vari altri
momenti anche quello dell’ideazione, progettazione, produzione, distribuzione,
comunicazione, promozione, vendita e controllo; siamo in presenza di un marketing
partecipativo in cui l’azienda e il consumatore si aggregano, concordano, si
riscontrano, si soddisfano e si gratificano, si controllano.
Marketing relazionale vorrà dunque dire “fare mercato attraverso la relazione con il
cliente”, cioè riscontrare il mercato attraverso un rapporto, cioè l’alleanza che si è
deciso d’instaurare con il consumatore- cliente; il marketing relazionale si presenterà
così come l’insieme di quelle azioni che ben individuate dalla ricerca di mercato,
identificherà il suo consumatore e farà di tutto per renderselo alleato attraverso una
relazione che sia innanzitutto in grado di apprezzarlo e quindi coinvolgerlo. Il
marketing relazionale rispetto al marketing tradizionale si trova così ad avere un
approccio di marketing arricchito da una serie di elementi: alleanza con il
consumatore, gestione della relazione con il cliente alleato, soddisfazione con
conseguente fidelizzazione del cliente alleato.
Diremo allora che concretamente il marketing relazionale servirà all’azienda per:
• Raccogliere in modo sistematico tutti i dati e le informazioni di cui
un’azienda necessita nel momento che vuole stabilire con il consumatore una
relazione di alleanza; in particolare il marketing relazionale dovrà dare una
risposta sicura alle seguenti domande: qual è il consumatore ideale che può
divenire alleato? Quali sono le sue caratteristiche? Quali i suoi bisogni e le
sue attese? Quali standard qualitativi debbono avere i prodotti/servizi per
soddisfarlo e fidelizzarlo? Attraverso quali canali si deve raggiungerlo? Come
si deve organizzare e gestire l’alleanza che si vuole realizzare? Come si può
coinvolgere il consumatore nell’alleanza? Quali interventi si dovranno
mettere in atto per mantenere e migliorare l’alleanza?
• Programmare le attività connesse a questa relazione;
• Organizzare, gestire e controllare l’alleanza.
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Da quanto esposto si deduce che un’arma vincente per la conquista del mercato è
rappresentata dal marketing relazionale; riuscire a creare questa relazione con il
consumatore- cliente sarà per l’azienda un elemento qualificante della sua azione di
marketing e al tempo stesso determinante per il suo sviluppo.
Il marketing relazionale deve essere considerato come mentalità e come azione:
come mentalità perché mette l’azienda in grado di pensare, orientare tutta la sua
dinamica; come azione perché è un insieme di coerenti e pianificati interventi
operativi collegati alle diverse componenti del mercato: azione sul mercato, sul
prodotto , sul consumatore- utilizzatore, sul prezzo, sul tipo di presenza, sulla
distribuzione, sulla vendita, sulla comunicazione e promozione.
Le considerazioni fin qui fatte mettono senz’altro in evidenza il ruolo che il
marketing relazionale può svolgere oggi e sempre nei prossimi anni per indirizzare
l’azienda a capire di più la clientela, a soddisfarla, a fidelizzarla.
L’alleanza con il consumatore oltre che pensata va anche voluta e realizzata; per
questo richiederà un processo che miri a fare del consumatore-cliente un alleato. In
questo processo sarà importante la centralità del consumatore, che avrà un duplice
ruolo nei confronti dell’azienda, quello cioè di essere innanzitutto un consumatore,
come giusto che sia, quindi un alleato, come invece strategicamente con questo
processo lo si vuole far diventare. Questa alleanza troverà nel processo di marketing
relazionale tutto il necessario supporto conoscitivo ed operativo visto che avrà la
funzione di creare e gestire il rapporto con il consumatore- cliente; spetterà al
processo di marketing relazionale progettare, sviluppare, attivare, far crescere,
controllare, rivitalizzare nel tempo questa alleanza. Il processo che si attiverà
attraverso politiche e strategie di marketing relazionale dovrà permettere il riscontro
ottimale dell’offerta da parte della domanda nel rispetto appunto della relazione,
dell’alleanza che è stata al riguardo predisposta. Il marketing relazionale con il
processo che attiva detterà le regole per stabilire il tipo di alleanza da realizzare con
la domanda e possibilmente alle condizioni di gradimento della stessa.
Il processo di marketing relazionale svilupperà questa alleanza attraverso alcuni
fondamentali passaggi finalizzati a :
• conoscere i bisogni, desideri, aspettative, obiettivi, motivazioni,
comportamenti del consumatore-cliente;
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• segmentare i possibili consumatori alleati così da indirizzargli la più adeguata
offerta;
• sviluppare l’offerta che meglio risponda quanto a prodotto
(caratteristiche),prezzo, punto di vendita, ecc. per stimolare/soddisfare il
consumatore cliente;
• comunicare in maniera chiara, completa, efficiente, convincente, motivante al
consumatore-cliente;
• convincere il consumatore -cliente a considerare l’offerta interessante ed a
lui confacente;
• fidelizzare il consumatore- cliente al punto di renderlo alleato.
Conoscere predisporre l’alleanza, segmentare posizionare l’offerta, produrre,
vendere, comunicare, soddisfare, relazionarsi, fidelizzare, controllare, eventualmente
correggere sono passaggi indispensabili per raggiungere l’alleanza con il cliente (fig.
1).
Fig. 1 – Il processo di marketing relazionale
Processo di marketing relazionale
CONOSCERE IL CONSUMATORE
IDENTIFICARE LE RICHIESTE
PREDISPORRE PROGETTO DI ALLEANZA
DEFINIRE SEGMENTO
POSIZIONARE OFFERTA
ATTIVARE POLITICHE E STRATEGIE
PIANIFICARE
CONTROLLARE
CORREGGERE
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Si ritiene che questo processo prenda sul serio il consumatore –cliente, visto che è
in grado di dargli tutti gli elementi necessari per supportare il suo acquisto e il suo
eventuale riacquisto.
Il marketing relazionale con il processo che attiva si trova così a svolgere tutta una
serie di ben definite funzioni per favorire un’ottimale relazione tra offerta e la
domanda per assicurare successo al prodotto/ servizio (fig.2).
Fig. 2 – Le funzioni del marketing relazionale
1. Funzione di analisi e ricerca: il marketing relazionale attraverso la ricerca,
la segmentazione, il targeting individua dati e informazioni relative a
consumatori-clienti, a loro specifiche esigenze ed attese, al loro
comportamento, alle motivazioni che sono alla base delle loro scelte, ecc.
2. Funzione di animazione e promozione: il marketing relazionale attraverso i
mezzi di cui dispone, ma in particolar modo attraverso quelli
comunicazionali e promozionali è in grado di stimolare ed orientare
consumatori-clienti verso la fidelizzazione.
3. Funzione di convincimento: il marketing relazionale attraverso i mezzi che
utilizza si propone di convincere i consumatori- clienti al fine di ottenere il
consenso per l’alleanza che viene loro proposta.
Analisi
e
ricerca
Animaz
ione e
promoz
ione
Convin
ciment
o
Pianific
azione
Organi
zzazion
e
Control
lo
Rinnov
amento