6
anni. Si vedrà quindi come la rete telematica Arpanet, da strumento
militare di difesa statunitense, sia diventata un nuovo e potente mezzo di
comunicazione che tutti ora conosciamo sotto il termine Internet.
L’esplosione di Internet come fenomeno di massa in questi ultimi anni ci
ha portati anche alla descrizione di alcuni progetti relativi alla
costituzione di ciò che viene chiamato Internet II, ovvero la creazione di
una struttura secondaria da affiancare ad Internet per migliorarne le
prestazioni. Non manca inoltre uno spazio dedicato al fenomeno della
comunicazione globale che è stata possibile grazie alla riduzione dei
costi delle comunicazioni dovuta appunto all’espansione delle reti
telematiche. All’interno di questo fenomeno, che viene oggi definito con
il termine globalizzazione, è risultato interessante notare come anche il
mercato, e non solo l’informazione, sia in una fase di continuo
mutamento con l’introduzione del commercio elettronico.
La seconda parte del primo capitolo è stata invece dedicata alla grande
ragnatela di siti denominata World Wide Web e alle sue applicazioni con
un particolare riferimento al fenomeno dell’interazione e della
multimedialità. Non mancano inoltre cenni sull’ipertesto, elemento
fondante per la fruizione delle pagine presenti all’interno del Web stesso.
Esso rappresenta la possibilità di ottenere una scrittura non sequenziale
7
ma, al contrario, aperta alla vasta potenzialità di una rete di blocchi di
testo, ciascuno individuabile nella propria autonomia e al contempo
collegato ad altri. L’ipertesto risulta essere una struttura organizzata di
documenti ciascuno dei quali corrisponde ad un testo scritto, ad
un’immagine, o a un filmato, collegato in modo tale da permettere il
passaggio diretto da uno all’altro grazie alla sua struttura reticolare. In
pratica l’ipertesto ci permette di navigare tramite l’utilizzo dei link
presenti nelle pagine detti anche collegamenti ipertestuali.
Il secondo capitolo ha come oggetto principale la descrizione della
nascita e dell’evoluzione del giornale elettronico e dei vari mutamenti
che questa nascita ha portato all’interno del mondo dell’informazione. In
primo luogo un mutamento relativo alla modalità di accesso delle
informazioni: per consultare un giornale on-line si ha la necessità di
avere a disposizione una serie di strumenti quali computer, modem e un
collegamento alla rete. In secondo luogo un mutamento del ruolo delle
figure professionali che forniscono l’informazione stessa, cioè del
redattore e dell’editore.
E’ stato inoltre interessante vedere come, all’interno di questa serie di
cambiamenti nell’ambito informativo si collochi il nuovo metodo per
fornire informazione on-line denominata “push”. Si tratta infatti di una
8
modalità molto particolare che ha come obiettivo quello di sostituire
l’attuale sistema nel quale il consumatore “tira” a sé l’informazione, con
un altro basato su applicazioni che “spingono” i dati stessi verso il
lettore. Il “Daily Me” o giornale personalizzato è un ottimo esempio di
come sia stato applicato questo sistema di spinta dell’informazione nei
confronti dei navigatori. Il giornale personalizzato è a tutti gli effetti un
giornale fatto su misura per ogni utente: sarà il giornale stesso a fornire,
in base alle indicazioni dell’utente, le informazioni ritenute “pertinenti”.
Verranno infine analizzati, sempre all’interno del secondo capitolo i
pregi e i difetti del giornale elettronico. Se infatti esso ha degli
importanti vantaggi rispetto all’edizione cartacea quali ad esempio la
possibilità di un immediato e continuo aggiornamento delle
informazioni, ha anche dei difetti che in parte ne limitano l’utilizzo come
ad esempio la difficoltà che si incontra durante la lettura di un articolo su
di un monitor e la poca “portabilità” del mezzo.
La seconda parte della tesi è stata invece dedicata all’analisi dei
quotidiani precedentemente citati. L’ipotesi dalla quale si è partiti
intendeva indagare e, in un certo qual modo identificare, lo stato
dell’informazione sul web sotto lo specifico punto di vista dei giornali
on-line raffrontati con le relative versioni cartacee. I dati e le relative
9
considerazioni qui raccolti si riferiscono ad un campione di giornali che
propongono una versione cartacea e una elettronica del proprio prodotto.
La scelta di analizzare questi giornali nella loro duplice veste è sembrata
opportuna, in quanto l’interesse alla base delle considerazioni
precedentemente articolate è stato quello di indagare la modalità di
costruzione del “giornale on-line” in relazione al “giornale a stampa”,
quale specifica fonte di costruzione e distribuzione dell’informazione. Le
testate sono state monitorate per un periodo di due settimane non
consecutive, al fine di rilevare le costanti e le eventuali varianti in
termini di strutturazione e costruzione delle testate stesse. Per quanto
riguarda le edizioni cartacee dei giornali presi in considerazione, una
particolare attenzione è stata dedicata alla prima pagina, come del resto
nella versione elettronica alla Home page, in quanto, nel loro complesso
esse possono essere considerate l’elemento centrale per l’individuazione
delle strategie comunicative e dell’organizzazione del contenuto delle
testate stesse. Dopo una fase di raccolta del materiale e di catalogazione
dello stesso a livello quantitativo, si è proceduto all’analisi
dell’informazione contenuta in cinque sezioni all’interno dei quotidiani:
la prima pagina, gli esteri, gli interni, la sezione particolare dedicata alla
guerra nei Balcani e lo sport. Successivamente si sono sottolineati gli
10
elementi di continuità/frattura rispetto al giornale cartaceo individuando
quali aspetti del cartaceo le testate elettroniche hanno mutuato. Analisi
questa che ha consentito di evidenziare come alcuni giornali on-line si
costruiscano, al momento, essenzialmente attraverso una ripetizione
nella forma e nel contenuto della versione cartacea e di come invece altri
rappresentino una vera e propria innovazione.
11
1. RETE INFORMATIVA E GLOBALIZZAZIONE
1.1 La rete, ovvero Internet.
Internet è una sorta di rete globale che collega tra di loro molte altre reti
telematiche1. Non è importante quale sia la tecnologia che le unisce:
cavi, fibre ottiche, satelliti e tantomeno il tipo di computer che ad essa
sono connessi, dal personal computer casalingo al mainframe aziendale.
Il punto di forza di Internet, e motivo del suo rapido espandersi, è la sua
capacità di parlare un linguaggio universale che può essere interpretato
dalla quasi totalità degli elaboratori esistenti. Secondo le stime più
recenti si calcola che Internet colleghi più di 150.000 sottoreti, e decine
di milioni di computer. Le arterie principali di comunicazione dove
passano i dati sono chiamate Backbone o dorsali. Queste dorsali possono
essere paragonate a delle grandi autostrade telematiche che permettono il
passaggio del flusso dei dati da un continente all’altro. Tra le principali
troviamo NSF-net (National Science Foundation Network) e CS-net
1
La parola telematica è un neologismo derivato dalla fusione di due parole: telecomunicazione e
informatica. La telematica si occupa dell’uso delle tecnologie informatiche nell’ambito delle
telecomunicazioni.
12
(Computer Science Network). Il Numero degli utenti di Internet è
difficile da valutare in quanto è in continuo ed esponenziale aumento. Al
momento alcune stime, peraltro non totalmente attendibili, ci dicono che
il popolo di Internet si aggirerebbe intorno alle 100.000.000 unità2.
Internet si basa su una struttura portante di linee dedicate ad alta velocità
attiva 24 ore su 24; ma la cosa più interessante e che forse ha contribuito
al successo di questo insieme di reti è che l’accesso ad essa non è
riservato esclusivamente alle istituzioni accademiche o alle aziende che
si possono permettere costose linee ma è ad uso e consumo di tutti.
Moltissimi utenti accedono alla rete da normali linee telefoniche e con
comunissimi Modem3. E’ per questo che Internet ha una diffusione
globale ed è il medium che si è diffuso più velocemente nella storia delle
comunicazioni di massa.
Come già accennato sopra, una delle fortune di Internet è stata quella di
potere collegare diversi tipi di sistemi telematici e di computer. Questo
“miracolo” è stato possibile grazie all’uso di un protocollo 4 di
trasferimento dati chiamato TCP/IP. Questo protocollo permette di far
2
Dati continuamente aggiornati riguardanti il numero di utenti che accedono alla rete si possono
trovare al sito www.nua.ie/surveys/how_many_online/index.html .
3
Modem: modulatore-demodulatore: strumento che permette di ricevere e inviare informazioni tra
due elaboratori attraverso la rete telefonica.
4
Protocollo: è un codice di comunicazione, “l’idioma” attraverso il quale due computer possono
intendersi, lo standard che sovrintende ai trasferimenti di dati tra macchine diverse.
13
parlare fra loro milioni di computer diversi fra di loro in tutto il mondo.
Ed è grazie a Bob Khan e a Vinton Cerf, ideatori del TCP/IP, che
possiamo connetterci anche da casa nostra alla rete delle reti.
1.2 La storia di Internet.
Quando si sente parlare di rete informativa si tende subito a fare
riferimento, in maniera diretta o indiretta, a Internet. Vediamo di capire
cos’è realmente Internet e soprattutto come è stata possibile la nascita e
l’evoluzione così rapida di questo nuovo e incredibile sistema di
comunicazione.
All’inizio degli anni sessanta date le tensioni tra Stati Uniti e Unione
Sovietica dovute alla guerra fredda, si era diffuso nel mondo il terrore di
una guerra nucleare. A partire da questo presupposto il ministero della
difesa Americano avviò un progetto di ricerca che aveva il fine di
preservare le telecomunicazioni in caso fosse realmente scoppiata una
guerra nucleare. Per la realizzazione di questo progetto nacque l’ARPA5,
5
Arpa: Advanced Research Projet Agency.
14
agenzia governativa Americana, che coordinava e finanziava la ricerca
nel campo delle telecomunicazioni militari. Gli uomini e gli scienziati
dell’Arpa ben presto si accorsero che non esisteva alcun mezzo per
garantire la funzionalità di un centro di telecomunicazioni sottoposto a
un attacco nucleare. A partire da questo dato di fatto si resero conto che,
se non era possibile mantenere intatta una rete di telecomunicazioni, era
necessario creare allora una serie di possibili alternative per la
circolazione dei dati, di modo che anche una parziale distruzione dei
nodi di collegamento non avrebbe interrotto il flusso delle informazioni
all’interno della rete.
1.2.1 Nasce Arpanet.
La soluzione era stata trovata nel concepire una rete decentralizzata,
quindi priva di una struttura centrale coordinante, di modo che ciascun
nodo potesse continuare a lavorare, ricevendo, elaborando e
trasmettendo informazioni, anche nel caso in cui alcuni nodi vicini
fossero stati danneggiati da una esplosione nucleare. Non essendoci
quindi un nodo centrale, non ci sarebbe neanche stato un obiettivo
15
primario strategico da distruggere per interrompere le comunicazioni
vitali del paese.
Per installare un sistema che, in caso d’interruzione delle comunicazioni,
avesse potuto individuare immediatamente un collegamento o canale
alternativo per comunicare era necessario l’utilizzo elaboratori elettronici
e non di centrali telefoniche come si era precedentemente pensato. Il
primo nodo di questa rete che verrà successivamente chiamata appunto
Arpanet fu inaugurato nell’autunno del 1969 mettendo in comunicazione
quattro elaboratori elettronici situati in luoghi diversi tra di loro.
Nel 1972 Arpanet comprendeva già la bellezza di trentasette nodi sparsi
sulla gran parte del territorio Americano.
Negli anni successivi i nodi che andarono a comporre questa rete,
continuarono ad aumentare, grazie anche alla facilità con la quale era
possibile aggiungerne altri, fino ad arrivare agli inizi degli anni ’80 dove
all’interno di Arpanet si formarono tre sottoreti ben distinte: NSF-net6,
BitNet7, CSnet8. NSF-net grazie ad una linea di comunicazione molto
veloce per l’epoca divenne la prima colonna portante di Internet, quella
che oggi viene definita Backbone o Spina Dorsale. A partire dal 1983 i
6
National Science Foundation Network. NSF è un ente governativo federale degli Stati Uniti che ha il
compito di promuovere, assieme alle Università, la ricerca scientifica.
7
Because It’s Time Network.
8
Computer Science Network.
16
vertici militari Statunitensi si staccarono dal progetto Arpanet lasciando
che la rete si sviluppasse da sola, rete che sarebbe diventata di li a poco
ciò che ora conosciamo sotto il nome di Internet.
1.2.2 Internet esplode come fenomeno di massa.
A partire dal 1986-87 la rete incomincia ad espandersi ad una velocità
incredibile: tutte le Università Americane sono in collegamento tra di
loro, parecchie università mondiali hanno l’opportunità di mandarsi
messaggi telematici tramite l’uso della E-Mail9 e tenersi continuamente
aggiornati su eventuali conferenze o convegni. Ed è proprio grazie a
questo primo scambio di informazioni che la rete da semplice strumento
di trasmissione di dati diventa anche punto di incontro e di scambio
culturali.
Sebbene Internet abbia avuto come culla, come spesso accade per le
novità in campo scientifico, le Università, il vero boom della rete lo si è
9
E-mail: Electronic mail ovvero posta elettronica.
17
Figura 1: Nel grafico viene rappresentato l’accesso,
a livello mondiale, alla rete Internet per il
1998. Si veda la legenda per maggiori
dettagli (Fonti: Mids Texas www.mids.org ).
avuto grazie alla nascita e allo sviluppo, all’interno della rete stessa di
una di sorta interfaccia denominata “World Wide Web”.
Inventato dal CERN di Ginevra il World Wide Web o abbreviato www,
è il sistema globale di pubblicazione, recupero e gestione di documenti
ipermediali. E’ una sorta di ragnatela di documenti collegati tra di loro ai
quali si può accedere tramite l’utilizzo di una serie di programmi di
navigazione o Browser quali Netscape, Internet Explorer, Opera ecc. E’
bene ricordare comunque che il web è uno degli elementi fondamentali
di Internet, anche se non l’unico, in quanto è proprio grazie ad esso che
noi possiamo, ad esempio, “navigare” con il contorno di elementi grafici
sullo schermo, saltare da un documento all’altro a nostro piacimento e
Diffusione del fenomeno Internet nel mondo
18
addirittura produrre delle nostre pagine da inserire “in rete” lasciandole
consultare a chiunque ne abbia voglia.
Inoltre nel Web possono essere visualizzate, oltre al testo e ai documenti
ipertestuali, immagini, filmati e suoni digitalizzati10. Per capire meglio la
portata che ha avuto la nascita e lo sviluppo di Internet è bene dare
un’occhiata a qualche dato statistico; la cosa che colpisce di più è
l’aumento vertiginoso e costante degli utenti che si raddoppiano e
talvolta si triplicano di anno in anno. Questo aumento, se dovesse
mantenersi tale, cosa ritenuta assai probabile, farà si che tra non più di
una decina di anni il mondo sarà completamente collegato
telematicamente; Internet non sarà altro che un comunissimo
“elettrodomestico” della comunicazione come lo è oggi la televisione o il
telefono cellulare perdendo via via quell’interesse e quel fascino che
oggi ancora suscita.
La figura numero uno riportata a pagina 13 propone una stima di quanti
milioni di persone sono collegate in rete mostrando lo specifico di
ciascun continente del mondo.
Il grafico sottostante riporta invece le statistiche di accesso, sempre in
milioni di persone, suddivise per il luogo di accesso; naturalmente i
10
Si veda a riguardo il paragrafo 1.4
19
Figura 2: Il grafico mostra le percentuali di accesso alla rete internet
suddiviso per luoghi di accesso (Fonti: Nua-Analysis www.nua.ie).
luoghi più utilizzati sono risultati essere la casa e il posto di lavoro.
Quest’ultima coppia di grafici invece mostra come l’utenza maschile sia
ancora in netta maggioranza rispetto a quella femminile Anche se si può
notare un leggero aumento della popolazione femminile nel grafico
relativo ai dati del 1996.
0 20 40 60 80
Altro
Lavoro
Casa
Stati Uniti
Europa
Luoghi di accesso alla rete