Introduzione
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II
La formazione del personale assume un ruolo importante nel
creare una mentalità adatta ad accettare le nuove procedure
organizzative ed a renderle operativamente efficaci;
La moderna manutenzione è anche chiamata a migliorare e
conservare i dispositivi che garantiscono la sicurezza e la salute
del lavoratore; si rende pertanto necessaria un’opera di
responsabilizzazione rivolta a incrementare l’efficienza del
servizio e la contemporanea tutela del personale.
Per manutenzione s’intende pertanto “quella funzione aziendale
cui sono demandati il controllo costante degli impianti e l’insieme dei
lavori di riparazione e revisione necessari ad assicurare il
funzionamento regolare e il buono stato di conservazione degli impianti
produttivi, dei servizi e delle attrezzature di stabilimento”. In base a
questa definizione, la funzione manutenzione è quindi rivolta allo
svolgimento di un servizio a vantaggio della produzione.
La manutenzione ha acquistato, nel corso del tempo,
un’importanza sempre maggiore per i motivi sopra esposti. Il continuo
estendersi della “macchina” in qualsiasi settore di produzione o di
servizio, in ogni possibile fase dei processi produttivi, a livelli tecnici e
tecnologici sempre più spinti ha come diretta conseguenza la necessità di
intraprendere nuove strade e di impiegare nuove metodologie che in
qualche modo seguano il passo di un’evoluzione tecnologica industriale.
Questi metodi possono servire a contenere l’onere tecnico ed
economico altrimenti sempre crescente che la manutenzione
inevitabilmente comporta considerando il continuo progresso
Introduzione
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III
tecnologico, oltre a portare migliorie rispetto all’uso di tecniche
concepite meno recentemente.
Questo lavoro di tesi mira proprio a considerare tecniche
innovative di manutenzione, analizzandone il loro funzionamento,
descriverne le caratteristiche e evidenziarne gli aspetti peculiari.
Il fine ultimo di questa analisi sarà quello di riassumere, in modo
semplice e diretto, quelle che sono le caratteristiche, vantaggi e
svantaggi che comporta l’impiego di ciascuna tecnica manutentiva
rispetto alle altre e, per ognuna di esse, descriverne i rispettivi campi di
applicazione.
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CAPITOLO I
AFFIDABILITÀ DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI
PREMESSA
Negli ultimi anni le imprese produttive hanno avuto la necessità di
ottenere un sistema produttivo sempre più flessibile, in modo da
rispondere alle richieste del mercato sempre più stringenti e mutevoli.
Per far ciò, in ambito industriale, occorre garantire la continuità di
funzionamento degli impianti di produzione; per motivi etici ed
economici, occorre garantire la qualità dei prodotti ed il funzionamento
in sicurezza sia degli impianti, sia dei prodotti.
Da questo aspetto è nata la necessità di sviluppare nuove tecniche
di gestione per permettere miglioramenti sulla produttività, sulla qualità,
sulla velocità di risposta e sull’immagine dell’azienda.
Questa evoluzione produttiva ha portato con sé cambiamenti sulla
filosofia di gestione, sulle nuove tecnologie e sulla complessità di
macchine ed impianti, con la naturale conseguenza di un innalzamento
dei costi globali di guasto: la determinazione di essi considera, oltre che i
costi tradizionali, anche quelli associati alla sicurezza riguardo il
miglioramento dell’installazione.
Attraverso l’analisi del comportamento dei sistemi e dei suoi
componenti, è possibile determinare la soluzione che minimizza il costo
globale durante l’intero ciclo di vita della macchina e dell’impianto.
Affidabilità degli impianti industriali
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1.1 TEORIA DELL’AFFIDABILITÀ
La disciplina nota con il nome di affidabilità è stata sviluppata con lo
scopo di fornire metodi per valutare se un prodotto o un servizio sarà
funzionante per la durata in cui l’utilizzatore lo richiederà. Questi metodi
consistono in tecniche per determinare cosa potrebbe non funzionare,
come si possa prevenire il guasto e, nel caso in cui il guasto si verifichi,
quali siano gli interventi più adatti a ripristinare rapidamente il
funzionamento e limitare le conseguenze.
1.1.1 Che cos’è l’affidabilità?
L’affidabilità di un componente si può definire come la probabilità
che il componente funzioni senza guastarsi in un intervallo di tempo
assegnato, date le sollecitazioni a cui è sottoposto e le condizioni
operative ed ambientali in cui opera. Questa definizione presuppone che:
sia fissato univocamente il criterio che giudica se il
componente è funzionante;
le condizioni d’impiego siano stabilite e mantenute costanti in
un prefissato intervallo di tempo;
sia definito questo intervallo di tempo in cui è richiesto che il
componente funzioni.
Fissate le prime due condizioni, l’affidabilità di un elemento
diventa solo funzione del tempo e la forma di tale funzione dipende dalla
Affidabilità degli impianti industriali
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6
legge di tipo probabilistico con cui le condizioni di malfunzionamento o
cedimento possono verificarsi nel tempo.
L’affidabilità quindi non è una grandezza deterministica, che può
essere determinata con formule analitiche, quanto una variabile aleatoria
il cui valore può essere previsto solo attraverso considerazioni di tipo
probabilistico.
I criteri affidabilistici si vanno sempre più diffondendo nel mondo
industriale per diversi motivi:
l’esigenza di aumentare la durata di corretto funzionamento di un
elemento:
l’aumentata complessità dei prodotti che porta ad un incremento
della loro probabilità di guasto;
la necessità di rendere i componenti e i sistemi più leggeri e
snelli, senza penalizzare la loro sicurezza di funzionamento.
Incrementare l’affidabilità di un componente o di un sistema
significa effettuare analisi dettagliate, progettazione più accurata e
impegnativa e quindi, evidentemente, un aumento dei costi di progetto
ed esecuzione. Allo stesso tempo però, si avrà una diminuzione dei costi
inerenti ai guasti in servizio e quindi, legati ad essi, i costi dei ricambi e
di mancata produttività.
Il costo effettivo del componente quindi sarà la somma dei due
costi suddetti ed avrà un minimo in corrispondenza del valore ottimo di
affidabilità, come illustrato in fig. 1.1.
Affidabilità degli impianti industriali
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Fig. 1.1 Andamento del costo di un componente
Il limite tracciato in figura, rappresenta il Massimo Limite
Tecnicamente Raggiungibile (MLTR), ovvero quel livello di
qualità/sicurezza oltre il quale non è opportuno spingersi per ragioni
tecniche.
Infatti, il concetto di sicurezza totale è impossibile da raggiungere:
l’attuale livello tecnologico, già piuttosto avanzato, consente
normalmente solo piccoli miglioramenti e non ha senso spingersi troppo
oltre nell’adottare sistemi di sicurezza che potrebbero rivelarsi
controproducenti in virtù della complessità progettuale e funzionale alla
quale conducono.
Affidabilità degli impianti industriali
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1.1.2 Funzioni e parametri
Affidabilità (R) e Inaffidabilità (F)
Si è già detto che il concetto di affidabilità è legato alla capacità di
un sistema di compiere correttamente la funzione assegnata una volta
fissati:
un intervallo di tempo;
le condizioni operative alle quali è sottoposto;
le condizioni ambientali.
Per un singolo componente elementare l’affidabilità è quindi la
probabilità che esso funzioni senza guastarsi in un intervallo di tempo
assegnato, date le condizioni operative ed ambientali. Questa definizione
di affidabilità presuppone:
che sia fissato in modo univoco il criterio (C) per giudicare se
l’elemento è funzionante o non funzionante; per sistemi bistabili
(2 soli stati di funzionamento possibili) tale criterio è ovvio (es.:
un condensatore è in corto circuito o no); per altri sistemi è
possibile individuare anche stati di funzionamento parziale che
rappresentano vari livelli di prestazione; in questi casi lo stato di
guasto è definibile una volta che venga fissato un limite
ammissibile al di sotto del quale si parla di guasto (es.: motore di
automobile; intensità di sorgente luminosa);
che le condizioni ambientali (A) e d’impiego siano stabilite e
mantenute costanti nel periodo di tempo in questione;
che sia definito l’intervallo di tempo (t) durante il quale si
richiede che il componente funzioni.
Affidabilità degli impianti industriali
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Se la si indica con R (Reliability), l’affidabilità risulta in generale
funzione di tre variabili:
R = R(C, A, t)
Fissati C ed A, l’affidabilità rimane funzione del solo parametro tempo:
R = R(t)
Consideriamo un campione di componenti elementari costituito da
un grande numero N0 di elementi uguali tutti funzionanti all’istante t = 0
in determinate condizioni operative ed ambientali; misurando i parametri
funzionali degli elementi possiamo stabilire, ad ogni istante t, se essi
sono ancora funzionanti o meno. Se indichiamo con:
Nv(t) il numero di componenti funzionanti all’istante t
Ng(t) il numero di componenti guasti all’istante t
si dovrà ovviamente avere (per ogni t):
N0 = Nv(t) + Ng(t)
Ricordando che la probabilità che un certo evento si verifichi è
data dal rapporto tra il numero di esiti favorevoli a tale evento ed il
numero totale di eventi possibili, possiamo definire le due funzioni:
• Inaffidabilità, come la probabilità per il singolo componente di
essere guasto al tempo t:
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0
g
N
(t)N
F(t) =
• Affidabilità, come la probabilità per il singolo componente di
essere ancora funzionante al tempo t:
0
v
N
t)(NR(t) =
Dalle precedenti relazioni si ottiene:
R(t) = 1 – F(t)
Nella definizione di F(t) e di R(t), il tempo t non è il tempo solare
e quindi non misura l’età reale del componente; t è invece il “tempo di
missione”, ovvero il tempo durante il quale si richiede che la parte sia
effettivamente funzionante.
Detto ciò è chiaro che l’istante t = 0 non coincide con l’inizio
dell’utilizzazione del componente, bensì con l’inizio della missione.
Densità di probabilità di guasto (f)
Si definisce densità di probabilità di guasto quella funzione f(t)
tale che la probabilità infinitesima che l’elemento si rompa al tempo t o
in un suo intervallo infinitesimo sia proprio f(t)dt.
Affidabilità degli impianti industriali
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La probabilità che l’elemento funzionante all’istante iniziale si
guasti nel tempo t è data da:
∫=
t
dttftF
0
)()(
ovvero, in termini finiti:
0
1)(
)(
Nt
N
t
tF
tf
g
⋅
∆
∆
=
∆
∆
=
Tale funzione f(t) non è dimensionalmente una probabilità ma
moltiplicandola per un intervallo di tempo ∆t si ottiene la corrispondente
variazione della funzione F(t):
0
)()(
N
N
ttftF g
∆
=∆⋅=∆
Questa rappresenta una “probabilità parziale”/∆t di guasto relativa
all’intervallo [t, t + ∆t]. Attraverso una analisi dimensionale, ricordando
che la F(t) è una probabilità e che quindi il prodotto al secondo membro
del )(tF∆ deve essere adimensionale segue che f(t) ha le dimensioni di
inverso di un tempo [t –1]. Con facili sostituzioni si ha anche:
0
)()()(
N
N
ttftFtR v
∆
=∆⋅−=∆−=∆
Affidabilità degli impianti industriali
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La somma di tutti i valori (fino a t = ∞) della funzione
ttftF ∆⋅=∆ )()( , vale uno e pertanto la funzione f(t) è “normale”.
Tasso di guasto o di rischio
Si noti che fino a questo punto non è stata eseguita alcuna ipotesi
sulla natura delle funzioni f(t), F(t), R(t). La funzione densità di
probabilità f(t), come definita precedentemente rappresenta anche un
“tasso di guasto” che, per la presenza di N0 e per la condizione di
normalità, possiamo chiamare “tasso di guasto normale”.
Se nella relazione della f(t) sostituiamo N0 con Nv, rinunciando
alla proprietà normale, definiamo un’altra grandezza fondamentale della
teoria dell’affidabilità che è il “tasso di guasto istantaneo”:
v
g
Nt
N
t
tF
t
1)(
)( ⋅
∆
∆
=
∆
∆
=λ
La funzione λ(t) rappresenta la frazione di popolazione che si
guasta in un intervallo ∆t rapportata al numero dei componenti ancora
funzionanti all’istante t.
Tramite passaggi analitici, che vengono omessi per semplicità, si
ottiene che l’affidabilità R(t) di un componente è pari al rapporto fra la
sua densità di probabilità di guasto f(t) ed il suo tasso di guasto
istantaneo λ(t):
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)(
)(
)(
t
tf
tR
λ
=
Nel caso particolare in cui il tasso di guasto λ(t) si mantiene
costante nel tempo, ovvero nel caso di guasti casuali, lo indicheremo
semplicemente con λ: questo è il caso dei componenti caratterizzati dalla
cosiddetta proprietà di non memoria dal punto di vista affidabilistico.
L’andamento del tasso di guasto costante è descritta dalla bath
tube curve (curva a vasca da bagno) rappresentata nella fig. 1.2:
Fig. 1.2 Bath tube curve
Nella regione (I) sono presenti quei componenti che sono stati
malamente concepiti, mal progettati o che presentano delle difettosità nei
materiali: questo periodo è detto dei guasti infantili.
Affidabilità degli impianti industriali
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Dopo il periodo iniziale di rodaggio nel quale i particolari più
deboli vengono individuati e sostituiti che va via via diminuendo fino a
stabilizzarsi ad un valore pressoché costante al tempo t1.
Nella regione (II), il tasso di guasto raggiunge il suo valore più
basso e rimane all’incirca costate per un certo periodo di tempo a cui si
da il nome di vita utile. Questa fase è caratterizzata da guasti che hanno
una probabilità di accadimento indipendente dal periodo di esercizio
accumulato, ovvero i cosiddetti guasti casuali: questi avvengono nella
stessa quantità per ogni intervallo di tempo significativo e possono
dipendere da:
imperfezioni del processo produttivo;
condizioni di funzionamento differenti dalle specifiche di
progetto;
sovrasollecitazioni accidentali;
altro.
Nel caso di tasso di guasto costante, la distribuzione
dell’affidabilità R(t) ha una distribuzione esponenziale negativa:
t
etR ⋅−= λ)(
Inoltre:
t
etf
⋅−
⋅= λλ)(
t
etF ⋅−−= λ1)(
Nella fig. 1.3 sono mostrati gli andamenti dell’affidabilità e
inaffidabilità per una distribuzione esponenziale negativa:
Affidabilità degli impianti industriali
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Fig. 1.3 Andamenti dell’Affidabilità R(t) e dell’Inaffidabilità F(t)
Nella regione (III), quando i componenti raggiungono l’età
indicata al tempo t2, iniziano a manifestarsi tipologie di rottura o
malfunzionamenti per invecchiamento, causate da fenomeni di usura,
fatica, abrasione ecc. con conseguente innalzamento del tasso di guasto.
Nessun componente infatti, soggetto ad una storia di carico reale
ad ampiezza di sollecitazione variabile, può avere una durata illimitata
nel tempo: esaurita la vita utile di progetto quindi, il numero di guasti
aumenterà progressivamente nel tempo.
Il periodo a tasso di guasto crescente quindi, corrisponde ad una
degradazione irreversibile delle caratteristiche della macchina, progettata
per una determinata durata; se tale periodo si manifesta prematuramente,
significa che un certo numero di componenti era sottodimensionato o che