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Introduzione
Uno dei temi piø caldi della sfera economica odierna riguarda la strategia vincente per
realizzare la competitivit dell impresa. Ai tempi dell avvento della produzione industriale
non esisteva la concorrenza poichØ i beni erano standardizzati ed avevano un prezzo
simile; con il passare degli anni le imprese hanno avviato una progressiva specializzazione
e differenziazione per riuscire a rispondere ai desideri dei clienti che, dopo aver soddisfatto
i loro bisogni primari, sentivano la necessit di d istinguersi dalla massa ed avere servizi
personalizzati.
Nel primo capitolo presenteremo una delle tendenze piø geniali del management attuale,
l ambidexterity. Un impresa pu adottare diverse st rategie, a seconda del contesto in cui si
trova e del pubblico a cui si rivolge. L ambidexterity Ł una strategia che unisce i due
schemi organizzativi piø classici e funzionali: esplorazione e sfruttamento. L esplorazione
Ł la strategia che basa il suo successo sul fornire soluzioni innovative che attirino
l attenzione del cliente grazie alla loro unicit ; il lato negativo di questo sistema sta nel
fatto che per creare prodotti innovativi bisogna condurre un laborioso processo di ricerca
che deve essere lautamente finanziato e pu anche c oncludersi con un insuccesso.
Dall altro punto di vista, lo sfruttamento Ł la strategia che fonda il profitto dell impresa
sulla capacit di ridurre al minimo i costi di prod uzione, basandosi su una tecnologia
conosciuta ed implementata ai massimi livelli; i limiti di questa struttura derivano dal fatto
che oggigiorno le tecnologie sono schiave di un rapido processo di obsolescenza, e nella
maggior parte degli ambiti, un prodotto che rimane uguale nel tempo non Ł preferito dal
cliente. La genialit dell ambidexterity risiede ne ll idea di unire gli aspetti migliori di
queste strategie per formarne una nuova, sicuramente vincente. Il problema principale della
realizzazione di questa combinazione Ł la sua difficolt nell attuazione, che risulta
complicata poichØ richiede uno sdoppiamento innaturale.
Nel corso del capitolo ci soffermeremo sulle cause che hanno portato all ideazione
dell ambidexterity, sulle sue caratteristiche principali, sulla connessione tra ambidexterity
e management, e faremo una parentesi riguardo al contributo offerto dal primo studioso
dell argomento, James G. March. Successivamente analizzeremo le due forme
dell ambidexterity: quella strutturale che si ottiene impostando un organizzazione duplice,
e quella contestuale che vede come attori principali dello sdoppiamento i dipendenti
dell impresa. Dal momento che vogliamo approfondire particolarmente il tema della
gestione delle risorse umane, ci focalizzeremo sull ambidexterity contestuale,
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analizzandone le concause, spiegando le sue caratteristiche ed individuando alcune linee
guida per la sua realizzazione.
Nel secondo capitolo, dopo un introduzione all argo mento del ruolo, approfondiremo
tre concetti che interessano la gestione delle risorse umane e favoriscono la realizzazione
dell ambidexterity. Alla fine di ogni paragrafo ci sar una conclusione che riassumer tre
importanti fattori di ogni schema di gestione: la visione del ruolo e dei suoi confini e la
concezione degli extra-role behaviours. Analizzeremo quindi il fenomeno
dell Organizational Citizenship Behaviour (OCB), un comportamento che interessa i
membri dell organizzazione e li fa sentire parte integrante di essa. Di seguito parleremo
degli Idiosyncratic Jobs, ruoli creati appositamente per modellarsi sulle caratteristiche di
un individuo. Infine esamineremo il delicato argomento della Job Definition, ossia la
percezione che l individuo ha del proprio lavoro e la sua personale definizione del ruolo.
Nel capitolo di chiusura saranno tratte le conclusioni dello studio fatto, in particolare
per quanto riguarda i collegamenti tra ambidexterity contestuale e gli argomenti analizzati
nel secondo capitolo. Ci si chiede quanto una corretta gestione delle risorse umane possa
favorire la realizzazione dell ambidexterity e qual Ł l influenza esercitata da ogni schema
gestionale in un organizzazione ambidestra.
L obiettivo di questo lavoro Ł quello di presentare gli aspetti principali
dell ambidexterity che possono rivelarsi utili al management di un azienda, puntando
soprattutto sull importanza del ruolo rivestito dalle risorse umane nel realizzarla. Tale
trattazione vuole essere un incentivo, soprattutto per i manager delle piccole imprese, a
focalizzarsi su una corretta e ragionata gestione delle risorse umane; vuole essere un
ulteriore strumento di divulgazione del messaggio che sancisce l importanza rivestita dal
singolo individuo nell orizzonte economico generale.
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CAPITOLO 1
AMBIDEXTERITY
1.1. Innovazione e ambidexterity
1.1.1. La necessit di cercare nuove forme di innovazione
In questo periodo di crisi le imprese si trovano ad affrontare una tra le piø grandi sfide
mai esistite; il tracollo dell economia globale ha scardinato tutte le fragili basi sulle quali si
appoggiava la struttura preesistente, distruggendo inevitabilmente i soggetti piø deboli.
Possiamo paragonare ci che Ł accaduto ad una sorta di diluvio universale , che ha
ripulito l albero dell economia dai rami secchi. Qu esta tempesta, per , ha coinvolto anche i
soggetti piø forti che ora si trovano a doversi rialzare nel piø breve tempo possibile: la gara
per la competitivit e per il successo non si Ł mai affievolita e chi si ferma, come accadeva
anche un tempo, Ł perduto. Di conseguenza, negli ultimi tempi le imprese hanno puntato
molte energie sulla ricerca del modo migliore per ricominciare. Dalle varie analisi che sono
state svolte Ł emerso che la variabile chiave piø importante Ł l innovazione. Tale strategia
era gi molto importante prima, ma ora si Ł rafforzata ancor di piø diventando
indispensabile. Una delle principali cause della crisi Ł legata proprio all innovazione. Negli
ultimi anni le imprese si sono concentrate eccessivamente sulla ricerca di una sempre
maggiore riduzione dei costi; questo sistema ha condotto all erosione delle risorse dedicate
ad attivit diverse dal core business tra le quali c Ł anche l innovazione. ¨ per questo
motivo che la maggior parte delle piccole e medie imprese si Ł trovata ad esaurire la
domanda: sono sopravvissute solo le organizzazioni piø all avanguardia.
Anche se teoricamente questo concetto pu sembrare intuitivo, interpretarlo e
realizzarlo pu rivelarsi estremamente difficile. V olendo semplificare il quadro generale
possiamo individuare due tipologie di imprese: quelle rivoluzionarie e quelle che
rimangono nei canoni tradizionali; quest ultimo tipo Ł destinato a fallire poichØ, come il
mondo gira e cambia continuamente, cos fanno anche i bisogni ed i desideri del cliente.
Van De Ven (1986: 590) definisce l innovazione come the development and
implementation of new ideas by people who overtime engage in transactions with others
within an institutional order . Questa definizione si basa su quattro fattori fondamentali
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che formano la chiave di lettura per la corretta attuazione dell innovazione: nuove idee,
persone, transazioni e contesto istituzionale (Van De Ven, 1986).
Quando parliamo di nuove idee intendiamo solo quelle utili, cioŁ quelle che risolvono
un problema o che creano profitto. Tutte le altre non vengono neanche considerate perchØ
implicano uno spreco di risorse. Per essere competitiva, un idea deve avere un asso nella
manica perchØ il suo potere deriva interamente dal convincimento della collettivit . Le idee
interagiscono con il lato psicologico delle persone: scaturiscono dalle sensazioni dei
produttori e smuovono gli animi dei riceventi; un idea vincente deve saper toccare le giuste
corde.
Nell immagine che segue si analizza il processo di vita di un idea come descritto da
Van de Ven.
Figura 1.1: Il ciclo di vita dell idea
Fonte: Van De Ven, 1986.
Tutto comincia dall accadimento di un evento inaspettato e sconvolgente: cos nasce
una nuova idea che subisce un processo di apprezzamento o di rifiuto. Quando un idea Ł
positiva, si cercano delle soluzioni per realizzarla, e quindi si articola un piano d azione.
Questo piano d azione viene dibattuto dal gruppo; se Ł accettato la nuova idea viene
adottata. Successivamente l idea entra nella fase di legittimazione: Ł ormai considerata
come un dato di fatto, viene burocratizzata ed istituzionalizzata. A questo punto l idea non
Ł piø tanto nuova ed Ł inevitabilmente destinata ad essere sorpassata da altri progetti piø
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recenti. Il ciclo di vita dell idea pu essere bloc cato ad ogni fase, nel caso in cui essa non
superi l esame dell opinione generale.
Per quanto riguarda l aspetto umano, bisogna puntare l attenzione sulla necessit di
ottimismo. Questo deve partire dai leaders che svolgono una funzione cruciale nella
diffusione a tutti i livelli aziendali: persone che hanno un alta considerazione delle proprie
capacit sono i migliori mezzi per la realizzazione della competitivit .
Un altro concetto di fondamentale importanza Ł l interazione: i membri
dell organizzazione devono continuamente confrontarsi l uno con l altro. Le idee migliori
scaturiscono dalla collaborazione tra persone con diversa cultura, orizzonti e metodi
operativi. E importante quindi avviare una fitta rete di scambio transazionale che
coinvolga tutti i livelli dell organizzazione.
Da ultimo, ma non per importanza, Ł vitale che gli attori del gioco innovativo operino in
un contesto che ispira protezione; l organizzazione deve essere un ala sicura sotto la cui
protezione i suoi membri si sentano autorizzati a correre i rischi derivanti dalle nuove
scoperte.
Le imprese odierne si trovano quindi a dover focalizzare una parte della loro attenzione
sul perseguimento di idee innovative; la restante attenzione deve essere rivolta ad attivit
che forniscono le risorse per le ricerche innovative, ossia quelle attivit che producono
molto reddito poichØ fanno parte dell impresa gi da tempo e sono ottimizzate. Queste
direzioni dell attivit aziendale sono riassunte ne i due termini esplorazione e sfruttamento,
che verranno analizzati nel paragrafo seguente.
1.1.2. Esplorazione e sfruttamento
Esplorazione e sfruttamento risultano oggigiorno i due cardini fondamentali per la
sopravvivenza ed il successo dell impresa. Sono due tipologie di processi strategici che si
trovano contrapposti poichØ hanno una visione esattamente contraria del sistema aziendale.
Con il termine esplorazione intendiamo attivit di search, discovery, experimentation,
risk taking and innovation (He e Wong, 2004: 481). Si tratta di studiare nuovi possibili
orizzonti e cercare novit che differenzino l azien da da tutte le altre. L intento
dell esplorazione Ł quello di sviluppare nuove strategie tecnologiche e di marketing
manipolando e fondendo i diversi know-how presenti in azienda. L esplorazione
generalmente agisce sulla base di un meccanismo di apprendimento che va dal basso verso
l alto, nel quale le linee operative stimolano i manager a cambiare la routine aziendale
verso nuove possibilit (Lubatkin et al., 2006). He e Wong (2004) affermano che gli effetti
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di una strategia orientata all esplorazione sono mutevoli e si realizzano in un ottica di
lungo periodo; le imprese hanno una grande variabilit di performance poichØ possono
ottenere successi e insuccessi con la stessa probabilit .
Sfruttamento, al contrario, implica refinement, im plementation, efficiency, production
and selection (He e Wong, 2004: 481). Come afferma no Lubatkin et al. (2006), con lo
sfruttamento si cerca di rispondere ai cambiamenti dell ambiente esterno all impresa
adattando le tecnologie esistenti e rispondendo ai desideri dei clienti. Questo tipo di
processo presuppone un apprendimento con logica top-down, poichØ i manager cercano di
formalizzare i comportamenti migliori per esaltare le competenze aziendali.
Contrariamente alle prospettive che si hanno in ottica di esplorazione, le imprese che si
dedicano allo sfruttamento hanno risultati relativamente certi che si concretizzano in un
orizzonte di breve periodo; da queste imprese ci si aspetta che abbiano performance stabili
e quindi non raggiungano nØ picchi di massimo successo, nØ gravi insuccessi (He e Wong,
2004).
1.1.3. L ambidexterity, ovvero il bilanciamento tra esplorazione e sfruttamento
Entrambe le strategie di esplorazione e sfruttamento presentano aspetti positivi e aspetti
negativi. Considerando il contesto attuale in cui si inseriscono le imprese, per essere
adeguatamente competitiva l organizzazione non pu focalizzarsi su un unica strategia,
bens deve cercare un equilibrio tra le due. Alcuni, come il capostipite della letteratura in
merito March (1991), sostengono che Ł impossibile riuscire a trovare un compromesso tra i
due modelli, ma la chiave del successo si rivela essere proprio il corretto bilanciamento
delle due strategie. Come affermano Raisch e Birkinshaw (2008: 375) to be ambidextrous,
organizations have to reconcile internal tensions and conflicting demands in their task
environments . ¨ sempre piø presente, nella lettera tura odierna, l importanza di bilanciare
tensioni che apparentemente sono contraddittorie (Raisch e Birkinshaw, 2008).
Mom et al. (2009: 812) definiscono l ambidexterity come a firm s or business unit s
ability to combine exploration and exploitation related activities .
Realizzare l ambidexterity significa strutturare l organizzazione in modo tale da
realizzare il bilanciamento tra esplorazione e sfruttamento, perci i vantaggi economici
conseguiti grazie allo sfruttamento della produzione non saranno bloccati
dall invecchiamento delle soluzioni produttive, che devono ricevere un apporto di risorse
idoneo a raggiungere l avanguardia nella ricerca. Un eccessivo impegno nel seguire la
linea di produzione porta l azienda ad una diminuzione del profitto dovuta