2
La salute è un obbiettivo primario per tutti e la strada verso di essa dovrebbe
essere piacevole e priva di stress negativi.
Come istruttore di fitness consiglio vivamente un’attività aerobica allenante e
divertente che possa distogliere il soggetto da pensieri negativi lasciando che
manifesti la propria energia. Tra le varie attività che ho avuto modo e piacere
di praticare ed insegnare lo spinning mi ha colpito particolarmente sia dal
punto di vista dell’allenamento, ma anche sotto il profilo del benessere e dei
risultati estetici.
Lo Spinning è un'attività indoor volta, principalmente, all'allenamento
cardiovascolare. Il movimento è quello della pedalata, con differenze per
quanto riguarda la posizione in sella e la frequenza della pedalata stessa,
caratterizzata dalla presenza di un volano di grande inerzia abbinato allo scatto
fisso ed il fatto che, ovviamente, la bike è immobile rispetto al suolo. Il tutto
accompagnato dalla musica. Per quanto difficile generalizzare, in quanto una
seduta di allenamento è fortemente influenzata dallo stile dell'istruttore, si può
dire che lo Spinning sia un'attività affine al ciclismo. In ogni caso è indubbio
che lo Spinning, praticato almeno due volte alla settimana, porti ottimi
benefici, soprattutto in termini di scatto e coordinazione.
Non rende giustizia a questo sport chi sostiene che si tratti di un'ora di
pedalata forsennata e massacrante, con ritmi imposti e musiche martellanti.
Va subito precisato che gli istruttori si addestrano seguendo un metodo
codificato e collaudato, e ad esso si attengono nella preparazione delle lezioni.
Il metodo comprende anche le tecniche d’insegnamento e quelle conoscenze
3
basilari di fisiologia che portano l'attività ad ottimi livelli di sicurezza.
Chiunque "imponesse" un ritmo forsennato commetterebbe un errore, infatti
ogni lezione prevede delle fasi ben precise che approfondiremo più avanti.
Inoltre, qualunque istruttore coscienzioso precisa molto bene, all'inizio di ogni
seduta o di ogni set, che il ritmo da tenere è quello che lui mantiene, ma
chiunque non avesse una preparazione sufficiente a mantenerlo può
intervenire sulla resistenza (diminuendola) o sulla posizione (seduti piuttosto
che in piedi).
Nelle classi di Spinning è sempre fortemente consigliato l'utilizzo del
cardiofrequenzimetro, unico strumento oggettivamente in grado di valutare lo
stato di sollecitazione del nostro organismo. E’ importante non trascurare la
componente meditativa, di rilassamento e concentrazione, la spinta a
conoscere meglio se stessi, gli stimoli positivi ed il divertimento di pedalare in
simbiosi con il ritmo della musica insieme ad altre persone.
Per quanto riguarda la musica, in fine, anch'essa fortemente influenzata dal
carattere dell'istruttore, si va dalla “techno” alla “house”, passando per
l'etnica, tribale, disco music, latino americana, new age, ed alti ritmi che
riescono ad influenzare positivamente la performance individuale.
4
Capitolo 1
ALLENAMENTO DI RESISTENZA INDOOR
1.1 Principi di aerobiosi e anaerobiosi
Quando un muscolo si contrae ed esercita una forza, l'energia usata per
comandare la contrazione proviene da una sostanza speciale presente nelle
cellule e conosciuta come ATP (adenosina-tri-fosfato) che deve essere
continuamente resintetizzata nel muscolo tramite la PC (fosfocreatinina).
Le stesse riserve di PC si esauriscono in breve tempo (6-8’’ di lavoro
massimale) quindi è indispensabile l’intervento del glicogeno, degli acidi
grassi, e delle proteine (in minima parte) i quali forniscono energia per la
resintesi dell’ATP. Questo meccanismo di resintesi è caratterizzato dalla
combustione degli alimenti precedentemente elencati e non provoca
accumulo di lattato se avviene in presenza di un sufficiente apporto di
ossigeno (aerobiosi). In questo caso il prodotto ultimo di tali combustioni è
rappresentato dall’H
2
O (acqua) e dal CO
2
(anidride carbonica), facilmente
eliminabili con la sudorazione e la respirazione. Quindi un lavoro aerobico
potrebbe, teoricamente, essere protratto per un tempo illimitato, previo
immissione di zuccheri.
5
Nel caso in cui l’apporto di ossigeno non sia sufficiente alla richiesta
muscolare, l’energia è fornita quasi esclusivamente dal glicogeno con
formazione di acido lattico che limita il lavoro muscolare (lavoro anaerobico
lattacido).
Il lavoro aerobico è caratterizzato da un’attività muscolare effettuata con
sufficiente apporto ossidativo, tramite il sistema cardio-vascolare, in base
alle esigenze dell’apparato muscolare, infatti, la parola "aerobico" vuol dire
in presenza di ossigeno. Il sistema energetico aerobico è predominante
quando alle cellule viene fornita una quantità di ossigeno sufficiente a
soddisfare le esigenze di produzione di energia, come avviene, ad esempio,
quando il muscolo è a riposo. La maggior parte delle cellule, comprese le
cellule muscolari, contiene delle strutture chiamate mitocondri che sono le
sedi della produzione di energia aerobica. Più grande è il numero di
mitocondri in una cellula, maggiore è la capacità della cellula di produrre
energia.
Il lavoro anaerobico, al contrario, è effettuato con apporto ossidativo non
sufficiente alle richieste muscolari. Se il carico di lavoro è protratto per
meno di 8-10” non si noterà un accumulo rilevante di lattato (anaerobico
alattacido), invece in tempi superiori avremo un rilevante accumulo di acido
lattico (anaerobico lattacido). Quindi, in assenza di sufficienti quantitativi di
ossigeno, come accade quando una cellula muscolare ha bisogno di produrre
una grossa forza molto rapidamente per sollevare un grosso peso, la cellula
passa al sistema energetico anaerobico, che fornisce una fonte di energia
rapidamente disponibile.
6
"Anaerobico" significa in assenza di ossigeno. La produzione anaerobica di
energia avviene all'interno delle cellule, ma al di fuori dei mitocondri. Molte
cellule, come quelle del cuore, del cervello e di altri organi, hanno una
capacità anaerobica estremamente limitata, pertanto devono essere
continuamente rifornite di ossigeno, altrimenti muoiono. Diversamente dal
cuore e dal cervello i muscoli scheletrici hanno una notevole capacità
anaerobica. I lipidi (acidi grassi) ed i carboidrati (glucosio) sono le due
sostanze (substrati) che le cellule del corpo usano per produrre la maggior
parte dell’energia. Le proteine, che sono costituite da varie combinazioni di
amminoacidi, non rappresentano una fonte di energia preferenziale; tuttavia,
quando una dieta non fornisce una sufficiente quantità di calorie, il corpo è
capace di utilizzare le proteine immagazzinate nei tessuti muscolari per
produrre l'energia occorrente.
A riposo, quando il sistema cardiopolmonare è facilmente in grado di
fornire la quantità adeguata di ossigeno ai mitocondri delle cellule muscolari,
sia gli acidi grassi che il glucosio sono utilizzati per produrre l’energia
richiesta per via aerobica.
Quando l'intensità dell'esercizio aumenta, il sistema cardiovascolare compie
tutti gli sforzi possibili per aumentare la sua fornitura di ossigeno ai
mitocondri dei muscoli in lavoro per produrre aerobicamente l’energia
necessaria. Seguitando ad aumentare l'intensità dell'esercizio, ad un certo
punto, determinato sia dal livello di fitness dell’individuo sia dalle sue
caratteristiche genetiche, il sistema cardiovascolare diventa incapace di
fornire sufficiente ossigeno ai muscoli che lavorano intensamente; allora i
7
muscoli fanno ricorso al sistema anaerobico per produrre rapidamente
energia. L'intensità di esercizio alla quale non è più disponibile un adeguato
apporto di ossigeno è chiamata soglia anaerobica.
Numerose ricerche hanno dimostrato che la ginnastica aerobica rappresenta
una valida alternativa metodologica di miglioramento delle qualità aerobiche
(non escludendo tutte le altre metodologie ma, anzi, valorizzandone le
finalità). Comprendere le modalità del consumo di ossigeno aiuterà
l'insegnante a capire l'intimo significato del fitness aerobico.
La capacità totale di consumare ossigeno a livello cellulare è conosciuta
come massimo consumo di ossigeno o V02max. Questa espressione
rappresenta la nostra massima capacità aerobica. Il V02max dipende da due
fattori: (1) la distribuzione di ossigeno ai muscoli che stanno lavorando
attraverso il sangue, o emissione cardiaca, e (2) la capacità di estrarre
l'ossigeno dal sangue per distribuirlo ai capillari e di utilizzare l'ossigeno nei
mitocondri (elementi di produzione di energia aerobica presenti nella
maggior parte delle cellule). Il consumo massimo d’ossigeno è rappresentato
dalla seguente formula:
V02 max = emiss. cardiaca max * estraz. ossigeno max
V02 (il volume di ossigeno consumato) è misurato sia in millilitri di ossigeno
consumato per chilogrammo di peso corporeo per minuto (ml di
ossig./Kg/min), sia in litri di ossigeno consumato per minuto (lt di
ossig./min). Possiamo ora indicare quanto ossigeno è usato a riposo e
confrontarlo con una ipotetica capacità aerobica massima di un soggetto che
pesa 70 Kg. Se il suo battito cardiaco a riposo è di 60 bpm, il volume
8
unitario SV è di 70 ml/battito (ricorda che: emiss. cardiaca = battito
cardiaco * volume unitario), e l'estrazione di ossigeno è di 6 ml di ossig./100
ml di sangue; pertanto il suo V02 a riposo è:
V02 = 60 bpm * 70 ml/battito * 6 ml ossig. /l00 ml
Questo equivale a 252 ml di ossig./min. Diviso per i 70 Kg. il V02 a riposo
è circa 3,5 ml/Kg/min. Durante un esercizio massimale il soggetto ha un
battito di 180 bpm, un volume unitario di 115 ml/battito ed una estrazione
di ossigeno di 15 ml di ossig./100 ml di sangue. Pertanto il suo massimo
V02 è:
VO2max = l80bpm * 115ml/batt. * l5ml ossig. /l00ml
Che equivale a 3,105 ml di ossig./min ovvero 44,4 ml/Kg/min.
Benché l'esempio si riferisca ad un individuo ipotetico in condizioni medie,
esso illustra chiaramente che i nostri corpi hanno una enorme capacità ad
incrementare il consumo di ossigeno; in questo esempio c'è stato un
incremento di più di 12,5 volte. Mentre gli aumenti sia del battito che del
volume unitario giustificano l'aumento dell'emissione cardiaca durante
l'esercizio, l'aumento dell’estrazione di ossigeno (indicata anche come
differenza di ossigeno arterio-venosa) è provocata da diversi stimoli.
Durante l'esercizio numerosi cambiamenti intervengono a rendere più
agevole il prelievo dell'ossigeno dalle molecole di emoglobina ed il suo
successivo uso per la produzione di energia aerobica nei muscoli. Questi
cambiamenti comprendono aumenti della temperatura, dell'acidità, e del
livello del diossido di carbonio nel flusso sanguigno.
9
II valore di V02 a riposo pari a 3,5 ml/Kg/min viene anche chiamato un
Equivalente Metabolico, o 1 MET. Le attività sono spesso descritte in
termini di MET; per esempio, la Pallavolo ha un campo di 3-6 MET e la
danza aerobica un campo di 6-9 MET. Per determinare il V02 equivalente
ad un dato valore di MET basta moltiplicare quest'ultimo per 3,5. Con
l'allenamento aerobico non solo si verifica un aumento del V02 max, ma si
provoca anche un aumento della percentuale dello sforzo massimo alla quale
si presenta la soglia anaerobica. In pratica questo vuol dire che un individuo
è capace di produrre energia aerobicamente con una intensità che cresce con
il livello di allenamento. Inoltre una persona allenata aerobicamente
generalmente può svolgere attività più intense di quanto possa fare una
persona non allenata. Molti ricercatori si sono domandati se gli appassionati
di danza aerobica si allenano con un’intensità tale da raggiungere i benefici
aerobici, misurati sulla base del loro consumo aerobico. Dai dati raccolti da
un gruppo di dieci donne, Weber (1974) riferisce che la dansa aerobica
richiede un valore di V02 medio pari a 29 ml/Kg/min. Questi valori
riflettono una percentuale del V02Max dei soggetti analizzati abbastanza
alta, il che dimostra come tali allenamenti possano realisticamente
rappresentare un efficace allenamento aerobico. Non appena un individuo
raggiunge un buon livello di forma aerobica, il suo V02Max aumenta.
Un'altra interessante relazione fisiologica si verifica tra il consumo di
ossigeno e la quantità di calorie spese durante l'esercizio. La matematica
elementare ci insegna che determinate unità di misura possono essere
convertite in altre. Come 12 pollici equivalgono ad un piede e tre cucchiaini
10
da tè equivalgono ad un cucchiaio da minestra, allo stesso modo la quantità
di ossigeno consumata durante l'esercizio può essere convertita nella
quantità di calorie utilizzata in ogni minuto. Ad esempio, quando viene
utilizzato un litro di ossigeno vengono spese all'incirca 5 Kcal. Perciò, una
donna che effettua un allenamento aerobico con una frequenza cardiaca di
135 bpm e che utilizza circa 20 ml/Kg/min (1,16 litri/minuto), consumerà
approssimativamente 5,8 Kcal al minuto. Un uomo che utilizza circa 1,4
litri/minuto, spenderà circa 7,0 Kcal/minuto. I fisiologi del movimento
utilizzano questo rapporto di conversione energetico per calcolare il numero
approssimativo di calorie spese durante le attività aerobiche indoor. La
maggior parte degli studi conferma che l'esercizio svolto ad una intensità
moderata, entro l'intervallo di allenamento della frequenza cardiaca,
spenderà tra le 6 e le 8 Kcal al minuto.