14 
strutture che tutelino il diritto del singolo ad essere costantemente informato e 
guidato verso il benessere. 
Il nostro lavoro muove da tali premesse e ha l obiettivo di delineare la 
comunicazione della salute e le sua articolazioni. Si tratta di un argomento 
complesso, soggetto a fraintendimenti: con tale termine ci si riferisce infatti 
all immagine che le Aziende sanitarie presentano agli utenti relativamente al 
loro operato, alle pratiche di educazione alla salute, al rapporto comunicativo 
che i medici instaurano con i pazienti e all importanza data ai feedback degli 
utenti stessi.  
Si cercher  allora di individuare quali pratiche ve ngono mese in atto 
nella realt  del rapporto tra l azienda e l utente per realizzare una buona 
comunicazione, quali sono gli eventuali limiti e quali potrebbero essere le 
possibili soluzioni. Il caso oggetto dell analisi Ł la Azienda Sanitaria Locale 
numero 8 di Cagliari. La scelta Ł stata determinata dal fatto che essa 
rappresenta l articolazione piø grande del contesto regionale. Il suo esame 
perci  fornisce un idea dell andamento della comuni cazione sanitaria 
nell intera regione. 
 15 
 
 
 
 
 
Capitolo I 
IL VALORE E L IMPORTANZA DELLA 
COMUNICAZIONE PUBBLICA  
 
 
1.1 L articolazione della comunicazione pubblica.  
 
La comunicazione pubblica Ł una disciplina complessa che, per ragioni 
di chiarezza,  pu  essere articolata in almeno cinq ue dimensioni, in riferimento 
agli oggetti specifici e alle funzioni che svolge. Queste sono: 
• La comunicazione normativa; 
• La comunicazione delle attivit  istituzionali; 
• La comunicazione di pubblica utilit ; 
• La comunicazione di promozione di immagine;  
• La comunicazione sociale. 
La comunicazione normativa Ł la base della comunicazione pubblica. 
I cittadini infatti devono essere messi nelle condizioni di conoscere e 
comprendere le leggi. Lo Stato deve perci  esprimer e le disposizioni di Legge 
in maniera chiara e comprensiva1, e renderle pubblicizzarle. 
La comunicazione delle attivit  istituzionali  si riferisce 
all illustrazione delle attivit  delle istituzioni e in particolare alle 
amministrazioni.  
La comunicazione di pubblica utilit  si rivolge principalmente alla 
facilitazione del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione e 
nell utilizzo dei servizi pubblici. 
                                                 
1
 Cfr. Il linguaggio della Pubblica Amministrazione. 
 16 
La comunicazione per la promozione di immagine Ł un tipo di 
comunicazione molto simile alla comunicazione pubblicitaria tipica del 
mercato. Lo Stato e le pubbliche amministrazioni, possono ricorrere a questa 
modalit  di comunicazione per suscitare il consenso  nei confronti del proprio 
operato. 
La comunicazione sociale implica che lo Stato o le pubbliche 
amministrazioni attuino campagne informative su grandi temi sociali nei quali 
Ł necessario sensibilizzare l opinione pubblica. 
 
1.2 Il linguaggio della Pubblica Amministrazione. 
 
Prima di addentrarci nella comunicazione pubblica, le sue funzioni e le 
sue articolazioni, riteniamo necessario effettuare un chiarimento sulla 
specificit  del linguaggio degli enti pubblici e de lle esigenze ad esso connesse. 
La Pubblica Amministrazione ha tra i suoi compiti principali quello di 
fare da tramite tra lo Stato e i suoi cittadini. Assolvere tale funzione implica 
comunicare. Una comunicazione ottimale richiede un registro comune e 
soprattutto un linguaggio appropriato. Come vedremo in seguito, la 
comunicazione con i cittadini Ł stata spesso sottovalutata e il registro utilizzato 
dalla pubblica amministrazione nei suoi atti formali e nelle sue comunicazioni 
era spesso altamente burocratico e specializzato. Da ci  Ł nata, negli ultimi 
anni, l esigenza di semplificare il linguaggio della Pubblica Amministrazione 
al  fine di ridurre il gap tra gli enti pubblici e i cittadini. 
La legittimazione di un esigenza di questo tipo pu  essere reperita 
prima di tutto nell articolo 98 della Costituzione della Repubblica Italiana, che 
disponendo che i pubblici impiegati sono al servizio della Nazione, auspica la 
creazione di una Pubblica Amministrazione completamente al servizio dei 
cittadini che fornisca una comunicazione chiara e univoca. Semplificare il 
linguaggio inoltre permetter  di realizzare le disp osizioni della Legge 241/1990 
e rendere effettivo il principio della trasparenza amministrativa da essa 
affermato. A tali disposizioni sono seguite una serie di pubblicazioni per 
rendere possibile la semplificazione nella pratica, vari codici e manuali di stile, 
 17 
Direttive  e Circolari Ministeriali. 
I difetti strutturali del linguaggio burocratico spesso sono l eccessivo 
utilizzo di tecnicismi, il periodare complesso, le strutture ellittiche, le troppe 
regole e le formalit  nonchØ la rigidit  della burocrazia. Il linguaggio della 
Pubblica Amministrazione inoltre si esplica in diversi ambiti, l ambito dei  testi 
quali le leggi, i bandi, gli avvisi, i comunicati stampa, i moduli; l ambito dei 
media: newsletter, web, periodici, televisioni; e deve rivolgersi a pubblici 
diversi, settoriali, generalisti, interni ed esterni. 
Da queste premesse scaturisce il bisogno di progettare una 
semplificazione. Tale operazione prevede che, prima di adottare un atto o una 
campagna informativa di qualsiasi genere si tenga conto del destinatario, si 
consideri con attenzione l obiettivo dell atto comu nicativo, si pianifichi, nel 
caso di un testo il contenuto attraverso la costruzione di un ordine logico degli 
argomenti. Solo allora si dovr  elaborare uno stile  di relazione coerente con il 
contesto della comunicazione.  In questo modo la comunicazione pubblica 
potr  raggiungere l obiettivo di informare e agire con trasparenza. 
 
1.3 Cos Ł la comunicazione pubblica? 
 
Quella pubblica rappresenta sicuramente la comunicazione necessaria 
di una democrazia, in cui i cittadini siano messi in condizione di: 
• utilizzare i servizi e le opportunit  offerti dal lo Stato oltre che 
controllare le decisioni di chi detiene il potere; 
• scegliere consapevolmente i programmi politici ed i candidati 
nelle competizioni elettorali; 
• assumere i comportamenti piø vantaggiosi per sØ e per la societ  
(Caligiuri, 2005). 
Per la pubblica amministrazione non Ł dunque solo un attivit  di 
immagine, ma una reale attivit  di servizio per i c ittadini. 
La comunicazione pubblica inizia ad avere una sua evidenza come 
ambito disciplinare a partire dagli anni  90, stagione in cui prende avvio in 
Italia una riflessione sulla necessit  di riforma d el sistema delle pubbliche 
 18 
amministrazioni. Al primo posto si discute la necessit  di rinnovare le basi 
della trasparenza dell agire pubblico e di un nuovo rapporto con il cittadino,  
incentrato su dinamiche relazionali, collaborative, partecipative e di servizio. Il 
cambiamento, lento e ancora in atto, punta all amministrazione condivisa. Si 
tratta di una formula organizzativa fondata sulla collaborazione e sulla 
reciproca fiducia fra amministrazione e cittadini, considerati come soggetti 
attivi che, integrando le risorse di cui sono portatori con quelle 
dell amministrazione, assumono una parte di responsabilit  nel risolvere 
problemi di interesse generale. In questo modello il cittadino viene proiettato al 
centro dell azione amministrativa, ne diviene termine di riferimento, con i suoi 
bisogni ma anche con la sua capacit  di proposta e partecipazione. In questo 
contesto la comunicazione pubblica deve svolgere il ruolo di mediatrice tra i 
bisogni dei cittadini e lo Stato. Essa si definisce, infatti, come il complesso di 
informazioni rilevanti ai fini di una corretta interazione tra gli appartenenti alla 
comunit .  
La comunicazione pubblica si articola in comunicazione istituzionale, 
comunicazione politica e  comunicazione sociale. La comunicazione 
istituzionale proviene dalle istituzioni pubbliche ed Ł finalizzata a evidenziarne 
le attivit , le funzioni, a sostenerne l identit  e d il punto di vista. Si estrinseca 
in comunicazione normativa e promozione d immagine. La comunicazione 
politica proviene dalle istituzioni pubbliche e dai partiti ed Ł finalizzata a 
sostenere un particolare punto di vista su un argomento dato. La comunicazione 
sociale proviene dalle istituzioni pubbliche, semipubbliche e private e si 
concentra su problematiche di interesse generale e controverse. Si estrinseca in 
comunicazione di pubblico servizio, comunicazione sociale e comunicazione 
delle responsabilit . 
La comunicazione non deve essere unilaterale, l amministrazione 
pubblica deve lavorare al fine di fornire le informazioni al cittadino in maniera 
da collaborare con esso. Nella societ  moderna s im pone una necessit  di 
informazione e di trasparenza che pu  essere compen sata solo con i nuovi 
principi di  efficienza, innovazione e professionalit  che vanno a sostituire gli 
antichi pilastri della burocrazia. La P.A. non comunica per persuadere i 
 19 
cittadini della validit  e conformit  legale delle scelte operate, questa Ł la 
dimensione politica, bens  per farli partecipare alle decisioni assunte e alle 
opportunit  offerte, il che vuol dire ampliare la d imensione sociale della 
comunicazione. Non c Ł nessun aspetto dell attivit  amministrativa che non 
abbia valenza comunicativa. La comunicazione diventa parte integrante della 
procedura, un servizio per conoscere in modo diretto i cittadini, ma anche i 
propri dipendenti. Svolge, inoltre, anche la funzione di monitoraggio della 
soddisfazione dei cittadini per la qualit  del serv izio offerto in modo da 
retroagire sulle procedure, migliorandole volta per volta. In questo quadro 
assumono notevole importanza le modalit  attraverso  cui il cittadino pu  
entrare in contatto con la Pubblica Amministrazione per accedere ed usufruire 
dei servizi ed i mezzi da questa utilizzati. All interno di un istituzione pubblica 
diventa fondamentale l orientamento verso la qualit  , necessaria per 
comprendere al meglio i bisogni espressi dal cittadino, riconoscendo maggiore 
rilevanza al suo giudizio cos  da migliorare le capacit  comunicative dell Ente. 
La comunicazione, quindi, diviene snodo importante non solo della 
nuova relazione con il cittadino ma anche dei processi di cambiamento e di 
modernizzazione, a condizione che venga realizzata una rete efficace di 
scambio informativo e comunicativo interna alle amministrazioni. Una buona 
comunicazione interna fondata su un ampia condivisione delle attivit  e dei 
processi lavorativi dei singoli uffici, e il coinvolgimento del personale nei 
progetti di cambiamento organizzativo, infatti, rinsalda l identit  
dell amministrazione, favorisce il senso di appartenenza e contribuisce a porre 
su nuove basi l immagine della sfera pubblica. Per le pubbliche istituzioni 
comunicare non Ł soltanto doveroso, ma Ł anche vantaggioso.  
 Le caratteristiche principali della comunicazione pubblica sono: 
• la partecipazione, sancita dalla legge 241/1990 che prevede 
l obbligo di comunicare l avvio del procedimento ai  soggetti 
nei confronti dei quali il provvedimento finale Ł destinato a 
produrre effetti; 
• la semplicit , un paradosso in una societ  complessa come 
quella italiana che  non pu  fare a meno di un sist ema 
 20 
normativo ed amministrativo complesso e articolato, mentre i 
cittadini reclamano norme piø chiare e una amministrazione piø 
semplice; 
• la trasparenza amministrativa, strettamente funzionale alla 
semplicit : essa consiste, nella sua accezione piø ampia, 
nell assicurare la massima circolazione delle informazioni 
all interno del sistema amministrativo e verso il mondo esterno. 
Ci  che spesso i cittadini lamentano come complessi t  
burocratica Ł infatti mancanza di informazioni comprensibili, 
attendibili e aggiornate. 
Un corretto sistema di informazione riduce la conflittualit  dei cittadini 
nel rapporto con gli uffici ed evita un sovraccarico di lavoro sul personale 
gravato da richieste banali e ripetitive. 
La comunicazione Ł un attivit  trasversale che interviene in maniera 
determinante nelle tre fasi del ciclo di vita del servizio: durante la fase di 
accesso (pre-erogazione) mediante la comunicazione dei servizi disponibili, 
orari, modalit  e comportamenti richiesti, durante la fase di erogazione 
mediante la semplificazione del linguaggio nell interazione, che permette un 
risparmio di energie, tempo e costi e infine durante la fase di controllo (post-
erogazione) attraverso la comunicazione a due vie per ottenere un feed-back da 
parte dei cittadini sul livello di servizio e sulle nuove esigenze (Misiti, Vivalda 
2006). 
 
1.4 Definizione di pubblico servizio.2   
 
Il servizio Ł una qualsiasi attivit  che pu  essere  oggetto di scambio, la 
cui natura Ł intangibile e la cui produzione pu  essere legata o meno ad un 
bene materiale.  
Un servizio Ł caratterizzato da:  
                                                 
2
 Tratto dal Corso multimediale La comunicazione nella Pubblica Amministrazione, a cura di 
AICP, DFP, Ferpi, Formez, SSAI, SSPAI, SSPA, Istituto Tagliacarne; 
 
 21 
  immaterialit : il servizio Ł intangibile, non pu  essere quantificato 
materialmente e esiste soltanto nel momento in cui viene erogato. PoichØ il 
cliente non ha la possibilit  di sperimentare ex an te la validit  del servizio, la 
fiducia che ripone in chi eroga il servizio gioca un ruolo di primaria 
importanza;  
  contestualit : nel servizio il momento dell erogazione coincide con 
quello della sua fruizione. Il servizio si crea nel momento stesso in cui viene 
erogato e quindi fruito dal cliente: non pu  essere  immagazzinato nØ 
conservato per un consumo successivo. Ci  comporta una serie di problemi per 
l azienda di servizi che deve, ad esempio, prevedere le fluttuazioni dell utenza 
per essere in grado di erogare il servizio anche nei momenti di picco. O ancora 
prestare la massima attenzione al contesto in cui avviene l erogazione (cortesia 
e disponibilit  del personale, rapidit , capacit  d i cogliere l esigenza 
particolare e cos  via) perchØ questo incide sulla percezione della qualit  e 
quindi sulla soddisfazione;  
  partecipazione del cliente: in genere l erogazione del servizio richiede 
una partecipazione attiva del cliente al processo di produzione. Il cliente 
partecipa quindi in modi diversi alla produzione del servizio: attraverso una co-
produzione (self service); attraverso il controllo della qualit ; attraverso la 
collaborazione nel definire servizi personalizzati. La partecipazione attiva del 
consumatore al processo di produzione/erogazione diviene elemento costitutivo 
del servizio, un  fattore di produzione  potremmo d ire, e quindi una risorsa che 
l ente deve gestire. 
Nelle organizzazioni di servizi (pubbliche o private che siano) l asse 
portante delle attivit  Ł nel rapporto consumatore/produttore perchØ la 
produzione del servizio coincide con la relazione con l utenza, pertanto Ł 
fondamentale porsi dalla parte del cliente, mettersi nei suoi panni per capire 
quali siano i bisogni e realizzarli nella maniera piø soddisfacente. Un impresa 
di servizi Ł un organizzazione che risolve problemi e quindi per sua natura 
orientata al cliente, obbligata a porsi all ascolto dei clienti per capire quale sia 
l esigenza reale al di l  del bisogno dichiarato. C i  vale anche per gli enti 
pubblici sebbene il servizio offerto dall amministrazione abbia delle 
 22 
caratteristiche proprie ulteriori: ha infatti un fine sociale ed Ł caratterizzato 
dall offerta diretta e indifferenziata alla collettivit  (servizio universale). Ma 
non viene meno la centratura sul cliente, che vuol dire saper corrispondere alle 
attese del cittadino e, soprattutto, rispondere alla domanda di qualit  del 
servizio. Le riforme degli anni  90 hanno avuto il merito di recepire le istanze 
di cambiamento emerse sul piano economico e sociale spostando 
progressivamente il ruolo delle pubbliche amministrazioni   in particolar modo 
i livelli territoriali di governo   da enti prepost i a una funzione regolatrice della 
vita della collettivit  a enti con una funzione att iva di promozione e sviluppo. 
Le pubbliche amministrazioni concorrono al benessere della comunit  
amministrata attraverso l erogazione, diretta o indiretta di beni e soprattutto di 
servizi nel campo dell assistenza sociale, della cultura, dell economia. 
L amministrazione oggi si qualifica come impresa di servizi chiamata a 
soddisfare in maniera dinamica i bisogni della collettivit  in una logica di 
corretta gestione delle risorse. 
 
1.5 Gli attori e gli strumenti della comunicazione pubblica. 
 
L insieme delle strutture di un organizzazione che gestiscono 
l interazione con l utente Ł denominato front-office. L attivit  di informazione, 
infatti, deve essere demandata a soggetti appositamente individuati all interno 
delle organismi pubblici e particolarmente qualificati per tale finalit . Tra i vari 
sportelli e uffici che fanno parte del front-office soltanto l URP Ł riconosciuto 
dalla legge come un soggetto comunicatore (Minetti, 2004).  
• Il front-office 
Il concetto di front-office  si riferisce all insieme delle attivit  al banco 
o allo sportello di un ufficio aperto al pubblico. Si tratta dell interfaccia piø 
diretta e visibile tra cittadino e Amministrazione per fornire informazioni, 
accogliere domande, attivare procedure, spiegare opportunit . E  dunque la 
cultura, l abilit , il comportamento di colui che g estisce direttamente il front-
office  a definire il contenuto reale di quello che viene fatto nel mondo dei 
servizi. La relazione che si instaura con l utente rende possibile utilizzare il 
 23 
personale di front-office come un vero e proprio strumento di comunicazione, 
da affiancare alla pubblicit  e alla propaganda.  
 
• Organizzazione del front-office 
Il servizio di comunicazione rappresenta metaforicamente la porta 
principale dalla quale i cittadini possono entrare nell azienda e, allo stesso 
tempo, la finestra da cui amministratori e dirigenti possono  affacciarsi  per 
parlare con il pubblico. Di conseguenza avranno una notevole importanza gli 
uffici dove ha sede l attivit  comunicativa. Anche i dettagli puramente 
architettonici in questo contesto acquisiscono importanza. Infatti l ufficio 
dovr  avere un accesso comodo: dovranno essere elim inati impedimenti fisici 
come sbalzi, dislivelli, gradini e  superfici inadatte,  e scomodit  funzionali   
come porte troppo strette, locali angusti e male illuminati. Il servizio dovr  
essere facilmente raggiungibile attraverso mezzi pubblici o privati e l ideale 
sarebbe garantire un parcheggio nelle vicinanze.  
Il servizio comunicativo erogato deve essere facilmente individuabile 
dai singoli:  occorre dunque che il logo sia definito, evidenziato e riportato il 
piø possibile nella carta intestata, (con simbolo indirizzo e telefono) e in ogni 
pubblicazione rivolta ai cittadini.  
Il cittadino deve essere accompagnato, nella sua ricerca del servizio, da 
una segnaletica che lo guidi sia all esterno dell e dificio, sia all interno.  
All ingresso dell ufficio che ospita il servizio de vono essere indicati i 
giorni e gli orari di apertura al pubblico, mentre all interno dovr  essere 
posizionata all altezza dello sguardo una cartellonistica recante indicazioni 
riguardanti i punti in cui vengono erogate le diverse prestazioni (informazioni, 
accesso agli atti, consultazione documenti).  
Particolare attenzione dovr  essere posta anche all  organizzazione degli 
interni, con la scelta di arredi confortevoli, locali curati e luminosi nonchØ la 
predisposizione di punti di accoglienza che non determinino barriere 
psicologiche.  
L arredo deve sottolineare le componenti dell accog lienza e 
dell ascolto. E  quindi opportuno scegliere mobili che rendano piø gradevole 
 24 
l attesa e superfici di lavoro colloquiali.  
 
• Il personale del front-office 
Il personale di front-office riveste un ruolo di immagine molto 
rilevante. E  necessaria talvolta una naturale predisposizione a questo lavoro 
che non pu  essere acquisita  nelle fasi successive . 
Il personale di contatto svolge tre ruoli fondamentali: il ruolo 
informativo (fornendo informazioni, consulenza e assistenza agli utenti), il 
ruolo persuasivo (promuovendo il servizio, orientando la domanda e spingendo 
a seguire modelli di fruizione ottimali) e il ruolo conoscitivo/relazionale 
(attraverso l apprendimento, nel processo di relazione con l utenza, dei nuovi 
bisogni e delle nuove tendenze del cittadino). 
Il personale dipendente deve essere in grado di adattarsi plasticamente 
ai bisogni, agli interessi e alle curiosit  dell ut enza: si porta cos  un elemento 
umano nella relazione ente-utente/cliente, che consente un dialogo aperto e una 
comunicazione a due vie ossia una relazione (Misiti, Vivalda 2006). 
Gli strumenti piø diffusi a disposizione degli operatori di front-office 
sono:  
  call center: rappresenta uno strumento di fondamentale importanza 
nella comunicazione tra Ente e utenti, che possono accedere via telefono a 
informazioni e servizi differenziati e vari;  
  banche dati/intranet: Ł l elemento qualificante e indispensabile per 
rispondere alle richieste degli utenti infatti la rete Intranet locale permette 
all operatore di accedere a tutte le informazioni contenute nelle banche dati 
dell ente e fornire in tempo reale risposte concrete alle domande poste dagli 
utenti;  
  internet: permette la condivisione in rete di un numero incalcolabile di 
informazioni che possono dare una risposta soddisfacente e, in una certa 
misura, migliore alle richieste degli utenti; 
  prodotti cartacei: il materiale cartaceo a disposizione degli operatori e 
degli utenti pu  essere diversificato a seconda del la natura dell ente e dei 
fornitori di informazioni, ma in generale comprende la modulistica, il rilascio 
 25 
atti, la programmazione culturale e la documentazione fornita da altri enti;  
  postazioni self service: possono essere considerate vere e proprie 
 isole informatiche  alla quale ogni cittadino pu  accedere direttamente per 
ottenere prestazioni diverse.  
 
• Gli URP e gli sportelli polifunzionali 
Gli URP (legge 241/90, attuata con il decreto legge 29/93) svolgono la 
funzione fondamentale di attuazione della trasparenza dell attivit  
amministrativa, e quindi consentono ai cittadini di far valere il diritto d accesso 
alla documentazione rilevando dunque i bisogni del cittadino e considerando le 
eventuali proposte di quest ultimo. Da tener presente Ł la necessita di un 
linguaggio semplice, vicino all utente, in modo che questi si senta partecipe dei 
procedimenti diventando un soggetto attivo. Spetta all URP, inoltre, l attivit  
di ricerca e analisi del contesto d utenza in modo da formulare proposte 
organizzative finalizzate al miglioramento del rapporto con il cittadino e la 
promozione ed attivazione di programmi di comunicazione pubblica per far 
conoscere in modo efficace la normativa, i servizi e le strutture.  
Con l approvazione della legge 150/2000 agli URP spettano ulteriori 
funzioni: quella di ascolto del cittadino, la verifica della qualit  e del 
gradimento dei servizi, la promozione di sistemi di interconnessione 
telematica, il coordinamento delle reti civiche e la gestione della 
comunicazione interna. 
Gli Sportelli polifunzionali sono anch essi degli attori fondamentali 
della comunicazione pubblica. Lo Sportello sostanzialmente Ł  un URP che, da 
una sola postazione, fornisce al cittadino tutte le informazioni che lo 
interessano, attivando sinergie tra i vari uffici della Pubblica Amministrazione 
che si verificano mettendo in rete tutte le informazioni. 
 
• Le reti civiche 
Un ulteriore contributo alla comunicazione pubblica lo danno le reti 
civiche a partire dal 1995. Si tratta di un servizio in rete promosso dalle 
amministrazioni pubbliche allo scopo di aumentare la circolazione delle 
 26 
informazioni locali, incrementare la tipologia e la qualit  dei servizi rendendo 
attuabile un costante dialogo con i cittadini. La rete civica Ł il momento di 
incontro e di confronto tra soggetti pubblici e privati, singoli e collettivi 
operanti nello stesso territorio. Enti pubblici, associazioni, aziende e cittadini 
hanno cos  la possibilit  di parlare tra loro, di s perimentare forme di 
cooperazione, di scambiarsi informazioni e servizi. 
 
1.6 I sistemi di ascolto della voce e l importanza dell interazione 
col cittadino. 
 
L articolo 8 della legge 150/00, dedicato all Uffic io Relazioni con il 
Pubblico prevede espressamente che nella ridefinizione dei loro compiti e nella 
loro riorganizzazione si realizzi l ascolto del cittadino . Anche nel settore 
pubblico, oltre che in quello privato, la soddisfazione del cliente, in questo caso 
del cittadino, ha assunto una notevole importanza. La qualit  del servizio 
offerto conferisce credibilit  e fiducia in chi ero ga il servizio e, aumentando la 
fedelt , influisce positivamente sul livello di sod disfazione dei cittadini-clienti 
e dei dipendenti. Pertanto tutti gli enti del settore pubblico devono investire 
risorse nella creazione di un ambiente favorevole alla gestione del servizio. 
L attivit  di ascolto dei cittadini Ł  inoltre funz ionale a una verifica della 
procedura o del servizio per un suo eventuale miglioramento. 
E  necessario in primo luogo creare gli strumenti che permettano di 
ascoltare, capire e fornire il migliore livello di servizio in relazione alle risorse 
a disposizione emulando le aziende del settore privato che svolgono indagini 
sistematiche per conoscere la soddisfazione del proprio cliente. Una volta 
 conosciuta  la propria utenza occorre delineare co n chiarezza gli aspetti 
chiave del rapporto fra l ente e la propria clientela. In sostanza il processo di 
progettazione del sistema di ascolto di articola in tre fasi: 
• definizione della tipologia di informazioni; 
• definizione dei canali di acquisizione delle informazioni; 
• previsione dei meccanismi di distribuzione e gestione delle 
informazioni;