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INTRODUZIONE
I telai, le macchine a vapore, le ferrovie, l’elettricità e il motore a scoppio sono delle
invenzioni che hanno prodotto delle conseguenze economiche e sociali di enorme portata,
trasformando l’ intera struttura della società. Ciò è avvenuto anche con l’ Information and
Communication Technology (ICT) che ormai da alcuni decenni sta ridefinendo lo scenario
economico mondiale, fornendo all’ intera economia un’ infrastruttura necessaria affinché
possa operare come un'unica entità, in tempo reale e su scala globale.
Internet e il commercio elettronico, che rientrano nella categoria delle ICT, hanno
conosciuto recentemente bolle speculative strutturalmente simili a quelle prodotte dalle
ferrovie a fine ‘800 o dall’ elettricità negli anni 20 del ‘900.
Il commercio elettronico e l’attività di pubblicizzazione di merci e business su Internet
stanno offrendo delle possibilità di sviluppo notevole per molte aziende e costituiscono una
grande comodità per i consumatori. Allo stesso modo la Rete rappresenta un opportunità di
sviluppo anche per truffatori di vario genere e livello.
Questa ricerca nasce da un esigenza personale e rapportata ad una tematica attuale, che
oggi più che mai sta entrando a far parte delle abitudini della società. Questo progetto
ragiona su come sono strutturate le modalità di acquisto online e su come conoscere e
prevenire i rischi nei quali l’ utente incorre effettuando operazioni in Rete.
Nel capitolo primo viene presentato il commercio elettronico; come questo è nato, come si
è sviluppato nel tempo, quali sono le categorie che lo compongono, i vantaggi e i limiti dal
punto di vista delle imprese e da quello del consumatore. Infatti per riuscire a
comprendere il successo dell’ e-commerce bisogna innanzitutto capirne i benefici e
soprattutto, attraverso la conoscenza, imparare a sconfiggere le insicurezze che frenano lo
sviluppo dello stesso.
Nel secondo capitolo vengono descritti i maggiori sistemi di pagamento degli acquisti
online, in quanto, solo conoscendo le loro prassi, i profili di sicurezza ad essi connessi
nonché i comportamenti da attuare per prevenire ed evitare le patologie del loro
funzionamento, può accrescere la fiducia degli utenti nell’ utilizzo degli stessi. Sono quindi
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menzionate le modalità di funzionamento dei sistemi di pagamento, che vengono analizzati
in base a tre attributi : sicurezza, accettazione, facilità d’ uso. Infine sono presentati i
protocolli esistenti per la sicurezza nelle transazioni in Rete.
Nel terzo capitolo viene sottolineato come dai grandi vantaggi che può offrire Internet
attualmente non esista un reale sistema di difesa che si possa contrappore alle truffe online.
L’ unica arma a disposizione degli utenti è la prevenzione. Solo riuscendosi ad informare
anticipatamente si permette di evitare quelle spiacevoli sorprese che rendono l’ utente
vittima della truffa online. Vengono quindi esposte le maggiori tipologie di truffe e dopo
un accurata ricerca sono citate delle tecniche per non essere un facile bersaglio dei
truffatori. E’ inoltre riportata la disciplina per la tutela del consumatore e i reati penali al
riguardo. Sono infine riportate due sentenze rispettivamente del Tribunale di Nocera e del
Tribunale di Palermo per esemplificare ciò fino a quel punto rilevato.
Nel quarto capitolo è infine riportata l’ analisi condotta attraverso la somministrazione di
un questionario ad un campione di 546 persone comprese tra i 16 ed i maggiori di 40 anni
in modo da rilevare il grado di informazione degli utenti che operano in Rete e sono stati
quindi esposti i relativi risultati.
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CAPITOLO 1. L ”E-COMMERCE”
1.1. STORIA DELL’ E- COMMERCE
Un comunicato stampa del 1996 della Olivetti Telemedia annunciava l’apertura del
Cybermercato, il primo negozio virtuale italiano ed uno dei primi tutta Europa. All’
indirizzo www.mercato.it (oggi non più esistente) era possibile acquistare libri, articoli da
regalo, prodotti multimediali e altro ancora. L’iniziativa era promossa da La Rinascente, le
case editrici Franco Maria Ricci e Mc.Graw-Hill, Apple, Olivetti, Vobis, Parmador ed altri.
Il precursore del commercio elettronico fu’ l’ Electronic Data Interchange (EDI), introdotto
negli Usa, un sistema che consente il trasferimento di documenti e informazioni come
ordini di acquisto e fatture, in formato elettronico. Creato dalle imprese di trasporto,
divenne molto importante nelle industrie in cui circolavano volumi molto elevati di scorte
come le industrie alimentari e automobilistiche
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. Ai tempi della sua nascita non esisteva
una rete globale come Internet, il sistema era supportato da reti di telecomunicazioni
private e sicure, risultava però molto costoso in quanto era richiesta una linea di
connessione riservata tra i patner della transazione. Ciò inoltre imponeva il limite di
utilizzare formati di comunicazione e documenti standard solo su reti private, creando una
sorta di circolo chiuso e negando l’ accesso a chiunque non facesse parte di quel piccolo
mondo, in particolare al cittadino/consumatore. Oggi giorno le imprese esigono velocità,
sicurezza ed un accesso fidato ad una rete di patner, fornitori e consumatori. Qui entra in
gioco Internet, quest’ultimo costituisce tutto ciò che EDI non rappresenta: è conveniente,
facile da usare e chiunque ovunque si trovi può misurarsi con il commercio elettronico. L’
e-commerce vero e proprio si muove nei primi anni novanta ed il crescente sviluppo delle
tecnologie dell’ informazione e della comunicazione, l’ attività di scambio di beni e
servizi, ha innescato la consapevolezza delle aziende che Internet, oramai presente nelle
case della maggioranza dei consumatori è un utile strumento capace di sovvertire gli
scenari economici, informativi e di business dei nostri giorni. L’intera vita dell’ impresa si
è dovuta adattare a quasti cambiamenti. Le definizioni di commercio elettronico sono
molteplici, trattandosi di un argomento legato a tecnologie sempre in rapida espansione e
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www.e-communication.it
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collegato ad aspetti che nel corso degli anni hanno portato allo sviluppo di nuove
metodologie e abbracciato svariate attività commerciali. La definizione data dalla
Commissione Europea nel COM(97) 157 del 15 Aprile 1997
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risulta essere la seguente: “il
commercio elettronico consiste nello svolgimento di attività commerciali per via
elettronica. Esso comprende attività disparate quali: commercializzazione di merci e
servizi, distribuzione online di contenuti digitali, effettuazione di operazioni quali
trasferimento dei fondi, compravendita di azioni, emissione polizze di carico, vendite all’
asta, progettazione, online sourcing, appalti pubblici per via elettronica, vendita diretta al
consumatore e servizi post-vendita. Il commercio elettronico comprende prodotti, servizi,
attività di tipo tradizionale e di tipo nuovo”.
L’e-commerce assume significati diversi a seconda della prospettiva entro quale si pone l’
osservatore. Secondo un ottica di comunicazione il commercio elettronico consiste nella
diffusione di informazioni tra imprese e organizzazioni, sulle loro attività e sui loro
prodotti e servizi mediante linee telefoniche e reti di computer. Secondo una prospettiva di
relazioni con la clientela, il commercio elettronico consiste nell’insieme di strumenti volti
ad accrescere sia l’efficacia che l’efficienza dei sistemi impiegati per promuovere,
accrescere e sviluppare le relazioni con i clienti presenti e futuri. Secondo, infine, un punto
di vista di processo aziendale il commercio elettronico rappresenta l’ applicazione della
tecnologia dell’ automazione delle transazioni e dei cicli operativi. L’ e-commerce può
essere:
- Diretto: tutte le fasi della transazione sono svolte online. Si tratta della cessione di
beni “digitali” ovvero trasferibili via Web ( software, video digitali, musica ect..).
Sono riconducibili a questa categoria anche la vendita di biglietti, operazioni di e-
banking, assicurazioni;
- Indiretto: corrisponde al quel tipo di commercio dove le fasi di ordinare, ed
eventualmente anche il pagamento, sono svolte online, mentre la consegna avviene
tramite spedizione fisica del bene all’acquirente. Rientrano in questa categoria quei
beni cosiddetti tradizionali (libri, vestiario, stampanti…).
Il commercio elettronico può manifestarsi secondo diverse tipologie:
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www.dirittodellinformatica.it
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- BUSINESS TO BUSINESS(B2B): comprende transazioni di beni e servizi che
avvengono tra un’impresa e altre imprese (produttrici, commerciali, istituzioni)
- BUSINESS TO CONSUMER(B2C): fa riferimento alle transazioni relative alla
vendita di beni di consumo e alla fornitura di servizi tra imprese e consumatori
finali,
- CONSUMER TO CONSUMER(C2C): comprende le transazioni online fatte tra
privati,
- CONSUMER TO BUSINESS (C2B) :in questo caso , sono i consumatori ad offrire
un determinato prezzo per un bene/servizio alle aziende.
Il business origina da….
Si
rivolge
a…
Tabella 1.1.: Modalità e-commerce
1.2. BUSINESS TO BUSINESS
Il business to business è il termine utilizzato per indicare le relazioni che
un’impresa detiene con i propri fornitori per attività di approvvigionamento, di
pianificazione e monitoraggio della produzione, o di sussidio nell’ attività di
sviluppo del prodotto, oppure le relazioni che l’impresa detiene con clienti
professionali, cioè altre imprese, collocate in punti diversi della filiera produttiva.
L’ampia area del B2B può essere suddivisa con la classificazione dei vari modelli
utilizzati per attuare questo tipo di transazione; essi sono però accumunati dal fatto
di mettere in contatto le imprese fornitrici con le imprese clienti in un determinato
AZIENDE
CONSUMATORI
AZIENDE
B2B
C2B
CONSUMATORI
B2C
C2C
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mercato, con l’ obiettivo di superare le inefficienze del settore dell’ economia
tradizionale. Scegliere questa strategia di vendita può portare all’ abbattimento
delle catene del valore classiche e ad un veloce processo di disintermediazione.
Occorre senz’altro riconoscere che l’EDI (Electronic Data Interchange), con le sue
applicazioni di transazione economica a livello di informazioni e di ordini è stato il
precursore del B2B, esso fu creato con l’intenzione di sviluppare lo scambio d’
informazioni sui prodotti, prezzi, offerte, stock tra imprese che offrono
prodotti/servizi ed imprese che gli acquistano. Con l’ avvento d’ Internet le imprese
hanno sfruttato le opportunità offerte dal trasferimento in tempo reale delle
transazioni e hanno potuto sviluppare scambi in rete. Il B2B consente alle imprese
di fare transazioni dirette a costi ridotti, simultaneamente e con un migliore
coordinamento degli aspetti logistici, personalizzando l’ offerta e attivando un
business a livello globale. Siamo in presenza di una transazione molto evoluta
rispetto a quella tradizionale, dato che la domanda e l’ offerta si incontrano in
tempo reale, in forma automatizzata, senza alcuna intermediazione e con notevoli
risparmi di costi. Normalmente tra i prodotti forniti nel B2B compaiono le materie
prime, semilavorati, macchinari mentre tra i servizi si riconoscono quelli necessari
per il processo produttivo, commerciale, gestionale come ad esempio servizi di
consulenza, informazioni, ricerche. Inoltre attraverso Internet è possibile presentare
l’azienda, prodotti, rispondere ai quesiti, attivare la negoziazione e giungere alla
conclusione di essa. Tutto quello che viene fatto con incontri, colloqui, può
avvenire in rete ed in tempo reale. Tra i principali prodotti commercializzati nel
web del B2B a livello mondiale troviamo
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:
-computer, prodotti informatici, prodotti elettronici;
- veicoli motorizzati;
- petrolchimica;
- carta e prodotti per ufficio;
- trasporti e logistica;
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A. Foglio, e-commerce e web marketing ,Franco Angeli s.r.l., Milano,2010.
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- agroalimentare;
-beni di consumo;
-farmacia e medicina;
-aereospaziale e difesa;
-macchinari e materiali per costruzione;
-industria pesante;
-attrezzature industriali.
L’ offerta di servizi comprende:
-servizi informativi;
-servizi trasporto;
- servizi finanziari;
-servizi assicurativi;
-servizi noleggio.
1.3. BUSINESS TO CONSUMER
Per business to consumer si intende la promozione e la vendita al dettaglio di
prodotti/servizi direttamente ai destinatari finali, tale possibilità è offerta sia alle grandi che
alle piccole e medie imprese le quali dovranno disporre di un sito nel quale configurare il
negozio virtuale. La scelta di utilizzare il commercio elettronico come canale tramite il
quale vendere i prodotti/servizi alla clientela può esplicarsi attraverso due strategie. L’ e-
commerce può rappresentare infatti per il venditore:
- L’UNICO CANALE DI DISTRIBUZIONE: è il caso di quelle imprese che
svolgono l’intera attività attraverso vendite online. Esemplare è www.amazon.com
, società che ha scelto la rete come unico canale di vendita;