~ 4 ~
Il Novecento è stato il secolo che ha consacrato gli Stati Uniti al rango di unica
superpotenza mondiale. Cosa li spinse ad estendere la propria politica estera
oltre i propri confini nazionali? Perché gli interessi statunitensi non si
limitarono al solo continente americano, così come sosteneva, in un celebre
discorso al Congresso il 2 dicembre 1823, lallora presidente degli Stati Uniti
James Monroe?
1
In questa sede approfondiremo la questione balcanica con particolare focus
alla guerra bosniaca che ha segnato uno spartiacque epocale nelle vicende
europee. In Europa la guerra riapparve quasi improvvisamente interrompendo
la lunga pax europea. Le vicende europee nei Balcani coinvolsero in prima
linea gli Stati Uniti chiamati ad intervenire per ergersi a garanti del nuovo
equilibrio mondiale.
Nel corso dei capitoli verrà analizzata la questione balcanica attraverso
lattenta analisi della societ islamica nelle Jgoslaia, ponendo in
particolare risalto la Bosnia e Erzegovina. La presena dellIslam radicale,
molto forte a Sarajevo, la figura di Osama Bin Laden che assunse un ruolo
attivo nelle vicende balcaniche, il ruolo del el-Mujahid come parte integrante
dellesercito bosniaco sono solo alcne delle tematiche che andremo a
presentare.
1
Bockman Johanna, David Ekbladh, The Great American Mission: Modernization and the
Construction of an American World Order, Journal of Cold War Studies, 2010, pp.184-186.
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Capitolo I
La crisi bosniaca
1.1 Oigii di cfi eic e ce deE pa
Il Novecento definito da Eric Hobsbawn come il secolo breve, è ricordato per
le guerre mondiali, per la caduta dei grandi imperi e per la degenerazione del
nazionalismo. La guerra nel XX secolo scavalcò la diplomazia, risultando
lnico sbocco efficace per la risoluzione dei contrasti politici internazionali. Il
nazionalismo, l irredentismo e il patriottismo già sorti nel XIX secolo sorti
ritornarono in auge.
La prima guerra mondiale scoppiò il 28 giugno del 1914 a Sarajevo, quando il
legittimo erede al trono dellImpero astro ungarico larcidca Francesco
Ferdinando dAsbrgo enne assassinato da Garilo Princip, n patriota serbo
irredentista.
Princip faceva parte di un gruppo di nazionalisti serbi presenti in Bosnia,
divenuta nel 1907 una delle tante province dell Impero asburgico.
La città di Sarajevo, teatro dell omicidio dell erede imperiale, ospitava popoli
ed etnie differenti come i croati, i bosniaci e i serbi. Leffetto del
multiculturalismo caratterizzava la Jugoslavia per la presenza di persone, che
professavano religioni differenti e parlavano lingue diverse. La futura
Jugoslavia per secoli era stata soggetto allImpero asbrgico e dellImpero
ottomano. La condizione plurisecolare di essere parte di un impero
sovranazionale che racchiudeva diversi gruppi etnici, spinse tutti i popoli slavi
ad avanzare lidea di na grande Jugoslavia.
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Il disegno di una grande Jugoslavia era finalizzato a creare un insieme politico
sufficientemente forte, per tutelare i loro diritti dalla volontà di controllo degli
imperi ai loro confini.
La Jugoslavia nacque a seguito di una serie di condizioni a loro favorevoli. In
primo luogo a seguito di alcune rivolte militari scoppiate tra i soldati sloveni
nella primavera del 1918 esasperati dalla guerra. Si formarono bande di
disertori, chiamati gruppi verdi
2
, che entrarono a far parte del movimento di
massa per la costituzione di uno stato jugoslavo, nato nel 1917 dopo la
dichiaraione di maggio . 3
Il testo elaborato dal deputato del partito popolare
sloveno Anton Korosec venne letto a Vienna durante una seduta parlamentare
alla quale parteciparono tutti gli jugoslavi. La dichiarazione del 30 maggio
chiedea che: sulla base etnica e del diritto statale croato fossero uniti, sotto
lo scettro asburgico, tutti i territori della monarchia in cui vivono sloveni,
croati e serbi, in un organismo statale autonomo, libero da ogni dominio
straniero, costituito sul principio democratico .
Il proclama provocò frustrazione nella corte asburgica, in circoli militari
austriaci e ungheresi, inducendo lltimo imperatore a ustriaco, Carlo, a cercare
disperatamente di convincere gli sloveni a rimanere leali al suo impero. Carlo
nel suo appello agli sloveni si rivolse loro come fedeli popoli dAstria ,
4
promettendo di creare un sistema federale nellimpero.
Gli sloveni rappresentati da Korosec rigettarono le richieste di Carlo
costituendo un Consiglio nazionale che ottenne subito consenso e adesione in
tutta la Slovenia. Korosec pot approfittare della sconfitta dellImpero
austroungarico che ormai ridimensionato politicamente dovette riconoscere il
29 ottobre del 1918 lo Stato degli sloveni, croati e serbi che nel frattempo si
2
Pirjevec Jose, Serbi, croati, sloveni. Storia di tre nazioni, Bologna, il Mulino, 1995.
3
Trinchese Stefano, and Francesco Caccamo, Rotte adriatiche. Tra Italia, Balcani e
Mediterraneo: Tra Italia, Balcani e Mediterraneo, Milano, FrancoAngeli, 2011.
4
Pavlowitch Stevan K. e D'Alessandri Antonio. Serbia: la storia al di là del nome, Trieste,
Beit, 2010, p.143.
~ 7 ~
era proclamato a Zagabria
5
. In quel giorno il parlamento dichiarò la fine di
qalsiasi legame con lAstria e lUngheria proclamando lannessione della
Dalmazia, della Croazia e della Slavonia nello stato unico e indipendente gli
sloveni, dei croati e dei serbi.
6
La scissione dei popoli slai dallImpero f in
un secondo momento riconosciuto e ratificato dalla comunità internazionale
dopo i trattati di Parigi del 1919.
7
Lappoggio sloeno al regno atoproclamatosi a Zagabria era reso possibile
dai progetti politici messi in atto dalla Serbia, che rivendicava diversi territori
balcanici occupati nel tempo dagli Asburgo e dai sultani ottomani. La politica
aggressiva serba trovò sfogo durante il regno di Pietro Karadjordjevic, il quale
nominando primo ministro Pasic nel dicembre del 1918 diede avvio al progetto
di costituzione di una noa Grande Serbia, grazie alla conquista della
Macedonia.
A sud le vittorie di Karadjordjevic in Macedonia permisero ai serbi di
conquistare molte terre, a scapito della Bulgaria e approfittando della
debolea politica dell Impero ottomano alle prese con gravi problemi. In
secondo luogo la sconfitta e la disgregaione sbita dallImpero asbrgico e
dallImpero ottomano nella prima gerra mondiale faor il progetto di no
stato federale slavo .
I trattati di Neuilly del 27 novembre 1919 decretarono la nascita della
Jugoslavia.
Il fenomeno detto jugoslavismo 8
ebbe successo anche in Slovenia. Gli
sloveni preferirono sottostare ad una realtà sul piano etnico e culturale più
vicino a loro, piuttosto che rischiare l annessione allItalia . Li nteresse italiano
di annettere la Slovenia, risaliva al 1915 quando a Londra venne siglato un
5
Pirjevec Jose, Serbi, croati, sloveni, p.173.
6
Pavlowitch Stevan K. e Antonio D'Alessandri Antonio Serbia, p.143.
7
Bernardini Giovanni, Parigi 1919. La Conferenza di pace, Bologna, Il Mulino, 2019.
8
Pavlowitch Stevan K. e D'Alessandri, Antonio, Serbia, p.431.
~ 8 ~
accordo con Inghilterra, Francia e Russia che riconosceva allItalia
lannessione del territorio sloeno .
9
La nuova Jugoslavia fu il risultato di un compromesso fra i vari gruppi
nazionali, le quali si impegnarono ad aiutarsi reciprocamente per fronteggiare
le minacce esterne.
Attraverso un piccolo excursus storico dobbiamo guardare agli eventi del
dicembre 1914 quando il governo di Belgrado dichiarò a Vienna la propria
volontà di affrancare dal dominio austriaco i serbi, i croati e gli sloveni
irredenti. Sotto questa spinta nacque il Comitato jugoslavo guidato da Ante
Trumbic e da Korosec. I due leader rappresentavano le istanze delle minoranze
slae nellI mpero asburgico.
La svolta si ebbe il 20 lglio del 1917 a Corf. Nellisola greca il Comitato
jugoslavo rappresentato da Trumbic e il primo ministro serbo in esilio Pasic
posero le basi in linea teorica, per la creazione di un grande federazione che
avrebbe riunito gli slavi del sud. Il comando della federazione sarebbe spettato
insediato al legittimo monarca serbo della dinastia dei Karadjordjevic.
10
Dopo la fine della prima guerra mondiale i trattati di pace europei sancirono la
fine dei grandi imperi centrali di Germania e Austria-Ungheria. Il trattato di
Saint-Germain-en-Laye, in particolare, sancì la disgregazione dellImpero
austroungarico sconfitto. Da questa situazione si sollevarono i richiami
nazionalisti e patriottici dei popoli jugoslavi. La fine dellImpero asbrgico ,
per lappnto, portò a rivedere il quadro geopolitico delle province slave
dellormai e Impero asbrgico, site nella regione balcanica.
Gli jugoslavi convocarono una conferenza nella quale tutti i popoli slavi
dichiararono la loro indipendenza dallantica dominaione astriaca. I delegati
che rappresentavano il Consiglio nazionale dei serbi, croati e sloveni si
9
Dolinar France M. e Tavano Luigi , Chiesa e società nel goriziano fra guerra e movimenti
di liberazione, Gorizia, Istituto di storia sociale e religiosa e Istituto per gli incontri culturali
mitteleuropei, 1997.
10
Pavlowitch Stevan K. e D'Alessandri Antonio, Serbia, p.433.