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Prefazione
Scelta del TP
Il testo che ho scelto di tradurre per il mio progetto finale è un saggio intitolato
Political trends and priorities 2011-2012 del dicembre 2010, scritto da Rosa
Balfour, Janis A. Emmanouilidis e Fabian Zuleeg per lo European Policy Centre
(EPC), un think tank indipendente che mira a promuovere il dibattito e la
riflessione su problemi attuali e futuri che l’Europa si trova ad affrontare. L’EPC
si dedica ad argomenti di politica comunitaria e fornisce analisi e informazioni
sull’agenda politica europea basandosi su tre programmi principali:
l’integrazione e la cittadinanza, l’economia politica europea e l’Europa nel
mondo.
Questo saggio fornisce un’analisi alquanto dettagliata delle tendenze politiche e
delle priorità dell’Unione Europea per il 2011-2012. Innanzitutto, il testo offre
una riflessione sulle principali tendenze politiche ed economiche a lungo
termine che, con tutta probabilità, andranno a costituire la struttura all’interno
della quale l’Ue agirà in futuro. In secondo luogo, il saggio identifica le priorità
per il 2011-2012 che determineranno l’agenda futura dell’Unione sulla base
delle principali tendenze. A questo proposito vengono analizzati tre aree
principali: l’economia politica europea, il ruolo dell’Europa nel mondo e la
qualità della governance dell’Ue a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di
Lisbona. Infine, il saggio si conclude con una sintesi dei punti principali e con le
conclusioni. L'analisi esposta si basa sui risultati di un progetto portato a
termine dall'EPC nel primo semestre del 2010 per conto del Comitato
economico e sociale europeo (CESE), un organo consultivo dell’Unione
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europea che elabora pareri sulle proposte di leggi europee e su altre
problematiche importanti, fornendo assistenza alle maggiori istituzioni dell’Ue.
La scelta del TP è stata determinata dall’interesse che ho sempre avuto per
temi di carattere politico-internazionale; così, quando ho letto questo saggio ho
subito pensato che sarebbe stato un ottimo candidato per il mio progetto, sia
dal punto di vista intellettuale, in quanto molto stimolante per l’insieme delle
ricerche da effettuare sul tema, sia dal punto di vista linguistico.
Il saggio integrale purtroppo superava il limite di 8000 parole posto per la
lunghezza del TP, perciò ho dovuto effettuare alcuni tagli. Le parti che ho
eliminato sono le seguenti:
“I. Introduction”, in quanto non era altro che un riassunto del saggio; “III.
Analysis of likelihood of changes to the emerging agenda”, dal momento che
mancava di linearità; “Endnotes”. Oltre a questi tagli obbligatori, ho modificato il
paragrafo delle conclusioni, eliminando una parte del testo che era ridondante e
riassumeva quanto già detto nel resto del saggio. Vorrei precisare che
quest’ultimo taglio è stato pensato in modo da non pregiudicare nØ la coerenza
nØ la coesione del testo, ma anzi con lo scopo di favorirne la lettura da parte
della readership.
Per ottenere il permesso a tradurre, ho scritto un’email a uno dei responsabili
delle relazioni con il pubblico dell’EPC, spiegandogli i motivi della mia richiesta.
Dal momento che non ricevevo nessuna risposta, ho inviato un’altra email dopo
due giorni, e un’altra ancora dopo sei giorni. Finalmente, dopo circa una
settimana, ho ricevuto un’email dal responsabile, in cui diceva di aver passato
la mia richiesta agli autori del saggio, e subito dopo una dal direttore generale
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dell’EPC Hans Martens, che mi concedeva il permesso a tradurre e chiedeva
anche una copia della traduzione.
Per quanto riguarda il brief, ho ipotizzato che la traduzione del TP venisse
pubblicata su un periodico di nicchia come AffarInternazionali, una rivista on-
line specializzata e promossa dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Lo IAI ha
sempre effettuato la ricerca nell’ambito della direzione del processo di
integrazione europea e delle dinamiche interne dell’Ue, concentrandosi
maggiormente sul processo di allargamento e sulle responsabilità dell’Ue nel
mondo. Tra le aree di interesse di AffarInternazionali rientrano l’Ue e le
Istituzioni internazionali. Inoltre, la rivista pubblica degli “Speciali” di
approfondimento di temi rilevanti che contengono anche saggi realizzati dagli
esperti dello IAI o da altri think tank italiani o internazionali, tra i quali potrebbe
figurare, ad esempio, l’EPC e il saggio oggetto del mio progetto finale.
Analisi del TP
Appena ho ricevuto il permesso a tradurre dall’EPC e il benestare della mia
relatrice, mi sono completamente immersa nella lettura del TP al fine di fare
un’analisi dettagliata che mi ha permesso di identificare le parti piø
problematiche del testo, nonchØ quelle bisognose di una ricerca particolarmente
approfondita per raggiungere un livello di comprensione totale. Inoltre,
attraverso tale analisi ho determinato il genere a cui il TP appartiene, la sua
funzione e la readership a cui è destinato. Un attento esame a livello linguistico
mi ha anche consentito di determinare lo stile e il registro utilizzati dall’autore e
decidere l’approccio piø adatto da adottare nel risolvere i vari problemi che mi
sono trovata ad affrontare nei vari stadi della traduzione.
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Genere, funzione e readership
Il TP è un saggio specialistico, ovvero un articolo che, nello specifico, elabora
un’analisi delle priorità e delle principali tendenze politiche ed economiche
dell’Ue per il 2011-2012 attraverso un esame approfondito dell’economia
politica europea, del ruolo dell’Europa nel mondo e della qualità della
governance dell’Ue dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona.
La funzione del testo è prevalentemente informativa; come afferma Newmark
(1988: 40):
The core of the informative function of language is external situation,
the facts of a topic [...], typical ‘informative’ texts are concerned with
any topic of knowledge [...]
Il TP ha lo scopo di far conoscere al lettore la situazione attuale dello scenario
politico ed economico europeo attraverso un'esposizione analitica degli ultimi
avvenimenti, nonchØ di presentargli una proiezione del possibile scenario futuro
attraverso l'analisi delle tendenze piø importanti. Il testo acquista una sfumatura
vocativa nel capitolo dedicato alle conclusioni, quando l’autore pone delle
domande che vogliono essere uno spunto di riflessione per la readership:
The core of the vocative function of language is the readership, the
addressee. I use the term ‘vocative’ in the sense of ‘calling upon’ the
readership to act, think or feel, in fact to ‘react’ in the way intended by
the text. [...] The first factor in all vocative texts is the relationship
between the writer and the readership, which is realised in various
types of socially or personally determined grammatical relations or
forms of address: T (tu, du) and V (vous, Sie, usted) and other variant
forms; [...] (ibid.: 41)
Inoltre, proprio nell’ultima parte del TP, il testo assume una funzione
espressiva:
The core of the expressive function is the mind of the speaker, the
writer, the originator of the utterance. He uses the utterance to
express his feelings irrespective of any response (Newmark, ibid.: 39)
Questo è evidente nella frase conclusiva del testo:
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[...] if we cannot address and effectively respond to the fundamental
challenges the European integration project is facing, the whole
process will be in question.
(TP L 686-688)
Il fatto che il TP contenga al suo interno diverse funzioni conferma quanto
scrive Newmark (ibid.: 42):
Few texts are purely expressive, informative or vocative: most include
all three functions, with an emphasis on one of the three. [...] Most
informative texts will either have a vocative thread running through
them [...] or the vocative function is restricted to a separate section
[...]; a text can hardly be purely informative, i.e. objective.
La readership dell’EPC è formata da cittadini privati, membri della società civile,
dei governi nazionali, delle missioni diplomatiche e degli organi regionali e
locali. Conseguentemente, questo testo non è particolarmente adatto a un
neofita che si avvicina per la prima volta all’argomento, ma si rivolge a un
pubblico specializzato, di cultura medio-alta, con previa conoscenza di
tematiche politico-internazionali, nonchØ molto interessato ad acquisire una
conoscenza approfondita di temi specifici. Visto che il mio progetto verrebbe
pubblicato nell’equivalente italiano di tale organizzazione, ho immaginato che la
readership della mia traduzione fosse esattamente la stessa del testo di
partenza e si rivolgesse a coloro che vogliono avere una visione piø
approfondita dell’Ue e delle sue politiche del prossimo futuro.
Analisi linguistica del TP
Da un’attenta lettura e analisi del TP sono riuscita a tracciare il profilo linguistico
del testo.
Coesione
Il TP utilizza spesso e volentieri i pronomi dimostrativi per sostituire interi
concetti espressi precedentemente:
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The Commission and the Task Force led by European Council
President Herman Van Rompuy have made a number of proposals
concerning economic governance. These have been broadly
endorsed by the European Council [...] (TP L 84-89)
Globalisation also entails increasing flows of trade, investment and
people. While the recession has caused a dip in these flows, it looks
likely that globally these flows will continue to increase in the coming
years. At the international level, this is resulting in discussions around
currency and trade imbalances. (TP L 122-125)
Si tratta di una caratteristica comune della LP, in cui i pronomi dimostrativi
vengono usati per creare riferimenti anaforici:
The most common reference items in English [...] are pronouns.
Third-person pronouns are frequently used to refer back [...] to an
entity which has already been introduced [...] into the discourse. [...]
English also uses items such as the, this and those to establish
similar links between expressions in a text. (Baker, 1992: 181)
La coesione nel TP viene creata anche attraverso la ripetizione di uno stesso
termine, a scapito dell’utilizzo di sinonimi. A questo proposito, Baker (1990:
190) sostiene che:
Lexical repetition is [...] a much safer option in cases where ambiguity
of reference may arise [...]
Seguono alcuni esempi che rispecchiano quanto appena detto:
Within the euro zone, the Greek and Irish debt crises have further
reinforced this message, showing clearly that one euro-zone country’s
difficulties have a euro-zone wide impact and have to be addressed
collectively. (TP L 79-82)
Globalisation also entails increasing flows of trade, investment and
people. While the recession has caused a dip in these flows, it looks
likely that globally these flows will continue to increase in the coming
years. (TP L 122-124)
The introduction of an (s)elected full-time President of the European
Council (POTEC) has further strengthened the role of European
Council. (TP L 578-580)
Registro e stile
Il TP ha un registro alto, denotato anche dall’uso della forma passiva e
impersonale: