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INTRODUZIONE 
 
UN PROFILO BIOGRAFICO
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Dietrich Bonhoeffer nasce nel 1906 a Breslavia da una famiglia borghese (il 
padre è uno psichiatra di fama internazionale). Nel 1912 la famiglia si trasferisce a 
Berlino e il giovane Bonhoeffer manifesta il suo interesse per la teologia, a differenza 
dei fratelli che si mostrano piø vicini alla formazione scientifica del padre: Karl 
Friederich si laurea in chimica e Klaus in giurisprudenza. 
Nel 1923, conseguita la maturità classica, si iscrive alla facoltà teologica di 
Tubinga, che frequenta per soli due semestri; nell’aprile del 1924 parte, infatti, per un 
soggiorno di tre mesi a Roma, dove gli studi, il contatto con il modo cattolico e la 
visione delle antichità romane segnano profondamente il suo percorso e contribuiscono 
in parte alla formazione della sua idea di Chiesa universale. Essendo già a Roma, 
insieme al fratello Klaus decide di fare un viaggio a Tripoli, che rimane impresso in lui 
per la forte unione tra vita sociale e vita religiosa caratteristica del mondo musulmano. 
Al ritorno da Roma, egli riprende gli studi teologici, anche se non piø a Tubinga, 
ma a Berlino, concludendoli nel dicembre del 1927 con la tesi di dottorato intitolata 
Sanctorum Communio
2
. 
 Nel febbraio del 1928 Bonhoeffer inizia l’incarico di vicariato presso una 
comunità di tedeschi a Barcellona, incarico che terminerà nel 1929. Tale esperienza in 
una comunità dove appaiono caratteristici l’immediatezza e la semplicità di vita, 
sebbene accompagnate da una fede poco praticata, porta Bonhoeffer a sviluppare dei 
                                                 
1
Nel presentare la vita di Dietrich Bonhoeffer ci siamo riferiti a: E. BETHGE, Dietrich Bonhoeffer. Teologo 
cristiano contemporaneo. Una biografia, Brescia 2004
3
 (E. BETHGE, Dietrich Bonhoeffer. Theologe – Christ – 
Zeitgenosse, München, 1966, 2004
8
). 
2
 D. BONHOEFFER, Sanctorum Communio. Eine dogmatiche Untersuchung zur Sociologie der Kirche, Berlin 
1930.
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cammini di catechesi diversificati, con particolare attenzione al catechismo dei bambini, 
ai giovani, alla predicazione e ad una serie di conferenze da lui tenute per la comunità. 
Nel 1929 ritorna a Berlino, dove ricopre il ruolo di assistente del professore di 
teologia sistematica W. Lutgert. ¨ in questo anno che prende corpo Atto ed essere
3
, 
opera con la quale Bonhoeffer consegue l’abilitazione nel luglio del 1930. 
Il 5 settembre del 1930 parte per gli USA per un soggiorno di studi presso 
l’Union Theological Seminary di New York.  
Nel giugno del 1931 rientra a Berlino e nel luglio si reca per due mesi a Bonn, 
dove segue il corso di Karl Barth. Ad agosto diventa libero docente presso la facoltà di 
Berlino e il mese successivo viene eletto segretario dei giovani dell’Unione mondiale 
per l’amicizia delle Chiese e del Consiglio ecumenico per il cristianesimo pratico 
(entrambi organizzazioni che si occupavano del dialogo tra le Chiese). Questo incarico 
ecumenico permette a Bonhoeffer di occuparsi dei rapporti interecclesiali con l’estero, 
ma soprattutto di ricercare costantemente una motivazione teologica al lavoro 
ecumenico, al concetto di Chiesa e di regno di Dio e, in seguito, di accusare il 
nazionalsocialismo e di attuare una denuncia esplicita affinchØ si attui una ferma presa 
di posizione contro i paragrafi ariani. Questo lavoro ecumenico e i suoi rapporti con i 
piø alti esponenti delle chiese europee permetteranno a Bonhoeffer di far conoscere 
all’esterno della Germania la presenza di un’attività di resistenza e di cospirazione verso 
Hitler e il nazionalsocialismo.  
Nell’ottobre del 1931 riceve l’incarico di cappellano presso la Technische 
Hochschule di Berlino e il novembre dello stesso anno riceve l’ordinazione divenendo 
pastore. 
Nel 1932 tiene dei corsi presso la Facoltà teologica di Berlino, tra i quali spicca 
il seminario sulla dottrina della creazione che, su richiesta da parte dei suoi studenti, 
viene fatto stampare con il titolo Creazione e caduta
4
. Inoltre partecipa a vari incontri 
ecumenici, facendosi conoscere per la sua profonda, competente e radicale riflessione 
teologica, che tocca temi quali la pace, il disarmo, l’escatologia, la Chiesa, il regno di 
Dio e l’importanza del mondo reale, nonchØ per la sua avversione al nazismo. 
                                                 
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 D. BONHOEFFER, Akt und Sein. Transzendentalphilosophie und Ontologie in der systematischen Theologie, 
Gütersloh 1931. 
4
 D. BONHOEFFER, Schöpfung und Fall. Theologische Auslegung von Genesis 1 bis 3, München 1933.
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Con la definitiva ascesa al potere di Hitler (1933), Bonhoeffer intraprende in 
modo radicale una ferrea opposizione ecclesiastica nei confronti dei vari tentativi dello 
Stato di uniformare a sØ la chiesa. A seguito dell’approvazione del paragrafo ariano, 
tiene una conferenza da titolo La chiesa di fronte alla questione ebraica, nella quale 
afferma l’assurdità di una chiesa solo ariana e della pretesa dello stato di legiferare su 
argomenti ad esso non competenti. 
La lotta contro i Cristiano Tedeschi (la Chiesa del Reich) porta alla stesura della 
Confessione di Bethel, che ufficializza la nascita della Chiesa confessante. Il testo, già in 
origine non molto radicale nelle affermazioni contro lo Stato nazista, subisce in seguito 
vari accomodamenti, dovuti a compromessi e annacquamenti, che spingono Bonhoeffer 
a non partecipare alla stesura definitiva. 
Con il successivo «Sinodo bruno» (approvazione del paragrafo ariano anche 
all’interno della chiesa) avviene la definitiva scissione tra Chiesa del Reich e Chiesa 
confessante, accompagnata dalla formazione della Lega di emergenza dei pastori, la 
quale manifesta un’aspra critica al paragrafo ariano con l’affermazione che chi approva 
tale legge si esclude dalla comunità ecclesiale. 
La situazione politica, la vittoria definitiva dei Cristiano tedeschi alle elezioni 
del sinodo nazionale tenuto a Wittenberg, l’isolamento ecclesiale a cui far fronte e le 
delusioni pastorali spingono Bonhoeffer ad accettare l’incarico di pastore a Londra. 
Lì, sebbene la presenza dei fedeli sia molto esigua, Bonhoeffer tratta temi quali 
il nascondimento e la debolezza della chiesa visti come theologia crucis e theologia 
incarnationis; la totale condizione fallimentare dell’uomo se non vi fosse l’evento della 
salvezza; la distinzione tra chiesa e mondo; l’importanza dell’amore e quindi di riflesso 
delle opere. 
Il soggiorno a Londra non distoglie Bonhoeffer dai suoi impegni di politica e 
resistenza ecclesiale e di attività ecumenica. Partecipa infatti alla conferenza ecumenica 
di Fanö, dove tiene una relazione sulla pace e si batte strenuamente nel denunciare la 
Chiesa del Reich e nel cercare di ottenere il riconoscimento ufficiale della Chiesa 
confessante come l’unica chiesa legittima della Germania. Tiene un discorso sulla pace 
che condanna qualsiasi tipo di guerra, anche quella di difesa, e che sostiene la validità 
dell’obiezione di coscienza. Afferma inoltre l’indipendenza della Chiesa da ogni tipo di 
obiettivo nazionale.
8 
Bonhoeffer si occupa anche di politica ecclesiastica. Nel 1934, prima della 
conferenza di Fanö, riceve la visita di Theodor Heckel, vescovo della Chiesa del Reich, 
preoccupato dalle discussioni che si tenevano intorno alla Chiesa in Germania da parte 
dell’opinione pubblica inglese. Scopo della visita è quello di strappare un atto di 
adesione alla Chiesa del Reich, accettandone l’accentramento statale, l’abolizione 
dell’Antico Testamento e l’introduzione del paragrafo ariano. Bonhoeffer cerca 
dapprima di arrivare ad un compromesso, in modo particolare con un inciso sul 
paragrafo ariano, riconoscendo a quest’ultimo una giustificabilità a livello politico
5
. 
Egli vorrebbe così mantenere la discussione e la lotta all’interno dell’ambito ecclesiale, 
ma l’acuirsi della situazione di tensione porta alla definitiva cancellazione dell’inciso e 
ad uno scontro aperto che diviene anche conflitto politico. 
In questo periodo di crisi profonda della Chiesa, Bonhoeffer si chiede se bisogna 
cercare altrove le risposte ai vari problemi che emergono nella situazione storica a lui 
contemporanea. Torna dunque a pensare ad un possibile viaggio in India
6
, che egli sente 
come la patria del patire e dell’unità dell’uomo con la natura; là inoltre spicca la persona 
di Gandhi, emblema della resistenza non violenta e figura in cui è possibile vedere 
attuato il discorso della montagna. Tale viaggio, però, non si compirà mai. 
Nell’aprile del 1935 Bonhoeffer ritorna in Germania. Dopo un lungo tormento 
interiore accetta non solo il rientro in patria, ma la direzione di un seminario. Egli 
decide di reggere il seminario di Finkenwalde della chiesa confessante; il periodo che 
trascorre qui sarà poi da lui ricordato come quello in cui finalmente ha potuto fare ciò 
che piø desiderava, anzi come l’esperienza piø piena sia a livello professionale sia 
umano. 
                                                 
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 L’accettazione dell’inciso parrebbe indicare un atteggiamento remissivo da parte di Bonhoeffer verso la 
Chiesa del Reich, ma riteniamo utile proporre l’analisi che A. Gallas fa dell’accaduto per rendere piø chiara la 
situazione: «[…] Bonhoeffer avrebbe potuto accettare di sottoscrivere quell’inciso per almeno due ragioni, e cioè per 
favorire una presa di posizione comune che era, sull’argomento, comunque molto netta e coincidente con quella che 
egli aveva cercato di far prevalere in patria, e per restringere il conflitto all’ambito ecclesiale e non offrire così il 
fianco all’accusa di slealtà nei confronti dello stato, cui erano particolarmente esposti gli ecclesiastici residenti 
all’estero» (A. GALLAS, `nthropos tØleios. L’itinerario di Bonhoeffer nel conflitto tra cristianesimo e modernità, 
Brescia 1995, p. 172). 
6
 L’idea di un possibile viaggio in India prende piede fin dal soggiorno in Spagna, per un approfondimento 
si veda: E. BETHGE, Dietrich Bonhoeffer. Teologo cristiano contemporaneo. Una biografia, pp. 105-106.
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A Finkenwalde la giornata è caratterizzata dalla preghiera del mattino con 
successiva meditazione, dalla funzione religiosa e da una lectio continua, oltre 
ovviamente alle ore di insegnamento e di studio. Una sera alla settimana viene dedicata 
alla discussione sui fatti di attualità, soprattutto politica. 
Le lezioni vertono sull’omiletica, il Ministero, la Chiesa, gli scritti confessionali, 
ma soprattutto sul tema della Sequela. Dai discorsi tenuti ai suoi seminaristi nasce il 
libro con il medesimo titolo. Esso, avendo al centro il Discorso della Montagna, si 
occupa di temi di etica fondamentale, del concetto di grazia, della presenza del Cristo, 
della domanda centrale su che cosa Egli esiga da noi e quindi cosa voglia dire seguire 
veramente Gesø Cristo. 
Con il Seminario nel febbraio–marzo 1936 Bonhoeffer compie un viaggio di 
studio in Danimarca e Svezia. Lo stesso anno, con l’aggravarsi della situazione politica 
per gli oppositori del regime, gli viene revocata la licenza di insegnamento. 
L’anno successivo la Gestapo chiude il Seminario di Finkenwalde. L’accaduto 
non scoraggia Bonhoeffer, il quale continua il suo lavoro di formazione di nuovi pastori 
nei «Vicariati collettivi» clandestini. A novembre viene pubblicata Sequela
7
. Nel 
gennaio del 1938 gli viene proibito, oltre all’insegnamento, anche di soggiornare a 
Berlino. Nel settembre inizia a scrivere Vita comune
8
. 
Nel 1939 Bonhoeffer compie due viaggi, uno in Inghilterra e l’altro in America. 
Il primo avviene sia per motivi religiosi, come l’avvenuto giuramento di fedeltà al 
regime da parte della maggioranza della Chiesa confessante (escluso Bonhoeffer), la 
legalizzazione dei giovani pastori, la “notte dei cristalli”; sia per motivi politici, come il 
fallito tentativo di sovvertire il regime
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 e la percezione dei preparativi alla guerra; sia 
                                                 
7
 D. BONHOEFFER, Nachfolge, München 1937. 
8
 D. BONHOEFFER, Gemeinsames Leben, München 1939. 
9
 La prima congiura per abbattere il regime prese forma tra la fine del 1937 e l’inizio del 1938. I congiurati 
erano Hans von Dohnanyi (prima consigliere al Ministero della Giustizia, poi comandante speciale nello stato 
maggiore dell’ammiraglio Canaris nel Comando supremo delle Forze Armate), il dr. Karl Sack (giudice militare), il 
colonnello Hans Oster capo del quartiere generale dell’Abwehr, il capo di stato maggiore generale Ludwig Beck. Con 
l’entrata trionfale di Hitler in Austria il 15 marzo 1938 la cospirazione non venne attuata. Il secondo complotto 
avvenne nell’estate del 1938 in occasione della crisi dei Sudeti. Si aggiunsero ai congiurati menzionati sopra, il 
generale Franz Halder (successore di Beck) e il generale feldmaresciallo Erwin von Witzleben (comandante della 
piazza di Berlino). Ma anche questo tentativo fallì a causa della Conferenza di Monaco (settembre 1938), in cui le
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infine per motivi personali, come la poca tranquillità nel suo lavoro nei confronti dei 
vicariati collettivi e la reale possibilità di essere chiamato alle armi. 
Se il viaggio in Inghilterra viene attuato con un certo tormento interiore, ancor 
piø intriso di preoccupazioni è il viaggio intrapreso per l’America (giugno-luglio). In 
questo caso la scelta della partenza è vissuta da Bonhoeffer come un atto di fuga, di 
abbandono della sua chiesa e della sua patria. Si ritrova in una situazione di profonda 
solitudine, lontano dalla Germania e all’oscuro dei fatti che vi accadono; per questi 
motivi, dopo appena due mesi, egli ritorna in patria convinto che sia la scelta giusta, che 
sia un atto di ubbidienza alla volontà di Dio. 
Il 1 settembre del 1939 scoppia la seconda guerra mondiale. 
L’anno successivo Bonhoeffer inizia la sua attività di cospiratore contro il 
regime, agendo nel gruppo di resistenza presente all’interno dei servizi segreti 
dell’esercito (Abwehr). Il ruolo nell’Abwehr e l’attività ecumenica, gli permettono di 
compiere viaggi all’interno della Germania e soprattutto all’estero, anche se il 9 
novembre riceve un’ulteriore limitazione alla sua libertà, infatti gli viene proibito di 
parlare in pubblico ed è costretto a segnalare i propri spostamenti. 
Nel novembre dello stesso anno gli viene commissionato l’incarico, da parte del 
prevosto Wolfgang Staemmler, di svolgere studi sull’etica per conto della Chiesa 
confessante. Il lavoro, che egli inizia come ospite del monastero benedettino di Ettal, lo 
impegna sino al 1943, ma resta incompleto e verrà raccolto sotto il titolo di Etica
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dall’amico Bethge. 
Nel 1941 viene inviato in Svizzera per riallacciare contatti con diversi esponenti 
ecumenici attraverso le Chiese, per far conoscere la presenza di un movimento di 
resistenza all’interno della Germania e per sondare le possibilità di eventuali trattative di 
pace. Il risultato ottenuto è quello di rinsaldare i rapporti con i suoi amici del mondo 
ecumenico. Nel frattempo, gli viene vietato anche di stampare e pubblicare le proprie 
opere. 
In ottobre partecipa ad una operazione del colonnello Canaris con lo scopo di 
salvare un piccolo numero di ebrei. Compie un secondo viaggio in Svizzera per rendere 
                                                                                                                                               
grandi potenze europee arretrarono di fronte a Hitler, che aumentò a dismisura il suo consenso in Patria e potØ 
occupare i Sudeti l’1 ottobre. 
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 D. BONHOEFFER, Ethik, sistemata e pubblicata da E. Bethge, München 1949.
11 
ancora piø chiara l’intenzione di attuare un colpo di stato e assicurarsi l’appoggio degli 
alleati nelle trattative di pace e nella ricostruzione della Germania. 
Nella primavera del 1942 Bonhoeffer giunge in Norvegia per infondere coraggio 
al movimento di resistenza ecclesiastica norvegese. In maggio si reca in Svezia per 
incontrare Gorge K.A. Bell, vescovo anglicano di Chichester nonchØ personalità di 
spicco del movimento ecumenico. Bonhoeffer presenta a Bell alcuni documenti 
diplomatici e una lista di nomi dei possibili membri del governo tedesco dopo il 
rovesciamento di Hitler. Il vescovo informa del contenuto dell’incontro il governo 
inglese, ma la risposta di quest’ultimo è negativa: non si crede ancora ad una resistenza 
all’interno della Germania. 
A novembre, pur nella calamità degli eventi, Bonhoeffer si fidanza con Maria 
von Wedemeyer. 
Tra la fine del 1942 e l’inizio del 1943 fervono i preparativi dell’attentato a 
Hitler, ma i tentativi del 13 e del 21 marzo del 1943 falliscono. Questi fallimenti e 
l’arresto di un membro dell’Abwehr portano la Gestapo sulle tracce dei cospiratori; 
Bonhoeffer viene arrestato il 5 aprile e condotto nel carcere giudiziario della 
Wehrmacht a Tegel. 
Da questo momento Bonhoeffer inizia la stesura delle lettere e delle annotazioni 
che poi, raccolte e pubblicate da Bethge, formeranno Resistenza e resa
11
. In seguito 
verranno pubblicati anche un abbozzo di romanzo, Frammenti da Tegel
12
, e le Lettere 
alla fidanzata
13
. 
Sino all’attentato ad Hitler del 20 luglio 1944, Bonhoeffer, come altri facenti 
parte dell’Abwehr, nutre la speranza di una risoluzione veloce del suo caso, confidando 
nell’assoluzione. Invece il fallimento del suddetto attentato e il ritrovamento degli Atti 
di Zossen, un quaderno dove sono riportate tutte le attività del gruppo di cospirazione e 
l’entità del complotto, aggravano la posizione di Bonhoeffer, il quale l’8 ottobre viene 
                                                 
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 D. BONHOEFFER, Widerstand und Ergebung. Briefe und Aufzeichnungen aus der Haft, a cura di E. 
Bethge, München 1951. 
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 D. BONHOEFFER, Fragmente aus Tegel. Drama und Roman, a cura di Renate e Eberhard Bethge, 
München 1978. 
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 D. BONHOEFFER, Brautbriefe Zelle 92. Dietrich Bonhoeffer Maria von Wedemeyer 1943-1945, München 
1992.
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trasferito nel carcere sotterraneo della Gestapo della Prinz-Albrecht Strasse; qui, per 
tutti i quattro mesi che vi trascorre, viene sottoposto a lunghi ed estenuanti interrogatori. 
A causa di un bombardamento il 7 febbraio del 1945 egli, con altri prigionieri, 
viene trasferito nel lager di Buchenwald. Con l’avvicinarsi degli americani, viene 
predisposto un nuovo trasferimento e così il 6 aprile Bonhoeffer, per un errore fortuito, 
viene condotto a Schönberg, invece che nel lager di Flossenbürg. La macchina 
organizzativa della Gestapo però non si ferma: accortisi della mancanza di Bonhoeffer, i 
nazisti lo recuperano a Schönberg e lo conducono nel lager cui era destinato.  
A seguito della condanna a morte da parte del tribunale speciale, il 9 aprile 
Dietrich Bonhoeffer viene impiccato.