Ruolo dell'ipossia nei gliomi cerebrali: potenziali indicatori tissutali e biomarcatori per l'imaging

Capitolo I - Tumori cerebrali primitivi 1. Introduzione I tumori cerebrali primitivi rappresentano solo l'1,8% di tutti i tumori, tuttavia a causa della rilevante morbidità, l’alto tasso di mortalità e la breve sopravvivenza, queste neoplasie hanno un impatto notevole sui pazienti e sulle loro famiglie [1, 2]. I tumori cerebrali primitivi derivano probabilmente da una combinazione di fattori genetici e ambientali, sebbene solo la radioterapia alla testa durante l'infanzia sia stata definitivamente dimostrata come fattore in grado di aumentare il rischio di alcuni tipi di tumore cerebrale, come il meningioma e i tumori gliali [3]. La raccolta di dati epidemiologici è importante per capire l'incidenza, la prevalenza e la mortalità dei tumori cerebrali primitivi. A tal fine sono stati creati registri oncologici nazionali, banche dati internazionali e rapporti epidemiologici come il Central Brain Tumor Registry of the United States (CBTRUS), il National Program of Cancer Registries (NCPR), il National Cancer Institute's Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER) Program e la GLOBOCAN series of the International Agency for Research on Cancer [1, 4, 5]. 2. Dati epidemiologici Incidenza Una recente meta-analisi ha rivelato che l'incidenza dei tumori cerebrali primitivi è 10,82 nuovi casi per 100.000 persone all'anno in tutta la popolazione mondiale [6]. Tuttavia le stime di incidenza variano da paese a paese [6], con i più alti tassi di incidenza segnalati in Italia (25,95 [95% CI: 25,04-26,90]) [7], in Inghilterra (21.04 [95% CI: 17,23-25,69]) [8] e negli Stati Uniti (18.10 [95% CI: 17,80-18,40]) [4, 6]. I più elevati tassi di incidenza riscontrati nei paesi più sviluppati potrebbero derivare da tassi di segnalazione più bassi nei registri nazionali e dalla mancanza di strutture