Effetto della Kolsterizzazione sulla resistenza all’usura e alla corrosione dell’acciaio AISI 316L
Gli acciai inossidabili austenitici sono materiali largamente utilizzati in quei settori dell’industria in cui la resistenza alla corrosione è un requisito fondamentale; tuttavia, la loro scarsa resistenza ad usura, dovuta all’elevata tendenza all’adesione e alla scarsa resistenza a deformazione plastica, ha impedito una diffusione ancora più ampia. Nel corso degli anni sono stati effettuati vari tentativi aventi lo scopo di aumentare la durezza superficiale e le proprietà tribologiche di tali acciai: trattamenti termochimici come la nitrurazione e la nitrocarburazione, ad esempio, portano ad un incremento molto significativo della durezza superficiale e della resistenza ad usura ma, essendo caratterizzati dalla precipitazione di composti a base cromo (le temperature in gioco sono generalmente superiori ai 550°C), comportano anche un impoverimento in cromo della matrice austenitica con la conseguente diminuzione della “inossidabilità” dell’acciaio.
Per questo motivo si è reso necessario sviluppare nuove tecnologie che possano effettivamente migliorare la resistenza ad usura degli acciai inossidabili austenitici senza alterare la resistenza alla corrosione: a questo scopo sono stati messi a punto alcuni trattamenti quali la nitrurazione e la carburazione al plasma a bassa temperatura, in cui la precipitazione dei composti a base di cromo viene notevolmente limitata favorendo la comparsa, in corrispondenza della superficie dell’acciaio trattato, di una fase particolare, denominata “fase S”, caratterizzata da elevata durezza e resistenza a corrosione confrontabile con quella del materiale non trattato.
Alla categoria dei trattamenti termochimici di carburazione a bassa temperatura appartiene la Kolsterizzazione. Tale trattamento, sviluppato negli anni ’80 da B. H. Kolster e condotto a temperature inferiori a 300°C in atmosfera gassosa, permette di indurire in modo uniforme anche luoghi geometricamente difficili quali spigoli vivi, cavità e fori di pochi micron e può essere applicato con successo, oltre che sugli acciai inossidabili austenitici, anche su leghe a base nichel (come Inconel e Hastelloy) e acciai inossidabili duplex. Un acciaio inossidabile austenitico Kolsterizzato mantiene praticamente inalterati la rugosità, le dimensioni, il colore e lo stato amagnetico.
Scopo del presente lavoro è quello di indagare sul comportamento tribologico e sulla resistenza alla corrosione di un acciaio del tipo AISI 316L sottoposto ad un trattamento di Kolsterizzazione 33 (profondità di indurimento pari a 33 μm). Nella prima parte, prettamente teorica (Capitoli 1, 2 e 3), vengono richiamate le caratteristiche fondamentali e i principali metodi di indurimento superficiale degli acciai inossidabili, si introducono i concetti di base riguardanti il comportamento tribologico dei materiali e vengono descritte le proprietà della Kolsterizzazione e dei più diffusi trattamenti termochimici a bassa temperatura. La seconda parte (Capitoli 4, 5, 6 e 7) è invece dedicata alle prove condotte in laboratorio: alla caratterizzazione microstrutturale della lega in esame (Capitolo 4) fa seguito una indagine piuttosto approfondita sulle caratteristiche tribologiche dell’acciaio AISI 316L Kolsterizzato (Capitoli 5 e 6), eseguita con l’ausilio di un tribometro pattino su cilindro e di un microscale abrasion wear tester; nell’ultima parte (Capitolo 7), infine, viene confrontato il comportamento a corrosione dell’acciaio AISI 316L Kolsterizzato con quello della stessa lega non trattata in quattro ambienti differenti (H2SO4 0,5M, NaCl 35 g/l, HCl 2,5%, Oxonia 2,5%).
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Michele Bianconi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Meccanica |
Relatore: | Lorella Ceschini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 237 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Analisi microstrutturale di un acciaio da cementazione sottoposto a prove d'usura
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi