Malattie infettive virali - Identificazione di un nuovo allele del gene codificante per la proteina VP4 nei rotavirus
I rotavirus sono agenti infettivi associati a fenomeni di gastroenterite in molte specie animali e nell’uomo. La storia delle scoperte effettuate sui rotavirus, dimostra come lo studio delle patologie animali possa fornire cruciali intuizioni ed aiutare a comprendere meglio le patologie dell’uomo.
Numerosi studi epidemiologici hanno messo in evidenza interessanti analogie tra le rotavirosi animali e l’infezione nell’uomo ed è ormai chiaro che i rotavirus di gruppo A sono un’importante causa di gastroenterite acuta nei bambini, oltre che negli animali. Per quanto concerne l’infezione nell’uomo, i rotavirus causano sindrome gastro-enterica primariamente nei soggetti molto giovani (bambini di età inferiore ai 5 anni), ma l’infezione e la malattia possono verificarsi anche negli adulti. Sono descritte epidemie negli adulti non causate da rotavirus di gruppo A. Epidemie di enterite da rotavirus di gruppo B sono state infatti descritte in Cina negli anni ’80 (interessando circa 1.5 milioni di persone), in India agli inizi degli anni ’90 e recentemente in Bangladesh (Hung et al., 1983; Krishnan, 1999; Sanekata et al., 2003). Nell’uomo, l’infezione da rotavirus è stata inoltre associata a forme atipiche (encefaliti, esantema subitum, otite media, enterocolite necrotizzante, ascessi epatici, invaginazione intestinale), anche se non ci sono prove definitive sul loro ruolo effettivo (Estes et al., 2001).
La posizione di rilievo occupata dai rotavirus nelle patologie pediatriche, in particolar modo nei Paesi meno sviluppati, dove sono responsabili di circa 3 milioni di decessi l’anno, e la constatazione del carattere antropozoonosico (sia in modo diretto che indiretto) delle rotavirosi, spiega il notevole interesse della ricerca per la patologia nell’uomo nonché la ricaduta di conoscenze sulle analoghe patologie animali.
Di grande rilievo risulta infatti l’impatto economico delle rotavirosi in ambito zootecnico, particolarmente per quanto concerne l’allevamento bovino, suino e cunicolo, a causa della mortalità neonatale, dei ritardi di crescita, dei costi per i trattamenti terapeutici e per l’attuazione di piani di profilassi.
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Informazioni tesi
Autore: | Annamaria Filipponio |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Medicina Veterinaria |
Corso: | Medicina Veterinaria |
Relatore: | Vito Martella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 73 |
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