Cluster su sistemi Linux per un servizio di condivisione NFS
Il presente documento descrive la realizzazione di un cluster di sistemi Linux per l’erogazione di un servizio NFS attraverso l’uso di una tecnologia sviluppata da Red Hat. Tutto questo è stato implementato in ambito virtuale, utilizzando come hypervisor KVM.
Lo sviluppo di questo progetto è avvenuto durante un periodo di stage, della durata di quattro mesi, svolto nella sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Lo svolgimento di codesto stage è stato necessario per il conseguimento della laurea triennale in Ingegneria Informatica presso l’università di Roma ‘La Sapienza’. L’obiettivo dello stage è stato l’acquisizione di esperienza nella progettazione e realizzazione d’infrastrutture complesse di elaborazione in ambito gestionale. Il suo svolgimento ha previsto una fase iniziale di apprendimento delle tecnologie da utilizzare (Linux, KVM, Clustering, NFS) cui è seguita successivamente analisi, progettazione, implementazione e testing del sistema.
Lo sviluppo di questo progetto ha riguardato, prima di tutto, lo studio dei sistemi Linux così da ottenere una maggiore familiarità con essi. Si è studiato in particolare il funzionamento della shell Linux. Dopodiché sono stati creati e configurati i sistemi virtuali e, su di essi, sono state affrontate delle problematiche relative alla rete, quali la configurazione delle interfacce di rete e la gestione del traffico dei dati tra le macchine virtuali. Dopo uno studio approfondito del concetto di cluster, e in particolare della tecnologia sviluppata da Red Hat, si è configurato l’ambiente virtuale in modo da poter lavorare in cluster. Il cluster non è altro che un sistema di due o più macchine che cooperano per fornire uno o più servizi. In questo progetto si è sviluppato un cluster di sole due macchine che lavorano in modalità Active – Passive. Di conseguenza solo una di esse eroga il servizio NFS mentre l’altra rimane in attesa di prenderlo in carico nell’eventualità che il primo vada in errore. Questo porta all’associazione del concetto di alta affidabilità al cluster sviluppato. Con alta affidabilità s’intende un sistema informatico che fornisce un servizio in maniera continuativa o comunque con un minimo di downtime. L’obiettivo di un tale sistema è di rendere il servizio costantemente utilizzabile dagli host che lo richiedono. Il servizio offerto quindi, si basa sul paradigma client-server. Il cluster, in particolare, è visto come un'unica entità da parte degli host cioè come una singola macchina. Il sistema operativo installato nelle macchine è stato CentOS, una distribuzione di Red Hat, che mantiene un’alta compatibilità con essa. Di conseguenza è stato possibile utilizzare la tecnologia sviluppata da Red Hat per il clustering, la Red Hat Cluster Suite. In base ad essa si è riuscito a configurare, tramite interfaccia web, il servizio di NFS. NFS sta per “Network File System” ed è un protocollo di rete utilizzato per condividere un file system (o una sua parte) tra più computer che appartengono a una stessa rete. E’ un protocollo che si basa sul paradigma client- server. In questo caso il cluster è il server che implementa tale protocollo. In questa maniera, tutti gli host che richiedono il servizio NFS (e che quindi sono i client del protocollo), possono accedere al filesystem esportato in rete come se fosse locale a essi e condividere tra loro file o directory.
La struttura che si è data al presente documento è la seguente: Nel secondo capitolo viene data una prima spiegazione del concetto di clustering, viene descritto l’obiettivo che si vuole raggiungere, i problemi intrinsechi in un sistema di questo genere e le relative soluzioni. Infine viene analizzato il progetto più da vicino, specificando la struttura della rete e dello storage su cui il cluster si basa per fornire il proprio servizio. Nel terzo capitolo sono stati specificati i sistemi operativi installati nelle macchine virtuali e la conseguente tecnologia utilizzata per sviluppare il cluster. Nel quarto capitolo viene descritto, in maniera più specifica, quali sono i componenti software che fanno parte della tecnologia utilizzata per creare il cluster, il loro funzionamento e come si relazionano tra di loro. Nel quinto capitolo vengono descritti i vari passi che sono stati fatti per configurare l’ambiente virtuale in modo tale da poter lavorare in cluster. Nel sesto capitolo viene descritta la metodologia con cui il cluster deve essere creato e configurato tramite l’interfaccia web resa disponibile dalla tecnologia di Red Hat. Nel settimo capitolo vengono descritte le prove utilizzate per testare il cluster e i risultati ottenuti. Infine, nell’ottavo capitolo, viene descritto l’uso che verrà fatto di questo progetto da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche. In appendice si trova il file di configurazione del cluster. Esso rappresenta la situazione finale in cui si trova.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Andrea Battistelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Informatica |
Relatore: | Umberto Nanni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 103 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Analisi ed implementazione di un cluster di failover in ambiente Linux
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi