La gestione dei beni durevoli dismessi: creazione del sistema nazionale di raccolta, recupero e riciclaggio
Il problema dei rifiuti e della loro gestione solleva da tempo apprensione ma anche intraprendenza aziendale. Si prende coscienza del fenomeno in tutta la sua gravità, ma al tempo stesso si studiano soluzioni d’avanguardia per gestirlo nel migliore dei modi. Dal “problema rifiuti” originano interessanti potenzialità, ambientali ed economiche: le iniziative finalizzate a minimizzare l’impatto dei rifiuti rappresentano occasione di profitto per le imprese, di lavoro per le persone e di benessere e salute per l’intera collettività. Entro questo contesto trova perfetta collocazione la gestione dei beni durevoli dismessi, o più in generale, dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Partendo dal grande frigorifero, arrivando al più piccolo telefono cellulare, passando per TV, computer e forni a microonde, tutti i prodotti elettr(on)ici dei quali ci vogliamo disfare diventano beni durevoli dismessi. Gli aspetti correlati all’argomento sono due: ambientale ed economico. Dal punto di vista ambientale bisogna prendere atto che all’interno dei beni durevoli dismessi (BDD) sono contenuti una varietà di materiali e sostanze altamente inquinanti, che quindi bisogna intercettare e smaltire correttamente. Dal punto di vista economico si realizza come i BDD contengano una molteplicità di materiali (preziosi, metalli, plastica, vetro…) che, se recuperati, possono essere avviati a nuova vita in altri cicli produttivi, con conseguente generazione di valore. La tesi si propone quindi di illustrare la situazione seguendo un percorso logico: nel primo capitolo si presentano i dati sulle vendite di beni durevoli in Italia. Nel secondo capitolo si espongono le cifre relative alla quantità di prodotti dismessi in Italia. Si indicano poi le sostanze/materiali pericolosi contenuti nei BDD nonché le risorse che possono essere recuperate da questi rifiuti e quindi avviate al riciclo. Il terzo capitolo vuole illustrare gli approcci normativi e tecnologici che vari paesi (specie europei) hanno adottato per risolvere il problema; particolare riguardo è dedicato alla situazione italiana. Il capitolo quarto è riservato all’esposizione delle proposte di direttiva europee (WEEE e ROHS) inerenti al problema beni durevoli dismessi. Si conclude con il quinto capitolo che introduce l’iniziativa intrapresa in Italia per cercare di costruire un sistema che promuova su larga scala la raccolta, il riciclaggio e lo smaltimento corretto per questi rifiuti. Tale sistema coinvolgerà produttori di apparecchi elettr(on)ici, rivenditori/distributori, riciclatori e consumatori. A questi ultimi verranno effettivamente imputati i costi per il funzionamento di questo sistema, inizialmente attraverso un “contributo ambientale” pagato sull’acquisto dei nuovi prodotti.
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Contini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia Aziendale |
Relatore: | Vittorio D'Arrigo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 299 |
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