Approcci Sistemici e Transdisciplinari per la Gestione a lungo termine del Sovrappeso e dell’Obesità

La terapia nutrizionale è stata enfatizzata soprattutto negli ultimi decenni e sebbene le evidenze empiriche nel campo della nutrizione convergano nel sostenere e rimarcare i benefici tra attività fisica, benessere e salute mentale - altrettante evidenze - negli ultimi anni ci riferiscono, paradossalmente, un cospicuo aumento ponderale della popolazione mondiale (World Health Organization, 2019).
Inoltre, studi di follow-up a lungo termine sul trattamento del sovrappeso e dell’obesità indicano come il 90- 95% di coloro che perdono peso lo riacquistano entro pochi anni (Garner, Wooley, 1991), a volte con addirittura aumenti di peso (Sarlio-Lahteenkorva S. et al., 2000).
Ad oggi non esiste una dieta dimagrante efficace in modo ottimale per tutti gli individui (Freire, 2020) ed è ormai evidente che a breve termine le diete promuovono diversi gradi di successo, ma a lungo termine, non infondono fiducia per la prescrizione di una dieta piuttosto che di un'altra. Il numero di domande senza risposta rimane elevato anche in ambito scientifico (ibidem).
Per ottenere una perdita di peso di successo e mantenerla nel tempo, l'Academy of Nutrition (Raynor, Champagn, 2016) raccomanda cambiamenti nel comportamento dello stile di vita, una dieta che riduca l'assunzione eccessiva di energia e un aumento del dispendio energetico. Inoltre, il trattamento efficace del sovrappeso e dell'obesità potrebbe richiedere terapie adiuvanti come la terapia cognitivo-comportamentale (ibidem), la farmacoterapia (Velazquez, 2018) e persino la chirurgia bariatrica (Roux, Heneghan, 2018).
Tuttavia, questa serie di interventi top down, molto spesso, non è associata a preventivi interventi bottom up (e.g. condizione cronobiologica, cronopsicologica, neurofisiologica, etc.) che considerano una visione sistemica in grado di descrivere le cause remote dell'attivazione del desiderio alimentare – e, quindi, della condizione obesogena - in quanto il nostro organismo complesso agisce come un intero sistema connesso agli “incitamenti” ambientali (Diani, Lombardo, 2020).
Lo scopo di questa tesi sarà definire un quadro gerarchico in questa complessità, intrecciando le ricerche che mettono in evidenza l’importanza dei fattori “indiretti” la nutrizione (stile di vita, ritmi circadiani, input stressogeni, etc.) all’interno - e nell’intero - processo dietologico, riassumendo al contempo i potenziali fattori trainanti alla base del consumo eccessivo di cibo col fine di comprendere ed esplorare nuovi “percorsi” dimagranti.
Il fine sarà quello di mirare l’intervento nutrizionale al ripristino dell'auto-organizzazione di ogni livello corporeo (fisiologico, comportamentale, cognitivo, etc.) utilizzando la modulazione "intelligente" delle risposte di rete, prima dell’adozione di strategie top down.
Le domande cruciali di questa tesi saranno: quali sono le cause che attivano la risposta sistemica aberrante nonché la suscettibilità individuale spingendo al consumo smodato di cibo? Partendo da alcune premesse (come gli aspetti quantitativi, qualitativi e funzionali della composizione corporea o specifici stati mentali correlati alla peculiare fluttuazione di diverse onde cerebrali), in un corpo coerente (in continua ricerca della minore entropia e risparmio energetico), quali sono gli attrattori caotici che possono portare all’erosione della sorveglianza alimentare non permettendo al corpo di organizzarsi in modo autonomo? Quanto scritto impone un altro problema - parafrasando E. Morin –, quello dell’“organizzazione” della conoscenza.