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Tra storia e attualità. Il caso dell'Ure Museum of Greek Archaeology

L'idea alla base di questa ricerca magistrale prende vita dalla mia partecipazione al bando Programma di mobilità per Tirocinio in Paesi extra europei offerto dall'Università di Macerata. Questo tirocinio si è svolto presso l'Ure Museum of Greek Archaeology dell'Università di Reading, situata nel Berkshire, Regno Unito. Oltre a questa esperienza pratica, desidero menzionare anche la mia partecipazione alle lezioni del corso di Museum Studies tenuto dalla professoressa Patrizia Dragoni.
Le motivazioni che mi hanno condotto a scrivere una tesi magistrale incentrata sull'Ure Museum of Greek Archaeology derivano sia dall'esperienza pratica acquisita durante il tirocinio, dove ho raccolto informazioni, dati e competenze, sia dagli studi accademici che mi hanno fornito solide basi teoriche e conoscenze approfondite. La tesi è articolata in quattro capitoli, nei quali sono trascritte e ordinate le ricerche effettuate sul campo durante il periodo di mobilità, collegate con diversi approfondimenti trattati nel corso di Museum Studies e frutto dei confronti con la professoressa Dragoni.
Il primo capitolo offre una vasta digressione sulla figura di Percy Ure, evidenziando il suo ruolo di professore, archeologo e uomo che ha avuto un impatto significativo sul museo, sull'università e sulla storia della moderna archeologia. Questo capitolo descrive tutti gli scavi, i lavori, le pubblicazioni e gli sviluppi del museo nei suoi primi anni di vita, concludendosi con un focus dettagliato sulla tipologia museale dell'Ure Museum of Greek Archaeology. Essendo sia un museo universitario che archeologico, l'analisi si concentra su come queste due anime convivano armoniosamente nel Ventunesimo secolo. Partendo da una digressione storica e nozionistica su queste due tipologie di musei, si sviluppa un'osservazione centrata sull'Ure Museum, cercando di rispondere al quesito.
Il secondo capitolo è dedicato ad Annie Dunman Hunt Ure, la quale, durante la sua gestione, ha conferito al museo una visione orientata alla comunicazione, inclusione e collaborazione con l'esterno. Annie ha rivoluzionato l'Ure Museum, trasformandolo in un'istituzione chiave nel Berkshire. La biografia di Annie serve come filo conduttore per comprendere i cambiamenti istituzionali, gestionali e attitudinali del museo dalla seconda metà del Ventesimo secolo fino agli sviluppi recenti sotto la curatela di Jane Gardner e Amy Smith.
Ogni paese ha seguito percorsi differenti nello sviluppo e nell'approccio alle discipline museali, inclusa la didattica museale, declinata diversamente in base a tempistiche, tematiche e realtà culturali. Il terzo capitolo ripercorre le tappe principali della didattica museale nel Regno Unito, descrivendone gli sviluppi, le criticità e i traguardi raggiunti, come l'istituzione della figura professionale dell'Education Officer. L'Ure Museum si configura come un educatore per la comunità e le nuove generazioni, offrendo esperienze pedagogiche, ludiche e sociali. La seconda parte del capitolo analizza gli approcci educativi del museo, le attività, i laboratori e i workshop proposti al pubblico, concludendosi con una riflessione su come il museo abbia affrontato la pandemia di COVID-19, gestendo il rapporto con il pubblico e la continuità didattica.
I musei, in quanto luoghi di inclusione, hanno il compito di educare e sensibilizzare la popolazione su tematiche sociali delicate. Superando l'idea del museo come Tempio delle Muse, esso si configura nel Ventunesimo secolo come un'agorà accessibile a tutti, favorendo il confronto e il dialogo. Alcuni paesi hanno lavorato più di altri per trasformare gli istituti culturali in casse di risonanza sociale, tra cui il Regno Unito, che si è impegnato ad accogliere le comunità nei musei, rendendole più consapevoli e informate. Da queste riflessioni nasce il quarto capitolo, che narra gli sviluppi e i raggiungimenti sociali dei musei inglesi, focalizzandosi su come l'Ure Museum, consapevole dei suoi punti di forza e debolezza, abbia affrontato questi cambiamenti e assunto la responsabilità sociale. Questo capitolo descrive molte attività e mostre temporanee organizzate dal museo su tematiche come la comunità LGBTQIA+, la disabilità e l'inclusività, il cambiamento climatico, il rispetto per le donne e il rapporto con i paesi di origine della collezione museale.
Posizionandosi tra passato e attualità, tra lavoro pratico e conoscenze teoriche, questa ricerca magistrale mira a essere una narrazione inedita dell'Ure Museum of Greek Archaeology. Raccontare le origini e gli sviluppi del museo, illustrando alcuni dei cambiamenti e dei traguardi museali inglesi e mondiali, è fondamentale per comprendere come e perché il museo sia diventato negli anni uno dei pilastri culturali del Berkshire e un punto di riferimento per la comunità.

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6 INTRODUZIONE L’idea alla base della seguente ricerca magistrale nasce in seguito alla mia partecipazione al bando Programma di mobilità per Tirocinio in Paesi extra europei offerto dall’Università di Macerata. Il Traineeship si è tenuto presso l’Ure Museum of Greek Archeaology dell’Università di Reading (Berkshire, Regno Unito) dal primo luglio al trentuno agosto del 2022, per un totale di 254 ore. I compiti svolti durante il tirocinio abbracciano le numerose e diversificate attività all’interno di un museo, come la riorganizzazione dell’archivio fisico di lettere, documenti e negativi e la ricerca storica e bibliografica sui reperti museali e sulla storia del museo effettuata presso la biblioteca e gli archivi storici dell’Università di Reading e consultando l’archivio online Beazley. Tra gli incarichi condotti è possibile citare l’aggiornamento e l’incremento del database del museo (https://uremuseum.org/), le cui schede museali sono state arricchite inserendo le immagini dei reperti. Le fotografie sono state realizzate utilizzando fotocamere, un set fotografico e luci professionali. Insieme a Jayne Holly, Assistant Curator e tutor, mi sono presa cura della collezione, pulendo i reperti esposti e le vetrine nella maniera più consona, mettendo in pratica le conoscenze acquisite durante i corsi universitari e in alcuni casi procedendo al reimballaggio di alcuni pezzi museali conservati presso il magazzino dell’istituzione. Particolarmente interessante e appagante è stata la ricerca e il successivo ritrovamento di alcuni frammenti di reperti non numerati e non inventariati, citati negli scritti e negli appunti dei coniugi Ure ma che erano dispersi nel deposito del museo 1 . Infine, tra i compiti svolti nel corso dei due mesi di tirocinio è possibile inserire l’assistenza durante gli eventi pubblici e le visite museali, in particolare quelle realizzate per gli studenti delle classi della Primary School; la collaborazione per disinstallare la mostra temporanea Discover the Etruscans e l’allestimento della mostra temporanea Monsters: from Ancient to Modern. 1 Ad esempio, i frammenti che compongono un’anfora ateniese, Ure Museum Database: 83.4.1, https://uremuseum.org/cgi-bin/ure/uredb.cgi?rec=83.4.1 (10 giugno 2023)

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Informazioni tesi

  Autore: Ludovica Arcieri
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2022-23
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Beni culturali
  Corso: Management dei Beni Culturali
  Relatore: Patrizia Dragoni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 198

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Parole chiave

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comunicazione museale
museologia
icom
educazione museale
musei universitari
musei arheologici
musei regno unito
ure museum of greek archaeology
responsabilità sociale del museo

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