L'arteterapia

2 INTRODUZIONE “L’arte dovrebbe essere il fondamento dell’educazione” 1 L’idea di trattare dell’arteterapia nasce dal desiderio di approfondire il connubio di due discipline che sono state da sempre per me fondamentali: l’arte e la psicologia. L’incontra tra questi due insegnamenti è stato tracciato già agli inizi del ‘900 da intellettuali come Sigmund Freud, David Winnicott e John Dewey per i quali l’importanza dell’arteterapia risiede nel suo essere strumento terapeutico di comunicazione sostitutivo della parola e nei casi più critici, come fondamento stesso del rapporto terapeutico 2 . La psicologia, in tal senso, utilizza il processo artistico per dare forma a ciò che fino in quel momento era difficile da esprimere. Come sottolineano le psicologhe Caroline Case e Tessa Dalley «L’immagine creata in arteterapia incarna pensieri ed emozioni» 3 , diventando funzione connettiva tra realtà interiore ed esteriore dove le emozioni vengono elaborate raggiungendo lo stato di forma. Fin dall’antichità, come si approfondirà nel primo capitolo, l’arte attraverso il disegno e le incisioni, è stata veicolo di espressione e comunicazione dell’uomo e nel suo evolversi storico e teorico accompagna la psicologia ad accedere all’inconscio. Più nello specifico, come sottolineano Case e Dalley «non si tratta tanto di considerare l’arte come un canale privilegiato per l’accesso alla coscienza, quanto di utilizzare strumenti della realtà esterna per facilitare il manifestarsi delle emozioni» 4 . L’arteterapia, dunque, coinvolge aspetti delle arti visive, dello sviluppo umano, della salute mentale al fine di mettere il soggetto in comunicazione con la sua interiorità. Unitariamente a questo, nel secondo capitolo, si è cercato di dimostrare come l’arteterapia possa essere uno strumento efficace nell’ambito scolastico principalmente per alunni con disabilità in quanto, come verrà spiegato, si è visto quanto le tecniche di arteterapia possano essere utili anche al di fuori del «“milieu” psichiatrico» 5 come strumento d’aiuto per la didattica allo scopo di migliorare le capacità comunicative e apprenditive dello studente. Le psicologhe Cinzia Lissi, Erica Neri, Francesca Agostini sostengono infatti: 1 CASE, DALLEY 2003: p. 19 2 SILLETTI 2012: p. 56 3 CASE, DALLEY 2003: p. 55 4 CASE, DALLEY 2003: p. 55 5 ABBENATE, CALORE 2020: p. 13