Lo spettro dell'ansia. Graphic novel e videogiochi dagli anni ottanta ad oggi

15 Secondo capitolo Graphic novel, viaggio attraverso l’ansia 1. Art Spiegelman, Maus e gli orrori dell’olocausto Art Spiegelman è un fumettista statunitense di origine polacca e di famiglia ebraica, nato nel 1948 a Stoccolma, poiché la sua famiglia era in fuga a causa delle persecuzioni razziali. Ha pubblicato articoli come fumettista per alcune riviste americane, quali New York Times o The New Yorker, ha inoltre fondato nel 1980 la rivista di fumetti Raw, insieme alla moglie Françoise Mouly. La sua vita è caratterizzata da una serie di eventi tragici, persino la morte del fratello maggiore Rysio nel 1943, avvenuta prima ancora che Art nascesse, lo perseguita, vivendo un senso di rivalità con quello che lui stesso definisce un “fratello fantasma”: Crescendo non ho più pensato molto a lui… era più che altro una grande foto sfocata appesa nella camera dei miei genitori. […] La foto non faceva mai i capricci, non si cacciava mai nei guai… era un bambino ideale, e io un rompiballe. Non potevo competere. Non parlavano di Richieu, ma la foto era come un rimprovero. Lui sarebbe diventato un dottore e avrebbe sposato una ricca ragazza ebrea… lo stronzo 19 . Nel 1965 si è iscritto all’Harpur College dove ha studiato arte e filosofia, fino alla fine dell’inverno del 1968, quando Art decise di lasciare gli studi poiché vittima di continui esaurimenti nervosi; in quel periodo era spesso sotto effetti di LSD e decise quindi di trascorrere un mese al Binghamton State Mental Hospital. Una volta uscito tuttavia, a seguito della morte dello zio materno, anche sua madre Anja Spiegelman morì suicida, senza lasciare alcuna spiegazione. L’evento segnò profondamente l’autore, e nel ’72 ne parla nel suo fumetto Prigioniero sul pianeta Inferno – un caso clinico. La fama dell’autore tuttavia è dovuta principalmente alla realizzazione dell’opera Maus, che ha permesso al suo autore di vincere un premio Pulitzer nel 1992 e soprattutto, che ha cambiato per sempre la concezione del graphic novel in quanto forma di fumetto più matura e destinata ad un pubblico adulto. 19 Art SPIEGELMAN, Maus, trad. Cristina Previtali, Einaudi, Torino 2010, p. 171.