LA VICINITAS. Dalla c.d. legge Ponte all'Adunanza Plenaria n.22/2021
L'oggetto del presente studio è la vicinitas. Si tratta di un istituto giuridico precipuo del diritto processuale amministrativo, un concetto elastico di matrice giurisprudenziale, che non trova nel diritto positivo una sua disciplina; è da sempre particolarmente complesso da definire e inquadrare in virtù della posizione intermedia nel generale sistema delle condizioni dell'azione nel processo amministrativo. Fin dalla sua formazione, infatti, dottrina e giurisprudenza hanno cercato di delineare l'ambito applicativo di questo istituto, contribuendo così alla sua evoluzione, continua seppur non sempre lineare, che vede il suo punto di approdo nella recente pronuncia dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, del 9 dicembre 2021, n. 22.
La prima parte dell'elaborato ha lo scopo di porre le basi tecnico-giuridiche per la trattazione, in modo man mano più approfondito, del tema centrale, ovverosia, appunto, il criterio della vicinitas nel processo amministrativo. Pertanto, nel primo capitolo sarà esposta la disciplina riguardante le condizioni dell'azione, specificatamente della legittimazione a ricorrere e dell'interesse a ricorrere, così come risulta dal dato normativo, giurisprudenziale e dottrinale. Dopodiché, sarà data una lettura delle stesse coordinatamente al tema della giurisdizione oggettiva e soggettiva del giudizio amministrativo. Solo allora, nella seconda parte, si potrà affrontare il tema centrale della tesi.
Lo svolgimento del secondo capitolo non potrà prescindere dall'analisi storico-normativo-giurisprudenziale del criterio della vicinitas, con l'obbiettivo di ricostruire le origini storiche e l'evoluzione di tal criterio di differenziazione, partendo dalla giurisprudenza sulla c.d. legge ponte come legittimazione del chiunque e proseguendo fino ai più recenti sviluppi in materia.
Nella parte centrale della ricerca si analizzerà la fondamentale sentenza dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, del 9 dicembre 2021, n. 22 nei suoi punti più significativi. A quest'ultima viene riconosciuto il merito di aver chiarito alcuni importanti punti d'ombra che fino ad allora caratterizzavano non solo il criterio della vicinitas nel processo amministrativo, ma anche la generale disciplina delle condizioni dell'azione, incidendo così positivamente sulla tutela delle situazioni giuridiche soggettive dei ricorrenti fondate sul criterio della vicinitas, rendendola maggiormente effettiva, nonché realizzabile in un tempo ragionevole, potenzialmente in linea quindi con i principi dichiarati dal codice del processo amministrativo. Tuttavia, la suddetta sentenza non è priva di punti critici, alla luce dei quali, secondo la dottrina, persisterebbero dei nodi ancora irrisolti. Per esempio, secondo alcuni l'Adunanza Plenaria avrebbe potuto approfondire ulteriormente il contenuto del criterio della vicinitas, poiché fondamento giuridico, significato ed ambito applicativo non appaiono ancora chiari e pacifici.
Nel capitolo conclusivo della tesi si passeranno in rassegna le opinioni dottrinali più rilevanti in merito alla sopracitata sentenza dell'Adunanza Plenaria n. 22/2021, in particolare verranno esposti i principali meriti, i punti critici rimasti (apparentemente) irrisolti ed i prospetti futuri relativamente alla pronuncia dell'Adunanza Plenaria.
Infine, ragionando sulla dicotomia oggettivo-soggettivo, verrà esposta l'apparente controtendenza della tesi accolta dalla Plenaria n. 22/2021 rispetto alle iniziative legislative degli ultimi dieci anni ed il comune modo di sentire della più recente dottrina, l'una nella direzione di una restrizione, le altre, invece, di un ampliamento della legittimazione all'impugnazione...
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Schiano |
Tipo: | Laurea magistrale a ciclo unico |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Simone Lucattini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 88 |
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