La preparazione atletica nel tennis

4 DESCRIZIONE DEL MODELLO PRESTATIVO Per modello di prestazione si intende la descrizione analitica di quello che avviene solitamente durante la competizione ed è utile per capire quali siano i fattori caratterizzanti la prestazione tennistica in modo da adattarne di conseguenza l’allenamento. Il tennis è classificato come uno sport individuale, ad open skill (caratterizzato da condizioni ambientali altamente mutevoli ed imprevedibili) ed intermittente ovvero con brevi periodi di lavoro intenso e periodi di recupero regolamentati. Dal Monte nei suoi studi sulla classificazione degli sport definisce il tennis come una disciplina ad impegno aerobico-anaerobico alternato con impegno muscolare elevato. Infatti, la caratteristica fisiologica fondamentale di questo sport è l’alternanza di fasi di gioco ad impegno metabolico prevalentemente anaerobico (servizio, smash, spostamenti brevi e veloci sul campo) e di momenti in cui prevale un impegno metabolico di tipo aerobico fasi giocate a ritmo blando, pause). Tra un punto e l’altro sono previsti 25 secondi di pausa mentre ai cambi di campo 1 minuto e mezzo che diventano 2 minuti alla fine del set. La durata delle partite è estremamente variabile: dai 45 minuti fino ad oltre le 3 ore nelle partite che si decidono al terzo det. Tuttavia, il tempo di gioco effettivo è soltanto il 17% circa sulle superfici veloci e il quasi il 30% sulla terra battuta. All’interno di una partita si possono effettuare dai 300 ai 500 scatti e movimenti esplosivi. Tali spostamenti sono per l’80% non di raggio superiore ai 2.5 metri. Un punto dura in media dai 3 ai 10 secondi e circa l’80% dei punti termina entro 8 colpi. I PARAMETRI FISIOLOGICI Nel tennis sono coinvolti, seppur misura differente, tutti e tre i meccanismi di produzione di energia. Il meccanismo principale, a causa dei numerosi scatti brevi e cambi di direzione, è quello anaerobico-alattacido che è il più potente ma anche quello che può essere usato per