Ultima Generazione: rappresentazione mediale di un problema politico

L'evoluzione dei movimenti ambientalisti e le loro azioni non violente sono al centro di questa ricerca, che esplora le diverse fasi di sviluppo di tali movimenti nel contesto della crescente preoccupazione globale per la crisi climatica e la sostenibilità del pianeta. Partendo dagli anni '60 e '70, l'analisi storica mette in luce l'emergere dei movimenti ambientalisti di massa, in parallelo con la crescita della società industriale e la diffusione del consumismo. L'importanza dei primi mass media nella divulgazione dei danni ambientali causati dall'industria emerge come elemento cruciale.

Il ruolo dei mass media nell'attivismo climatico viene esaminato in dettaglio, rivelando come essi abbiano influenzato la narrazione e la percezione pubblica dei movimenti ambientalisti. Nel contesto del XXI secolo, ci si focalizza su movimenti chiave come Extinction Rebellion, Fridays For Future e Ultima Generazione, che hanno reagito alle emergenze climatiche e alle inadempienze degli impegni internazionali, come il Protocollo di Kyoto e l'Accordo di Parigi.
Particolare attenzione è rivolta a Ultima Generazione, una campagna italiana che affronta il finanziamento delle fonti fossili da parte dello Stato italiano. Il movimento cerca di scuotere le coscienze e spingere il governo a porre fine agli investimenti nei combustibili fossili. Questo studio rivela come il movimento abbia adottato azioni non violente per catalizzare l'attenzione mediatica, evidenziando le arene in cui hanno giocato la loro partita per l'agenda setting. Le azioni eclatanti e le strategie comunicative di Ultima Generazione sono analizzate nei dettagli, dimostrando la loro capacità di polarizzare l'opinione pubblica e spingere le istituzioni a rispondere.
Il secondo capitolo analizza le quattro arene in cui i movimenti ambientalisti hanno ottenuto visibilità: la stampa, i telegiornali, i social media e i talk-show. Tali spazi mediatici hanno contribuito a intensificare l'attenzione sulle azioni e le richieste dei movimenti, con un focus particolare sul ruolo dei programmi di approfondimento nel favorire il dialogo tra attori con prospettive diverse.
Infine, il terzo capitolo esplora l'interazione tra le arene mediatiche e conclude con una riflessione su possibili sviluppi futuri. Si pongono domande sul successo a lungo termine degli obiettivi dei movimenti e sull'adempimento degli impegni internazionali da parte dell'Italia. L'opportunità di raggiungere una transizione verso fonti di energia rinnovabile e il coinvolgimento della politica nell'azione sostenibile rimangono temi centrali, sottolineando l'importanza di un impegno continuo per affrontare la crisi climatica.