L'infermiere: educatore e ricercatore

Dagli ultimi decenni dello scorso millennio, si è registrato un crescente interesse a livello mondiale per il tema della "salute": la collettività, il Sistema Sanitario, l'OMS gli hanno riconosciuto, infatti, la qualità di obiettivo primario da difendere, custodire e tutelare fin dalla nascita, sollecitando e coinvolgimento i "Professionisti della salute" ad un'azione sinergica e coordinata alla prevenzione e salvaguardia del benessere della società. Ed ecco, che si vuole evidenziare l'intervento educativo-sanitario che l'infermiere può e deve dare alla comunità, avendo il ruolo di educatore a corretti stili vita e ricercatore del bisogno di salute sul territorio.
Oggi, avere cura "del proprio stato fisico", non è soltanto una responsabilità individuale dell'utenza, ma è un diritto-dovere che chiama in causa "l'infermiere". Tanto è vero, che la moderna formazione infermieristica, s'ispira alla filosofia olistica, in pratica ad un'assistenza "globale" nelle sue diverse dimensioni: fisica, psichica, emotiva, sociale e spirituale e ne consegue che l'intervento infermieristico non è solo di natura tecnico-scientifica, ma anche relazionale ed educativo, trovando la sua espressioni nella dimensione dell'ascolto, della comunicazione, dell'informazione e dell'interagire, facendosi carico dell'utente con problemi di salute reali o potenziali
per tutto l'arco della vita. E si vuole sottolineare, come tra i ruoli infermieristici, non può annoverarsi solo l'assistenza nelle corsie, ma anche alla prevenzione delle patologie, attraverso un'azione sanitaria sul territorio, tramite la capacità di identificare obiettivi, pianificare interventi informativi e formativi, scegliere soluzioni e verificarle in atteggiamento scientifico e di ricerca, affinché un soggetto nato sano possa rimanere tale.
Questo lavoro introduce ampiamente il tema dell'Educazione alla Salute con partecipazione diretta dell'infermiere all'individuazione, tramite sondaggi sul campo, dei possibili comportamenti a rischio, e conseguentemente modificare consapevolmente e durevolmente gli atteggiamenti della collettività nei confronti di problemi immediati o tardivi sulla salute. L'Educazione Sanitaria è la base per la promozione della salute, e l'intervento educativo, affinché possa essere efficiente, deve iniziare al più presto, già in età evolutiva, dove la mente del fanciullo è particolarmente adatta a recepire gli elementi primari di comportamenti precauzionali a tutela della salute, e che venga riconosciuta, non solo come un insieme di regole da rispettare, o obblighi da adempiere, ma come modi di fare e di agire che ci accompagnano sempre, che crescono con noi, che diventano propri.