Aspetti psichiatrico-forensi della testimonianza: il Misinformation Effect

3 Internal I. Introduzione I testimoni oculari possono fornire testimonianze legali molto convincenti, ma in realtà la loro memoria registra le esperienze come suscettibili a una serie di errori e pregiudizi che generano un ricordo non completamente vero. L’oggetto di studio del seguente elaborato riguarda uno di questi errori di giudizio che i testimoni oculari commettono riguardo ai loro ricordi: il Misinformation Effect. Questo effetto, in particolare, si riferisce alla tendenza delle informazioni post- evento a interferire con il ricordo dell'evento originale. Diversi ricercatori, infatti, lungo il corso dell’ultimo secolo hanno dimostrato che l'introduzione di informazioni, anche relativamente sottili a seguito di un evento, può avere un effetto drammatico sul modo in cui le persone lo ricordano (Loftus, 2005). Il Misinformation Effect dimostra la sua particolare rilevanza nel momento in cui la sua conoscenza consente di prendere le dovute precauzioni durante i processi investigativi e giudiziari, evitando così molti degli errori che occorrono in tribunale. Esistono ora numerose prove, ottenute da ricerche condotte nel corso di diversi decenni, le quali suggeriscono che la testimonianza di un testimone oculare è probabilmente la forma di prova più convincente presentata in tribunale, ma in molti casi la sua accuratezza è dubbia. Ci sono, d’altra parte, anche prove che testimonianze oculari errate possono portare a condanne errate, mandando persone in prigione per anni o decenni, persino nel braccio della morte, per crimini che non hanno commesso. Proprio per i motivi precedentemente menzionati, l’obiettivo di questo elaborato è quello di raccogliere e mettere a confronto le posizioni formulate dalla letteratura sul Misinformation Effect in ambito psichiatrico - forense, nella