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L'evoluzione e il ruolo del Made in Italy nell'economia italiana dalla nascita all'affermazione dell'Industria 4.0

Lo scopo di questo lavoro è di delineare, prima di tutto, i tratti caratteristici del Made in Italy, tracciandone la storia, dalle sue origini ai giorni nostri e sottolineando il nucleo di questo fenomeno, le PMI italiane, veri e propri motori del successo del Made in Italy.
Nel primo capitolo viene descritto il processo storico che ha portato alla creazione sia del termine "Made in Italy", che ha assunto vari significati nel corso della storia, sia della sua essenza, radicata da sempre nella tradizione e cultura italiana. Cercheremo di capire quale sia la realtà nascosta dietro ad un termine che, seppur relativamente nuovo, ha invaso letteralmente la nostra storia e la nostra vita.
Il secondo capitolo entra nel vivo della realtà del Made in Italy, analizzando la sua spina dorsale, il distretto industriale che, oltre a costituire una peculiarità quasi esclusivamente italiana, è strettamente legato al Made in Italy, dal momento che ne costituisce la sua corazza, affermandosi come reale protagonista del suo successo. Vedremo i caratteri principali dei distretti, vere e proprie imprese "coesive", nelle quali regnano sovrane cooperazione, coesione e uno sguardo particolarmente attento alla comunità di un determinato territorio. Analizzeremo successivamente i quattro settori che incarnano l'eccellenza italiana, denominate le "4 A", le aree di maggior successo del Made in Italy.
Infine, nel terzo capitolo vengono delineati la situazione attuale del Made in Italy, un periodo eccellente nelle esportazioni ma "bloccato" dal fenomeno della contraffazione, e il suo "domani", un domani che ad oggi sembra essere incerto e dubbioso: vi è un certo timore nel mondo dell'artigianato italiano nell'intraprendere una nuova strada che, sicuramente, potrebbe aiutare l'Italia a proseguire il suo cammino nello sbocco verso nuovi mercati internazionali. L'arrivo prorompente della tecnologia ha evidenziato una serie di problemi che caratterizzano il sistema economico italiano, sottolineandone la sua arretratezza in questo campo. Ciò spinge l'Italia ad intraprendere quanto prima un percorso rapido ed incisivo sia nella conoscenza della digitalizzazione, dell'e-commerce e delle soluzioni di Open Innovation sia nell' attenzione maggiore all'ecologico, per continuare ad essere in grado di resistere e di affrontare le nuove sfide del mutevole palcoscenico, quale è il mondo. Le risposte per soddisfare al meglio queste esigenze sono rispettivamente "Industria 4.0" e "Green Economy".

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1 3 16 Cfr L’Italia dei distretti industriali: eccellenza, competitività e resilienza , http://www.exportiamo.it/aree- tematiche/12687/litalia-dei-distretti-industriali-eccellenza-competitivita-e-resilienza/, 30/03/2016. 17 (1842-1924), il suo libro più famoso, Principi di economia , è alla base dell’economia politica neoclassica, a lungo rimasto in Inghilterra il testo di riferimento per l’economia. 18 Un esempio si trova nel manuale di economia politica dell’economista irlandese William E. Hearn (1826-1888), Plutology. Theory of the efforts to Satisfy Human Wants (1863), nel quale Hearn fornisce una dettagliata descrizione dei distretti di Londra specializzati nelle diverse attività; inoltre, individua nell’economia del costo di produzione la causa principiale che determina la distrettualizzazione delle attività economiche. 19 Marshall, A., Industry and Trade. A study of industrial technique and business organization , Macmillan & Co, London, 1919. 20 Marshall, A., Principles of Economics , Macmillan & Co, London, 1890; trad. Italiana, Principi di economia , UTET, Torino, 1959. Capi tol o 2 Il r appor to tr a di str e tti i ndustr i al i e i l M ade i n Ital y 2.1 I di st re t t i i ndust ri al i Pe r pote r c ompre nde re a l me glio il forte le ga me tra il fe nome no de l Ma de in Ita ly e i distre tti industria li, è opportuno e ntra re in me rito a lla te ma tic a e a lle dina mic he di que sti ultimi, indispe nsa bili pe r lo sviluppo de l siste ma produttivo ita lia no, ovve ro de l Ma de in Ita ly, una c e rte z z a c he inc a rna l’e c c e lle nz a de lla produz ione ita lia na e , a llo ste sso te mpo, la c a pa c ità di innova z ione e re silie nz a di fronte a lle va rie sfide dovute a c risi siste mic he susse guite si ne gli ultimi a nni 16 . Il te rmine “ distre tto industria le ” na sc e ne lla se c onda me tà de l XIX se c olo, utiliz z a to pe r la prima volta da Alfre d Ma rsha ll 17 , e c onomista ingle se tra i più influe nti de l te mpo, pe r de sc rive re la re a ltà de lle industrie te ssili di L a nc a shire e She ffie ld. Ne ll’Inghilte rra de l pe riodo, il te rmine “ distre tto” e ra di uso c orre nte pe r indic a re una ge ne ric a a re a ge ogra fic a dove si ra ggruppa va no a ttività industria li o profe ssiona li de lla ste ssa spe c ie , sia a ll’inte rno di una c ittà sia in de te rmina te re gioni de l pa e se 18 . Pe r la prima volta , Ma rsha ll si rife rì a l distre tto industria le c ome a d “ un’e ntità soc ioe c onomic a c ostituita da un insie me di impre se , fa c e nti ge ne ra lme nte pa rte di uno ste sso se ttore produttivo, loc a liz z a to in un’a re a c irc osc ritta , tra le qua li vi è c olla bora z ione ma a nc he c onc orre nz a ” 19 . In P rinc iple s of E c onomic s 20 , l’e c onomista de line a le princ ipa li c a ra tte ristic he de l distre tto industria le , pone ndo l’a c c e nto, a nc ora una volta , sul fa ttore soc ioe c onomic o e sulla c osidde tta “ a tmosfe ra industria le ” . Il

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Zizzari
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università Telematica Pegaso
  Facoltà: Scienze Economiche e Aziendali
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Stefano Palermo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 46

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Parole chiave

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moda italiana
storia economia italiana
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