Burnout: il riflesso dello smart working

3 INTRODUZIONE Considerando la crisi che attualmente interessa il mondo del lavoro, la percentuale dei lavoratori che soffrono di determinate patologie è estremamente alta. Nel mondo del lavoro stanno avvenendo cambiamenti dirompenti dovuti a numerosi fattori, quali: innovazione tecnologica, competizione sul mercato globale, retribuzioni inadeguate per la mole di lavoro. Le organizzazioni sono forzate ad aumentare la produttività, riorganizzare la gestione del personale. La tensione dovuta ai cambiamenti repentini, dettati da sfide sempre più esigenti del mercato, ha un risvolto estremamente negativo sulla salute psichica e fisica dei lavoratori. Alla base di questo studio vi è, da una parte, la necessità di una presa di coscienza sulle condizioni lavorative malsane e tossiche che affliggono i lavoratori, il cui risvolto si evidenzia nel riscontro di patologie quali: la sindrome da Burnout. Dall’altra vi sono le più recenti scoperte sulla relazione intrinseca tra Smart-workers e patologie relative alla gestione carente del work-life balance. L’obiettivo è svolgere un’analisi completa partendo dalle origini della terminologia, fornendo quindi l’eziologia, enunciando poi la sintomatologia fisica e psicologica che comporta soffrire di questa patologia, eviscerare le cause più dirompenti ed infine relazionare il tutto con la sempre più in voga metodologia lavorativa, quale lo Smart working. Al termine di questo studio vi è una riduzione della distanza focale tra la teoria e l’effettiva situazione dei lavoratori, mediante un colloquio-intervista. La tesi è articolata in 4 capitoli: nel primo capitolo viene fornita l’eziologia del temine Burnout con la relativa sintomatologia e degli studi in loco per rendere chiare le nozioni fornite. Il secondo capitolo ha l’obiettivo di trattare a fondo lo Smart working,