Gli effetti economici dell'Irap, l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive

La Legge delega n. 662 del 23 dicembre 1996, diede inizio ad una serie di decreti governativi che riformarono profondamente il sistema fiscale italiano.
Tra questi, assume particolare rilievo, il D. Lgs. n. 446 del 15 dicembre 1997, per mezzo del quale venne istituita l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (ovvero l'Irap) e vennero contestualmente aboliti una serie di tributi e contributi.
Tale imposta, stando alle ambizioni del Governo, avrebbe dovuto perseguire, nell’invarianza del gettito, obiettivi di: semplificazione del sistema fiscale e contributivo, maggiore neutralità nella scelta dei fattori produttivi e dei mezzi di finanziamento impiegati, decentramento fiscale, risoluzione del problema relativo al finanziamento del sistema sanitario.
L'introduzione dell'Irap costituì, senza dubbio, uno degli aspetti più innovativi ma anche più controversi dell'intera riforma fiscale con accuse di presunte violazioni costituzionali che, a distanza di quasi venti anni dalla sua istituzione, non sono mai dome.
Questa tesi si propone un inquadramento sistemico di numerosi fattori quali: il percorso e gli obiettivi della riforma fiscale, gli effetti ridistributivi e la neutralità nei confronti delle scelte di mercato da parte degli operatori economici, l'equità e la legittimità costituzionale dell’imposta, l’evoluzione normativa del tributo.