Individuazione ed intervento precoce della Sepsi in triage: analisi del protocollo e presa in carico del paziente

Al giorno d'oggi, svariate evidenze teoriche e ricerche scientifiche stabiliscono l'importanza dell'individuazione precoce della sepsi, indispensabile al fine di attuare prontamente i trattamenti diagnostici-terapeutici adeguati. Nello specifico, con il termine sepsi, si definisce come “un'insufficienza d'organo generata da una risposta abnorme dell'ospite all'infezione, e che mette in pericolo la vita.” (definizione Sepsis3, Surviving Sepsis Campaing, 2016), il cui esito dipende dalla rapidità del riconoscimento e dall'efficacia della gestione clinica a partire dalla prima ora. Infatti, viene classificata come patologia tempo-dipendente a rapida evoluzione negativa e ad alto tasso di mortalità. Per tale motivo, risulta fondamentale l'utilizzo di specifici strumenti di gestione, come il 'Bundle 1-Hour', al fine di guidare gli operatori sanitari verso una efficace presa in carico dei pazienti.
Nonostante esistano molte campagne internazionali che promuovono l'applicazione di protocolli di intervento condivisi, non è stato ancora diffuso un programma universale per l'approccio clinico al paziente settico nel settore dell'emergenze-urgenza.
Alla luce di quanto detto, la 'Surviving Sepsis Campaing' ha sviluppato una raccomandazione sulla necessità degli ospedali di creare tali programmi di miglioramento, che comprendono strumenti di screening per l'identificazione del grado di disfunzioni d'organo e la creazione di protocolli interni. Per far fronte a questa esigenza, un team di infermieri e medici del pronto soccorso del Presidio Ospedaliero "S. Luca" di Lucca, ha deciso di sviluppare un algoritmo specifico: “Il protocollo sepsi”, entrato in vigore il gennaio 2019, che ha lo scopo di guidare l'infermiere di triage nell'identificazione precoce della sepsi e nell'assegnazione del relativo codice priorità, facilitando in tal modo le fasi successive di intervento all'interno del pronto soccorso.
Il seguente studio si avvarrà di: un'attenta revisione della letteratura scientifica, della raccolta dati dalle cartelle cliniche informatizzate e dell'utilizzo di strumenti di indagine statistica, al fine di esaminare: l'attendibilità del 'protocollo' in riferimento alle Linee Guida, la sua efficacia nell'individuazione della sepsi e nell'assegnazione del codice priorità e la sua corretta somministrazione da parte del personale sanitario.