Genesi ed evoluzione del sequestro di persona tra ‘800 e ‘900

Il delitto di sequestro di persona è un reato particolarmente odioso, perché, nel porre in essere tale fattispecie criminosa si priva taluno della libertà personale. Questo tipo di reato, che inizialmente ha una rilevanza limitata e regionale, con il tempo assumerà delle proporzioni preoccupanti e, con le diverse fattispecie del reato di sequestro di persona a fine estorsivo e quella a fine di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico, creerà un vero e proprio allarme sociale. L'intento di questo elaborato è quello di analizzare la fattispecie del reato di sequestro di persona nella sua evoluzione storica e legislativa, attraverso una attenta disamina sia delle codificazioni del Regno d'Italia, sia della Costituzione della Repubblica fino agli ultimi interventi novellistici. Saranno trattati, diffusamente ed in modo approfondito, nella prima parte i codici penali che si sono susseguiti nel tempo e nella seconda parte i vari interventi normativi che hanno contribuito a modificare ed adattare la normativa riguardo il sequestro di persona e le sue varie fattispecie specifiche. Seguendo una argomentazione sistematica si cercherà di fornire una spiegazione esaustiva delle norme di nostro interesse. Lo scopo ultimo è quello di mettere in luce i sostanziali cambiamenti ed adattamenti che questa fattispecie ed altre, ad essa fortemente connesse, hanno subito nel tempo, quindi analizzando dettagliatamente il reato di sequestro di persona, il reato di sequestro di persona ai fini estorsivi e il sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico. In particolare si cercherà di dare una risposta al perché di questi mutamenti attraverso un confronto con le varie normative che si sono susseguite nel tempo e con le fattispecie concrete. Saranno inoltre analizzate le varie opinioni giurisprudenziali e dottrinali a riguardo. In particolar modo si cercherà di mettere in risalto come, nella prima parte, l'evoluzione della normativa sia legata a doppio filo con le vicende che coinvolgono i codici, in quanto, in un primo momento e fino alla prima metà del ‘900, tale fenomeno non avrà la stessa consistenza, in termine prettamente numerici e territoriali, che avrà nella seconda parte del XXI ̊ secolo, e quindi non desterà la stessa preoccupazione e l'allarme sociale che, diversamente, caratterizzerà il periodo seguente; mentre nella seconda parte, non essendoci più alcuna novità sul piano “codicistico”, il cambiamento della normativa sarà strettamente legato agli avvenimenti storici che coinvolgeranno il nostro paese e che di riflesso costringeranno il nostro legislatore ad intervenire con una “legislazione d'emergenza” atta a contrastare i vari fenomeni criminosi.