Work-up d'imaging nelle cardiopatie congenite dell'adulto

L'incidenza delle cardiopatie congenite nella popolazione generale è di circa 8 casi per 1000 nati vivi. Numerosi fattori possono però portare a una sottostima di questo problema, quali ad esempio l’incapacità di diagnosticare accuratamente una cardiopatia o identificare i difetti che producono una sintomatologia relativamente scarsa. Alcuni di questi difetti, però, non sono identificati alla nascita, ma nel corso della crescita. Circa il 7,5% dei bambini riceverà una diagnosi di difetto congenito minore entro i primi cinque anni di vita: ovviamente si tratta di piccole alterazioni che, nella maggior parte dei casi, non compromettono lo stato generale di salute [1].
Benché la causa di molti difetti congeniti sia sconosciuta, vi sono alcune situazioni che possono aumentarne il rischio: un’alimentazione non adeguata alla gravidanza, l’esposizione a radiazioni, l’abuso di alcol o droghe, alcune infezioni e altre malattie della madre, traumi o patologie ereditarie. Vengono chiamati teratogeni qualsiasi sostanza o fattore in grado di provocare difetti congeniti. Alcuni farmaci, per esempio, sono teratogeni, così come le radiazioni ed alcune tossine.
Le cardiopatie congenite dell’adulto, sono un gruppo di malformazioni anatomiche del cuore e dei grossi vasi dovute a un incompleto o imperfetto sviluppo cardiaco durante la vita fetale; grazie alle migliori condizioni sociali ed economiche che consentono ai pazienti di raggiungere l’età adulta, sono oggi frequentemente rinvenibili anche nei soggetti di età adulta, e costituiscono un campo di utilizzo delle più moderne tecniche d’imaging, volte alla loro definizione morfologica e alla pianificazione del loro trattamento endovascolare o chirurgico.
Il moderno management delle cardiopatie congenite è frutto del lavoro d’equipe, tra il Tecnico di Radiologia Medica ed altre figure professionali quali, Radiologo, il Cardiologo clinico ed il Cardiologo interventista. Scopo di questo studio è l’analisi di una popolazione di pazienti adulti affetti da cardiopatie congenite, negli ultimi 10 anni nell'Ospedale di Rovigo “Santa Maria della Misericordia“, analizzandone l'iter diagnostico per imaging e terapeutico, con particolare attenzione alle tecniche di imaging ed i relativi protocolli ed al ruolo del Tecnico di Radiologia Medica in essi coinvolto nelle diverse patologie.