La Santa Sede e le relazioni con le Organizzazioni Internazionali per la cooperazione culturale
Se in questo momento chiedessimo a qualcuno di definire il concetto di cultura, la risposta che riceveremmo risulterebbe indubbiamente approssimativa, banale, di certo superficiale: chiunque potrebbe fornire una propria visione di cultura, che risulterebbe certamente dissimile da quella di un'altra persona. La medesima esitazione emergerebbe se domandassimo quanto e in quale misura lo Stato più piccolo del mondo, la Città del Vaticano, abbia contribuito, e contribuisce tuttora, alla valorizzazione e al rispetto della diversità culturale sul piano internazionale. La ragione di questa mia opinione muove dal fatto che oggi si tenda a parlare molto di questo argomento, ma spesso lo si fa in modo generico, senza andare mai realmente nel profondo della questione, senza conoscerne l'origine e l'evoluzione.
Infatti, quale sarebbe la risposta che riceveremmo se volessimo sapere nello specifico cosa definisce il termine bene culturale? In questo senso, una pratica sociale, un dipinto, un paesaggio, un libro o addirittura uno Stato, possono essere tutti definiti come tali? E ancora, cosa si intende per patrimonio artistico, e perché a volte ci riferiamo ad esso come patrimonio dell'umanità? Per quale ragione la Comunità internazionale è giunta a riconoscere la necessità di preservare, salvaguardare, proteggere i beni artistici e culturali? Ma soprattutto, qual è stato il ruolo svolto dalle Organizzazioni Internazionali nell'ambito della cooperazione culturale?
Attraverso il presente lavoro di tesi ho tentato di fornire una risposta a tali interrogativi, cercando di tracciare un'analisi sul percorso storico ed evolutivo della cooperazione culturale, osservandolo da un punto di vista che pur avendomi affascinata e incuriosita, devo riconoscere, talvolta mi è risultato particolarmente complesso data la sua vastità. Faccio riferimento alla posizione assunta sul piano internazionale dalla Santa Sede rispetto alla promozione della salvaguardia del patrimonio culturale in seno alle Organizzazioni Internazionali che operano attivamente in questo ambito, quali l'UNESCO e il Consiglio d'Europa. In particolare, nello specifico ambito culturale, avremo modo di constatare come già secoli fa i Papi avessero agito come precursori delle recenti convenzioni e dichiarazioni internazionali inerenti la preservazione del patrimonio culturale: faccio riferimento alla Bolla Papale Cum almam nostram Urbem in sua dignitate et splendore conservari cupiamus del 1462, emanata da Papa Pio II (1458-1464), che verrà riprodotta e descritta nel terzo capitolo del presente lavoro dato il suo valore storico unico, inestimabile e avanguardistico.
Alla luce di questa breve descrizione posso asserire che l'analisi di cui tratterò si svilupperà in quattro principali capitoli: il primo, dal titolo La cooperazione culturale, obiettivo delle Organizzazioni Internazionali, raccoglierà gli elementi introduttivi necessari a definire e comprendere l'argomento trattato e cercherà di ricostruire il processo storico che, a partire dal Secondo dopoguerra, ha portato la Comunità internazionale alla presa di coscienza del bisogno di preservare il patrimonio culturale. In questo capitolo, saranno affrontate sia la creazione degli organismi internazionali che sul piano universale e regionale hanno contribuito alla costituzione di norme di diritto internazionale vigente nell'ambito della salvaguardia dei beni culturali, sia l'introduzione alle maggiori convenzioni internazionali che hanno concretamente definito tali norme.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Beatrice Frabollini Aliberti |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni Internazionali |
Relatore: | Vincenzo Buonomo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 142 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La Convenzione Unesco sulla diversità culturale e i diritti delle minoranze
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi