La restituzione di Hong Kong alla Cina Popolare (problematiche inerenti il diritto internazionale)

Hong Kong è stata una colonia britannica a partire dal 1841 e in tale veste ha intrapreso un percorso marcatamente diverso da quello della Cina sia in campo economico che in campo politico, sociale e legale. Mentre la Cina ha abbracciato l’ideologia comunista, Hong Kong ha da sempre mantenuto un orientamento di tipo capitalista rimanendo in quello che possiamo definire mondo occidentale. La maggioranza della popolazione di Hong Kong è sempre stata a maggioranza cinese e le sue radici culturali sono profondamente legate e radicate nel suolo cinese. Non per questo, i due sistemi sono completamente diversi l’uno dall’altro.
Il prima Luglio 1997 la colonia britannica è tornata sotto la sovranità cinese a seguito di una serie di lunghe negoziazioni tra la Cina e la Gran Bretagna.
La transizione di Hong Kong rappresenta un evento di enorme portata politica e solleva una serie di complessi problemi e interrogativi sia accademici quanto di natura pratica, anche perché gli accordi previsti dalle due potenze riguardanti il futuro di Hong Kong non hanno ben precisi precedenti nel campo della prassi internazionale.
E’ ovvio che gli aspetti legali e giuridici che circondano il futuro di Hong Kong, non possono essere risolti basandosi solo sui principi stabiliti dal diritto internazionale ma bisognerà tenere conto anche del differente atteggiamento con cui la Cina, paese comunista, si pone di fronte a tali norme.
Lo scopo di tale lavoro è dunque, quello di cercare di fornire un’analisi degli aspetti e dei problemi sollevati dalla “Joint Declaration” del 1984, il trattato che ha sancito il ritorno della colonia di Hong Kong alla Cina Popolare.