Skip to content

Videogiochi e psicologia: come le esperienze interattive contribuiscono alla conoscenza ed alla cura delle malattie mentali

Dagli anni ’70 sino ad oggi abbiamo assistito alla nascita, sviluppo e diffusione del videogioco in ogni suo genere e forma. Come ben sappiamo, nasce primariamente come mezzo per divertirsi davanti ad uno schermo, da soli o in compagnia. Ma in quale modo questo mezzo si è sviluppato negli ultimi anni allontanandosi dal suo scopo iniziale per diventare qualcosa di più, qualcosa di potenzialmente utile per l’individuo e per la società? In questa mia tesi voglio approfondire una parte ben specifica di questo vastissimo tema: il rapporto tra videogioco e patologie psichiatriche, soffermandomi su differenti aspetti di questo legame peculiare.
Il mio interesse per questo argomento si è sviluppato lentamente nel corso degli anni, nascendo principalmente dalla mia passione per i videogiochi, coltivata da quando ero bambina. A questo si è unita l’attrazione che ho sempre avuto verso la psicologia in generale, associata al fatto di essere stata coinvolta in prima persona, in quanto paziente, nell’ambiente della psicologia e della psichiatria.
Da molto tempo cerco di portare avanti la mia convinzione che il videogioco sia innanzitutto una forma d’arte, ed in secondo luogo un potente strumento sia per trattare tematiche difficili o particolari, sia per aiutare ad affrontare o addirittura risolvere disturbi psichici. È innegabile che il videogioco abbia dimostrato di avere una notevole influenza sulla mente umana e credo che questa influenza, se gestita in maniera corretta, possa rivelarsi terapeutica. Sostengo questa mia posizione cercando inoltre di sfatare il mito secondo cui, per credenza popolare (e anche a causa delle notizie spesso ingigantite e alterate da cui siamo bombardati quasi giornalmente), il videogioco porta soltanto a conseguenze negative sulla mente di una persona. In questi casi si parla più frequentemente di ragazzi di giovane età deviati dai videogiochi, dipinti spesso e volentieri come un passatempo inutile e violento.
Ho voluto quindi informarmi più approfonditamente sull’argomento attingendo da varie fonti, e da questo è risultato il presente lavoro.
Comincerò parlando di come le condizioni psichiatriche siano state raccontate nel mondo videoludico, portando alcuni esempi di videogiochi che secondo la mia opinione sono riusciti particolarmente bene nel loro intento. Collegandomi a questo tema, esporrò come il videogioco sia a mio parere un mezzo estremamente utile per far conoscere meglio le problematiche psichiatriche al pubblico, incoraggiando quindi un atteggiamento meno prevenuto della società verso le persone che ne soffrono, aiutando anche ad eliminare alcuni tabù che purtroppo ancora oggi persistono riguardo queste tematiche.
Seguendo questo argomento, parlerò in seguito di The Town of Light, un progetto videoludico ideato e sviluppato da un team completamente italiano. Quest’ultimo è un gioco che, attraverso i flashback della protagonista, racconta la sua drammatica vita devastata dalla malattia mentale e la sua vita in un ospedale psichiatrico di Volterra negli anni ’30. Spiegherò, dopo aver posto alcune domande direttamente al creatore del videogioco, come e perché sia stato scelto questo tema, come si sia deciso di trattare una tematica tanto delicata, e come un gioco così particolare sia stato accolto dal pubblico.
Proseguirò analizzando i diversi rapporti che si possono avere con il videogioco, e come i mass media tendono a dipingere questo mondo. Parlerò quindi del mito del videogioco come causa esclusiva di comportamenti violenti, e di come quest’ultimo venga sfatato da diversi studi condotti nel campo psichiatrico. Tratterò anche il modo in cui il videogioco può avere un impatto positivo sul comportamento e sul cervello umano, fenomeno ampiamente studiato ed analizzato in campo scientifico.
In seguito approfondirò il tema dei videogiochi multiplayer e del loro impatto positivo a livello psicologico, essendo questi ultimi spesso utilizzati come strumento per stimolare la socializzazione, soprattutto in soggetti che normalmente hanno gravi difficoltà ad avere rapporti interpersonali.
Parlerò poi dell’utilizzo del videogioco come strumento nella psicoterapia, portando diversi esempi e studi effettuati da psichiatri su pazienti affetti da problemi psichiatrici e di come determinati videogiochi potrebbero potenzialmente essere utilizzati per curare alcune patologie, in quanto studi sulla loro efficacia in questo ambito sembrano dare risultati incoraggianti.
Infine tratterò l’argomento della psicopatologia del videogioco, cioè metterò a confronto come l’utilizzo di questo mezzo possa avere derive estremamente negative ma anche come si possa utilizzare per fini positivi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 Introduzione Dagli anni ’70 sino ad oggi abbiamo assistito alla nascita, sviluppo e diffusione del videogioco in ogni suo genere e forma. Come ben sappiamo, nasce primariamente come mezzo per divertirsi davanti ad uno schermo, da soli o in compagnia. Ma in quale modo questo mezzo si è sviluppato negli ultimi anni allontanandosi dal suo scopo iniziale per diventare qualcosa di più, qualcosa di potenzialmente utile per l’individuo e per la società? In questa mia tesi voglio approfondire una parte ben specifica di questo vastissimo tema: il rapporto tra videogioco e patologie psichiatriche, soffermandomi su differenti aspetti di questo legame peculiare. Il mio interesse per questo argomento si è sviluppato lentamente nel corso degli anni, nascendo principalmente dalla mia passione per i videogiochi, coltivata da quando ero bambina. A questo si è unita l’attrazione che ho sempre avuto verso la psicologia in generale, associata al fatto di essere stata coinvolta in prima persona, in quanto paziente, nell’ambiente della psicologia e della psichiatria. Da molto tempo cerco di portare avanti la mia convinzione che il videogioco sia innanzitutto una forma d’arte, ed in secondo luogo un potente strumento sia per trattare tematiche difficili o particolari, sia per aiutare ad affrontare o addirittura risolvere disturbi psichici. È innegabile che il videogioco abbia dimostrato di avere una notevole influenza sulla mente umana e credo che questa influenza, se gestita in maniera corretta, possa rivelarsi terapeutica. Sostengo questa mia posizione cercando inoltre di sfatare il mito secondo cui, per credenza popolare (e anche a causa delle notizie spesso ingigantite e alterate da cui siamo bombardati quasi giornalmente), il videogioco porta soltanto a conseguenze negative sulla mente di una persona. In questi casi si parla più frequentemente di ragazzi di giovane età deviati dai videogiochi, dipinti spesso e volentieri come un passatempo inutile e violento. Ho voluto quindi informarmi più approfonditamente sull’argomento attingendo da varie fonti, e da questo è risultato il presente lavoro. Comincerò parlando di come le condizioni psichiatriche siano state raccontate nel mondo videoludico, portando alcuni esempi di videogiochi che secondo la mia opinione sono riusciti particolarmente bene nel loro intento. Collegandomi a questo tema, esporrò come il videogioco sia a mio parere un mezzo estremamente utile per

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Francesca Chiarappa
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Accademia di Belle Arti
  Facoltà: Nuove Tecnologie dell'Arte
  Corso: Progettazione ed Arti Applicate
  Relatore: Roberto Rosso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 78

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi