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Lo statuto dell'opposizione nelle proposte di riforma del Regolamento della Camera

Il tema delle prerogative dell’opposizione parlamentare nel nostro ordinamento è divenuto, in questi anni, di ancor più stringente attualità con il dispiegarsi degli effetti politico-istituzionali conseguenti al superamento, a partire dall’inizio degli anni ’90, della situazione di “democrazia bloccata” che aveva impedito sino ad allora al nostro sistema di stabilizzare i rapporti tra maggioranza e opposizione sulla base dei criteri tipici del modello competitivo-partecipativo, che pure era prefigurato nella Costituzione del 1948.
L’adozione, a partire dal 1993, di leggi elettorali non puramente proporzionali e l’emergere con forza del carattere bipolare nel confronto elettorale, hanno inciso sulla stessa identità istituzionale dell’opposizione politica, chiamata a riconoscersi come tale già dall’esito della consultazione elettorale in una emergente logica di democrazia maggioritaria.
In assenza di una coerente riforma costituzionale, il diritto parlamentare ha assunto ancor di più un ruolo preminente nella riconfigurazione degli equilibri politco-istituzionali venutisi a creare negli ultimi vent’anni di storia repubblicana, nella quale è stato rinvenuto da più parti uno sbilanciamento tra Governo e Parlamento (e quindi opposizioni) resosi ancor più evidente dal progressivo esaurirsi dei partiti politici quali centri di elaborazione collettiva di orientamenti e indirizzi politico-programmatici, generando il progressivo defluire del potere normativo dalle assemblee elettive.
Il tema della garanzia dell’opposizione, e quindi dell’opportunità di prefigurare uno statuto dell’opposizione, anche costituzionalizzato, è quanto mai al centro delle discussioni nelle proposte di riforma della Costituzione e nella modifica dei regolamenti della Camera in discussione nell’attuale Legislatura.
Lo studio qui proposto si prefigge di ricostruire un profilo storiografico del quadro giuridico e politico in cui si sono articolati i rapporti tra maggioranza e opposizione nella storia repubblicana, analizzando poi i più recenti tentativi di riforma dei regolamenti parlamentari con particolare attenzione alla Camera, alla luce dell’imminente modifica costituzionale che dovrebbe portare al superamento del bicameralismo perfetto.

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2 Introduzione Il tema delle prerogative dell’opposizione parlamentare nel nostro ordinamento è divenuto, in questi anni, di ancor più stringente attualità con il dispiegarsi degli effetti politico-istituzionali conseguenti al superamento, a partire dall’inizio degli anni ’90, della situazione di “democrazia bloccata” che aveva impedito sino ad allora al nostro sistema di stabilizzare i rapporti tra maggioranza e opposizione sulla base dei criteri tipici del modello competitivo- partecipativo, che pure era prefigurato nella Costituzione del 1948. L’adozione, a partire dal 1993, di leggi elettorali non puramente proporzionali e l’emergere con forza del carattere bipolare nel confronto elettorale, hanno inciso sulla stessa identità istituzionale dell’opposizione politica, chiamata a riconoscersi come tale già dall’esito della consultazione elettorale in una emergente logica di democrazia maggioritaria. In assenza di una coerente riforma costituzionale, il diritto parlamentare ha assunto ancor di più un ruolo preminente nella riconfigurazione degli equilibri politco-istituzionali venutisi a creare negli ultimi vent’anni di storia repubblicana, nella quale è stato rinvenuto da più parti uno sbilanciamento tra Governo e Parlamento (e quindi opposizioni) resosi ancor più evidente dal progressivo esaurirsi dei partiti politici quali centri di elaborazione collettiva di orientamenti e indirizzi politico-programmatici, generando il progressivo defluire del potere normativo dalle assemblee elettive. Il tema della garanzia dell’opposizione, e quindi dell’opportunità di prefigurare uno statuto dell’opposizione, anche costituzionalizzato, è quanto mai al centro delle discussioni nelle proposte di riforma della Costituzione e nella modifica dei regolamenti della Camera in discussione nell’attuale Legislatura. Lo studio qui proposto si prefigge di ricostruire un profilo storiografico del quadro giuridico e politico in cui si sono articolati i rapporti tra maggioranza e opposizione nella storia repubblicana, analizzando poi i più recenti tentativi di riforma dei regolamenti parlamentari con particolare attenzione alla Camera,

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Informazioni tesi

  Autore: Adriano Manna
  Tipo: Tesi di Master
Master in Master in Relazioni istituzionali, Lobby e comunicazione di impresa
Anno: 2015
Docente/Relatore: Guido Rivosecchi
Istituito da: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 47

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Parole chiave

parlamento
costituzione
ordinamento
opposizione
regolamenti parlamentari
democrazia maggioritaria

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