Misure a favore della competitività del lavoro
Tesi ben strutturata e valutata col massimo dei punti divisa in: prefazione, cap. 1 , 2 , 3 , 4, conclusioni e bibliografia.
L'argomento oggetto della nostra analisi concerne la produttività, il cui aumento è fondamentale ai fini della crescita economica e del miglioramento del tenore di vita della popolazione. In via di prima approssimazione una proposta per incentivare la produttività è quella di riformare il modello di contrattazione salariale per realizzare un più "virtuoso" legame tra salari e produttività, veicolo indispensabile per conseguire il duplice importante obiettivo di favorire la produttività stessa, e al tempo stesso di migliorare la dinamica retributiva.
Stringendo i termini della questione, si tratterebbe di modificare il meccanismo contrattuale vigente attraverso il depotenziamento della contrattazione di "primo livello" e lo spostamento del fulcro della contrattazione su un "secondo livello", inteso prevalentemente come livello aziendale. Il giuslavorista ha a disposizione un "glossario" e insieme con esso alcuni strumenti di analisi che la teoria economica può fornire sul tema della produttività. Possiamo dire fin d'ora, che le "determinanti strutturali" della produttività, sono l'investimento in beni capitali, la spesa per la Ricerca e Sviluppo, l'investimento in istruzione, oltre a fattori istituzionali di regolazione del mercato del lavoro atti, per esempio, a promuovere rapporti di lavoro continuativi che, a differenza delle "relazioni d'impiego" temporanee, favoriscono l'investimento in capitale umano.
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Informazioni tesi
Autore: | Raffaella Diviccaro |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giuseppe Ferraro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 136 |
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