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L'accertamento sintetico: profili sistematici, attualità e prospettive

Nel lavoro conclusivo del percorso di laurea magistrale si è scelto di affrontare il tema dell’accertamento tributario con specifico riguardo alle problematiche riguardanti l’accertamento sintetico.
La particolare metodologia accertativa si caratterizza, infatti, per rettificare i redditi delle persone fisiche tramite un procedimento a ritroso che, prendendo le mosse dal riscontro delle spese sostenute dai contribuenti, consente all’Amministrazione Finanziaria di presumere un maggior reddito non dichiarato.
Per comodità di esposizione il lavoro è stato suddiviso in tre capitoli tra loro intimamente collegati.
Nel primo capitolo si parla dell’accertamento in generale privilegiando l’inquadramento giuridico dello stesso.
In particolare, si è analizzato il problema della natura giuridica dell’accertamento attraverso le tesi dottrinarie prevalenti; si è, poi, passati ad analizzare i poteri d’indagine dell’Amministrazione Finanziaria, i controlli formali ed, infine, si è concentrata l’attenzione sui controlli sostanziali evidenziando, per ogni tipologia, le caratteristiche intrinseche.
Nel secondo capitolo si è esaminato l’accertamento sintetico, basato sui metodi presuntivi di accertamento del reddito, delineando il quadro giuridico di riferimento.
In particolare, si sono analizzati gli istituti contemplati nell’art. 38 del D.P.R. 600/1973, ponendo particolare attenzione agli interventi normativi posti in essere dal legislatore, fino all’emanazione dell’art. 22 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, ritenuto oggi pilastro centrale di tale forma accertativa.
Alla luce di quanto riscontrato, si è , dunque, ritenuto essenziale dare conto dei presupposti e delle problematiche derivanti dall’utilizzo di prove che hanno alla base le presunzioni, di cui agli artt. 2727 c.c. e ss. e ci si è soffermati a definire le varie fattispecie giuridiche che, in tale contesto, rivestono un ruolo fondamentale in quanto elemento di prova dei fatti e situazioni utilizzate dall’Amministrazione Finanziaria per risalire al fatto non conosciuto.
Nel terzo capitolo si è posta attenzione sugli elementi costitutivi dell’art. 38 del D.P.R. 600/1973 rivisitati dal legislatore con l’art. 22 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, in quanto condizione necessaria, sia per rendere l’accertamento sintetico efficace, sia per garantire maggiore tutela per il contribuente attraverso l’instaurazione obbligatoria del contradditorio.
Si è, quindi, data rilevanza alla ipotesi denominata accertamento sintetico puro, contemplata nel nostro ordinamento per la rettifica dei redditi delle persone fisiche, evidenziando, in particolare, le caratteristiche del nuovo strumento dello spesometro, consistente in un modello di comunicazione, atto a creare un archivio informatico a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria, contenente le operazioni rilevanti ai fini Iva effettuate da parte dei soggetti passivi di tale imposta che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi.
Si è, poi, esaminata la nuova struttura del redditometro dando conto, nel confronto con l’attualità, dell’evoluzione normativa di tale metodologia che ha stravolto completamente il vecchio dettato legislativo. Si è, anche, affrontata la problematica della natura della presunzione legata a tale fattispecie nel dibattito recente tra conclusioni della giurisprudenza e posizioni interpretative dell’Amministrazione Finanziaria.
Si è, infine, dato conto di alcuni aspetti critici inerenti i profili di operatività e di criticità nell’utilizzo dell’accertamento sintetico come, ad esempio, il redditest, strumento operativo messo in campo dall’Amministrazione Finanziaria per permettere al contribuente di verificare se le spese sostenute sono in linea e coerenti con il reddito familiare dichiarato o da dichiarare ed alcuni aspetti enfatizzati dall’ultimo D.M. del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24 dicembre 2012.

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3    INTRODUZIONE Nel lavoro conclusivo del percorso di laurea magistrale si è scelto di affrontare il tema dell’accertamento tributario con specifico riguardo alle problematiche riguardanti l’accertamento sintetico. La particolare metodologia accertativa si caratterizza, infatti, per rettificare i redditi delle persone fisiche tramite un procedimento a ritroso che, prendendo le mosse dal riscontro delle spese sostenute dai contribuenti, consente all’Amministrazione Finanziaria di presumere un maggior reddito non dichiarato. Per comodità di esposizione il lavoro è stato suddiviso in tre capitoli tra loro intimamente collegati. Nel primo capitolo si parla dell’accertamento in generale privilegiando l’inquadramento giuridico dello stesso. In particolare, si è analizzato il problema della natura giuridica dell’accertamento attraverso le tesi dottrinarie prevalenti; si è, poi, passati ad analizzare i poteri d’indagine dell’Amministrazione Finanziaria, i controlli formali ed, infine, si è concentrata l’attenzione sui controlli sostanziali evidenziando, per ogni tipologia, le caratteristiche intrinseche.

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Mirabile
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Messina
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Aziendale
  Relatore: Patrizia Accordino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 109

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