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Un'analisi statistica sul Digital Divide in Italia

Ultimamente si sente parlare sempre più spesso di “reti informatiche”, “e-business”, “hi-tech”, “digital divide”, “alfabetizzazione informatica”. Queste parole sono diventate di uso comune grazie all’avvento dei computer e delle tecnologie di rete.
La diffusione di queste nuove macchine non è stata omogenea a livello mondiale, né tantomeno a livello nazionale. Influenzata da diversi fattori, l’espansione della tecnologia informatica ha avuto origine intorno al 1990 negli Stati Uniti, seguiti da Giappone, Germania, e Gran Bretagna. In Italia i benefici dell’informatica vengono apprezzati appieno dall’inizio del nuovo millennio. Tuttavia, a livello nazionale, l’Information Tecnology (IT) denota delle marcate differenze territoriali. Si rileva infatti una maggiore predisposizione all’utilizzo del Personal Computer da parte della popolazione settentrionale e centrale del nostro paese; il Sud dell’Italia, al contrario, si dimostra in ritardo in questo campo. Le origini di questo fenomeno vanno probabilmente ricercate nel tessuto economico, nell’ambito formativo e nel contesto socioculturale che contraddistinguono il Mezzogiorno d’Italia.Il seguente lavoro di tesi si pone l’obiettivo di misurare l’entità di questo particolare andamento che caratterizza il consolidamento delle tecnologie informatiche nel nostro paese, cercando di mettere in evidenza gli squilibri territoriali.
La condizione informatica meridionale si presenta quindi, come anticipato, in una situazione di inferiorità rispetto al resto d’Italia.
Per analizzare il profilo statistico di questo fenomeno ci siamo avvalsi di un’importante indagine condotta annualmente dall’Istituto Nazionale di Statistica a cominciare dal 2007 fino al 2009 su un campione di circa 19 mila famiglie per ogni anno divisi per regione: “Cittadini e Nuove Tecnologie”.
A tale proposito si è rilevato indispensabile l’utilizzo dei principali indici di cograduazione, utilizzati per analizzare la dinamica dei dai a livello regionale.
Fondamentale è stato anche l’approfondimento di argomenti quali “digital divide meridionale”, e “alfabetizzazione informatica” che vengono sviluppati nei capitoli successivi con particolare attenzione alla situazione del Mezzogiorno, senza esimerci da una breve analisi sulle ipotetiche cause che provocano questa “eccessiva prudenza” nell’avvicinarsi alle nuove tecnologie da parte delle regioni meridionali.

Il lavoro di tesi risulta così strutturato:
Nel capitolo 1 si espone lo sviluppo delle tecnologie informatiche, con un’introduzione riguardante la Storia dell’Informatica e in modo particolare il suo sviluppo cronologico dagli anni cinquanta fino alla generazione della “new technology”.
Nel secondo capitolo illustreremo l’insieme di novità portate dall’utilizzo del computer e di internet oggi: la cosiddetta “rivoluzione digitale”, con tutti i vantaggi e svantaggi che essa ha implicato sulla società odierna (“la società dell’informazione”) che analizziamo attraverso dati statistici riguardanti la familiarità dei cittadini con le nuove tecnologie a livello generazionale e regionale.
Nel capitolo 3 approfondiremo in concetto di digital divide con un’illustrazione delle possibili origini economiche e socioculturali del digital divide.
Nell’ ultimo capitolo tratteremo la parte metodologica del seguente elaborato di tesi, ovvero i metodi statistici utilizzati per analizzare i dati in nostro possesso. Verranno quindi riportate le applicazioni con le relative osservazioni.

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1 Introduzione Ultimamente si sente parlare sempre più spesso di “reti informatiche”, “e-business”, “hi-tech”, “digital divide”, “alfabetizzazione informatica”. Queste parole sono diventate di uso comune grazie all’avvento dei computer e delle tecnologie di rete. La diffusione di queste nuove macchine non è stata omogenea a livello mondiale, né tantomeno a livello nazionale. Influenzata da diversi fattori, l’espansione della tecnologia informatica ha avuto origine intorno al 1990 negli Stati Uniti, seguiti da Giappone, Germania, e Gran Bretagna. In Italia i benefici dell’informatica vengono apprezzati appieno dall’inizio del nuovo millennio. Tuttavia, a livello nazionale, l’Information Tecnology (IT) denota delle marcate differenze territoriali. Si rileva infatti una maggiore predisposizione all’utilizzo del Personal Computer da parte della popolazione settentrionale e centrale del nostro paese; il Sud dell’Italia, al contrario, si dimostra in ritardo in questo campo. Le origini di questo fenomeno vanno probabilmente ricercate nel tessuto economico, nell’ambito formativo e nel contesto socioculturale che contraddistinguono il Mezzogiorno d’Italia.

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