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Nuovo centro per attività Culturali: Progettazione architettonica e approfondimenti energetici

Progettazione architettonica di un centro per attività culturali e valutazione delle scelte architettoniche ed impiantistiche volte ad un miglioramento delle prestazioni energetiche.
Alla base di questo progetto vi e’ la volontà , in un periodo storico come questo, in cui si sente continuamente parlare di tutta una serie di problematiche relative all’uso sconsiderato dell’energia, di chiarire quali sono effettivamente gli aspetti e le problematiche da analizzare durante la progettazione di un involucro edilizio con la finalità di abbattere i consumi energetici.

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UNIVERSITA’ DI ROMA “La Sapienza” Tesi di Laurea “Nuovo centro per attività culturali: progettazione architettonica e approfondimenti energetici” Pagina 1 Alessandro Zeqireja A.A.2010/2011 RELATORE: Prof. Paolo Cavallari CORRELATORE: Ing. Giulio Vannucci Introduzione Alla base di questo progetto vi e’ la volontà , in un periodo storico come questo, in cui si sente continuamente parlare di tutta una serie di problematiche relative all’ uso sconsiderato dell’ energia, di chiarire quali sono effettivamente gli aspetti e le problematiche da analizzare durante la progettazione di un involucro edilizio con la finalità di abbattere i consumi energetici. Normative di riferimento In Italia, le primissime Leggi sul risparmio energetico possono essere considerate la n°373 del 1976 e la "famosa" Legge n°10 del 1991. Quest'ultima, intitolata "Norme in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia", è nata con il preciso intento di regolamentare l'intero settore termotecnico e razionalizzare il più possibile i consumi di energia. Essa è stata, per molto tempo anche a livello europeo, uno dei principali punti di riferimento in questo campo, grazie soprattutto all'avanguardia dei suoi contenuti, come la divisione del territorio in aree geografiche con determinati periodi di esercizio e dati climatici quali le temperature medie mensili, le velocità dei venti e i coefficienti di esposizione. I due decreti che ne hanno regolamentato l'attuazione sono stati il DPR 412 del 1993 e il DPR 551 del 1999. Tutta la recente normativa sul risparmio energetico parte invece dal 1997, anno in cui fu ratificato il cosiddetto "Protocollo di Kyoto", con il quale le Nazioni partecipanti si impegnarono a ridurre le emissioni di biossido di carbonio per una maggiore salvaguardia dell'ambiente. In Europa il Protocollo di Kyoto è stato recepito attraverso il Decreto Comunitario 2002/91/CE, che imponeva l'obbligo ai Paesi membri di sviluppare e adottare una metodologia per il calcolo dei consumi energetici degli edifici. A livello nazionale quest'ultimo decreto è stato recepito attraverso il D.Lgs 192 del 19 agosto 2005: "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia", successivamente corretto dal D.Lgs 311 del 29 dicembre 2006: "Disposizioni correttive ed integrative al D.Lgs 192 del 19 agosto 2005". Il 3 marzo 2008 è stato pubblicato il D.Lgs 115, che aveva fra gli obiettivi quello di sopperire all'assenza dei decreti attuativi al D.Lgs 192, prescrivendo l'obbligo di riferirsi alla Specifica tecnica UNI/TS 11300 Parti 1 e 2 per il calcolo del fabbisogno energetico degli edifici e mandando in deroga precedenti Norme UNI. Il 2 aprile 2009 è stato pubblicato il DPR 59, decreto attuativo del D.Lgs 192 e del D.Lgs 311. Nel mese di giugno dello stesso anno il DPR 59/09 è stato completato dalle "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici". A livello Europeo la prima direttiva sul risparmio energetico degli edifici è stata l'EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) del 2002 (direttiva 2002/91/CE). Nel 2010 è uscita la nuova edizione di tale direttiva, ovvero la 2010/31/UE, che ha di fatto avviato il recast del cosiddetto pacchetto di norme EPBD.

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