Le variazioni stabilometriche nel trattamento del paziente con disfunzione dell’ATM
Presso il Servizio di Gnatologia Clinica del Dipartimento di Discipline Odontostomatologiche e Maxillo-Facciali dell’Università “Sapienza” di Roma vengono trattati ogni anno oltre 300 pazienti con disfunzioni dell’ATM (DTM). Questi pazienti vengono studiati seguendo un protocollo clinico-anamnestico e strumentale codificato in linea con il modello internazionale DC/TMD. Un campione selezionato di 30 pazienti è stato sottoposto ad esame mediante pedana stabilometrica prima della terapia e controllato a distanza di un anno dopo il trattamento conservativo analizzando le variazioni delle interferenze oculare, indice di Romberg, occlusale e cervicale. Lo scopo della raccolta dei dati ha seguito su due direzioni: valutare l’affidabilità del mezzo in fase diagnostica nel controllo delle diverse interferenze, fornire, dal confronto dei diversi indici, una verifica dell’efficacia dei risultati terapeutici. I dati sono stati analizzati mediante analisi statistica descrittiva di base. I risultati emersi hanno evidenziato che i valori di media e mediana dell’indice di Romberg tendono ad aumentare allontanandosi dal range di significatività e quindi risultano migliori nel secondo controllo, infatti, su 30 pazienti 10 risultano migliorare, 5 peggiorare, 3 rimangono stabili mentre 12 possono essere considerati guariti. L’indice Occlusale vede i valori di media e mediana allontanarsi anch’essi in modo positivo dal range di significatività, dimostrando anche in questa prova un miglioramento, su 30 pazienti 11 sono migliorati, 1 peggiorato, 2 sono stabili mentre 16 vengono considerati guariti. L’indice cervicale risulta migliorare nella seconda prova riportando valori in alcuni casi ancora significativi rispetto alla norma, ma comunque meno alterati e scostanti da essi rispetto ad inizio terapia, su 30 pazienti 8 risultano migliorare, 3 peggiorare, mentre 19 possono essere considerati guariti. Inoltre il confronto effettuato tra i dati statistici e quelli clinici, indicando una significativa concordanza, sembra avvalorare l’utilizzo della pedana stabilometrica come esame strumentale complementare in fase diagnostica e di controllo dei risultati terapeutici.
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Maccheroni |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Medicina e chirurgia |
Relatore: | Carlo Di Paolo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 57 |
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