Skip to content

Posizioni para-apicali e modelli organizzativi (nel sistema della responsabilità degli enti da reato)

D. lgs. n. 231/2001: responsabilità para-penale delle persone giuridiche e colpa d'organizzazione per quel che concerne le posizioni para-apicali.
Ad un decennio dall’entrata in vigore del "rivoluzionario" d. lgs. n. 231/2001, sembra ancora lungo il percorso verso l’eliminazione completa e totale di quei margini di contraddittorietà che il bilancio dell’esperienza maturata sinora presenta e che le proposte di riforma cercano - più o meno efficacemente - di arginare. Se infatti sul versante normativo da un lato si registrano commendevoli processi espansivi della responsabilità "da reato" degli enti che ne ampliano l’area di applicazione e che quindi fanno ben sperare circa un suo progressivo, collettivo riconoscimento quale categoria generale del diritto penale d’impresa, dall’altro (come ha evidenziato la non troppo copiosa produzione giurisprudenziale ad oggi maturata) non sono state ancora superate tutte quelle criticità relative all’interazione tra l’istituto dei modelli organizzativi e quello della responsabilità, in merito alla determinazione di più precisi contenuti e di modalità di costruzione dei primi, tali da renderli "a prova di giudice".
Lo "scetticismo" attuale delle imprese nei confronti dello strumento dei compliance programs, giustificato dalla certezza dello sforzo economico nella fase di redazione a cui non corrisponde però un direttamente proporzionale grado di spendibilità nel processo, insieme agli equivoci legati ai pervicaci tentativi (in realtà poco fondati) di interpretazione della responsabilità degli enti in chiave "antropomorfica" rendono necessario, anzi impongono - se si vuole davvero che il principio societas puniri potest diventi il nuovo cardine del diritto penale d’impresa - un nuovo approccio, una nuova visione d’insieme attraverso la quale interpretare l’adozione di idonei modelli preventivi come manifestazione principale dell’organizzazione "virtuosa" dell’ente, che considera appunto il modello organizzativo il proprio alleato più efficiente per realizzare e mantenere un buon governo d’impresa, in quanto capace di prevenire i reati perché elaborato secondo i criteri di una politica generale volta a garantire un costante miglioramento dell’organizzazione aziendale, in termini di concreta e seria opportunità per una buona gestione ed innovazione dell’impresa.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 CAPITOLO I IL SISTEMA GENERALE DELLA RESPONSABILITÀ DEGLI ENTI «DA REATO» SOMMARIO: 1. Premessa. Uno sguardo ai principi generali del d. lgs. n. 231/2001. 2. Il «falso problema» della responsabilità «da reato» delle persone giuridiche e la crisi del principio societas delinquere non potest. 3. Le scelte della legge delega n. 300/2000 e la loro trasfusione nel d. lgs. n. 231/2001. 4. La controversa natura della responsabilità dell’ente. 5. La centralità dei criteri d’imputazione nel sistema della responsabilità «para-penale» degli enti. 5.1 Imputazione oggettiva: cenni sul criterio dell’«interesse o vantaggio». 5.2 Imputazione soggettiva e «colpa d’organizzazione». 5.3 Il principio di autonomia della responsabilità dell’ente. 6. Il sistema sanzionatorio e le sue finalità. 1. Premessa. Uno sguardo ai principi generali del d. lgs. n. 231/2001 L’entrata in vigore del d. lgs. n. 231/2001, attuativo dell’art. 11 della legge delega 29 settembre 2000 n. 300, con cui è stata introdotta in Italia (in ossequio agli obblighi assunti a livello internazionale e comunitario) la responsabilità per gli illeciti amministrativi derivanti da reato delle persone giuridiche, ha rappresentato per il nostro ordinamento una vera e propria «rivoluzione copernicana» e una svolta epocale verso il definitivo abbandono del principio societas delinquere non potest. Si è dato vita ad un nuovo paradigma sanzionatorio finalizzato a colpire la criminalità d’impresa attraverso una responsabilità diretta dell’ente, formalmente etichettata dal legislatore come amministrativa (evidentemente per evitare il sorgere di questioni di legittimità costituzionale ai sensi dell’art. 27 Cost.) ma sostanzialmente allusiva ad una responsabilità più propriamente penale (rectius: appartenente al sotto-sistema autonomo «para-penale»), dato che deriva da reato, viene accertata nel processo penale e che prevede il ricorso a sanzioni di carattere afflittivo. I soggetti a cui si applica il d. lgs. n. 231/2001 sono gli enti forniti di personalità giuridica, le società e le associazioni anche prive di personalità giuridica, con esclusione espressa dello Stato, degli enti pubblici territoriali, degli enti pubblici non economici e di quelli che svolgono funzioni di rilievo costituzionale (art. 1) ed è indubbio che la finalità che si prefigge la disciplina in questione sia quella della prevenzione del rischio-reato: nella consapevolezza che il reato d’impresa affonda tanto più saldamente le proprie radici quanto più la struttura societaria risulta

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

modelli organizzativi
gruppo societario
delega di funzioni
organismo di vigilanza
compliance programs
d.lgs. n. 231/2001
art. 7, d. lgs. n. 231/2001
responsabilità para-penale
colpa d'organizzazione
d. lgs. n. 81/2008

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi