I comitati nel processo decisionale dell'Unione Europea: un'analisi empirica.
La letteratura dell’ultimo ventennio ha trattato in modo diffuso e articolato la questione del deficit di democrazia, problema emerso con la crescita delle competenze affidate dagli stati membri all’Unione Europea (UE). Con l’espressione “deficit di democrazia” si intende la mancanza di meccanismi idonei ad individuare i decisori e a garantirne democraticamente la responsabilità per le decisioni prese.
Finora, la via intrapresa per ridurre il deficit ha avuto il suo perno centrale nel Parlamento Europeo (PE), unica istituzione comunitaria eletta direttamente dai cittadini europei. Ma anche altri aspetti del processo decisionale meritano di essere analizzati: il caso più eclatante è sicuramente quello della comitatologia. Con l’espressione comitatologia si indica l’insieme dei comitati che intervengono nella fase esecutiva del processo decisionale, esaminando le misure proposte dalla Commissione e fornendo pareri. La comitatologia si inscrive in un quadro giuridico ben definito e al suo interno siedono prevalentemente funzionari ministeriali degli Stati membri, che negoziano tra loro e con la Commissione i contenuti delle proposte sulla base di precise indicazioni nazionali.
L’attenzione dedicata dalla scienza politica alla comitatologia è stata ridotta, con un picco negli anni novanta, e un calo nel nuovo millennio. Vari aspetti della comitatologia sono stati finora presi in considerazione: i costi di funzionamento, l’evoluzione storica, gli aspetti giuridici, l’influenza nel processo decisionale, conducendo anche a conclusioni ragguardevoli. Nondimeno, il tema è lungi dall’essere esaurito, soprattutto da quando le nuove norme in materia di trasparenza e la pubblicazione dei resoconti delle votazioni, prima segrete, dei comitati aprono orizzonti inesplorati. Ciò consente di formulare una serie di ipotesi di ricerca, accomunate dall’obiettivo di espandere la conoscenza della scienza politica sul loro ruolo nei processi decisionali comunitari e sulla democrazia comunitaria. Questa intelaiatura è essenziale al susseguente lavoro di raccolta dati e verifica delle ipotesi.
La tesi è corredata di tabelle, appendici normative e documentali. La bibliografia conclusiva include saggi e articoli che trattano i temi del deficit di democrazia e della ricerca sulla comitatologia e una vasta sitografia utile per approfondire gli argomenti trattati nel testo.
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Romoli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni internazionali |
Relatore: | Luciano Bardi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 173 |
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