L'importanza della formazione dell'ostetrica in materia di violenza sessuale
Introduzione: La violenza sessuale è riconosciuta dall’OMS come problema di salute pubblica, vista la sua elevata diffusione in tutto il mondo e gli operatori sanitari sono spesso i primi ad entrare in contatto con le vittime, senza essere in grado di riconoscerle. Le ostetriche sono le professioniste che si occupano della tutela della salute delle donne, ma purtroppo non sono ancora abbastanza formate circa le conseguenze che la violenza può avere sulla salute delle donne stesse e soprattutto non sono in grado di assisterle correttamente, nella piena conoscenza dei protocolli.
Metodologia: Sono stati distribuiti questionari anonimi alle ostetriche per valutare la loro preparazione in materia e la conoscenza della Legge italiana.
Risultati: Sono stati analizzati 103 questionari. Il 72,8% delle compilatrici afferma di conoscere la Legge, ma ben il 70,8% non ha chiara la procedibilità dei delitti sessuali; il 48,5% delle ostetriche non conosce i protocolli nazionali di assistenza e solo il 28,2% dichiara di avere assistito nella sua carriera professionale una vittima di violenza sessuale: infatti l’88,3% ritiene che il suo percorso di studi non l’abbia preparata per affrontare una simile evenienza.
Conclusioni: Le ostetriche sono ancora poco formate sul tema della violenza sessuale, in quanto l’ignoranza dei protocolli non permette loro di sentirsi in grado di prestare assistenza a una vittima. Il cambiamento principale deve giungere dai Corsi di Laurea che hanno il compito di garantire un’adeguata preparazione teorico-pratica alle future professioniste.
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Informazioni tesi
Autore: | Elisabetta Uboldi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Ostetricia |
Relatore: | Maria Antonella Piga |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 99 |
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