Uso di Melatonia nella Palliazione dei Disturbi del Ritmo Sonno / Veglia in Hospice
La melatonina è una sostanza endogena implicata nella regolazione dei ritmi, secondo i quali l’organismo, organizza le strategie biochimiche atte a mantenere l’equilibrio corretto delle proprie funzioni biologiche e psichiche, in rapporto alle variazioni ritmiche ambientali che lo circondano. È secreta dalla ghiandola pineale, nella fase buia del fotoperiodo, come messaggero biochimico annunciante la notte stimola le funzioni che in essa il corpo deve svolgere. La melatonina è coinvolta nel ritmo sonno/veglia, nei ritmi propri della moltiplicazione cellulare e nella regolazione del sistema immunitario (modulazione citochinica e potente antiossidante).
Somministrazioni esogene vengono utilizzate nella correzione del ritmo sonno/veglia, nell’insonnia caratterizzata da difficoltà d’addormentamento, ma anche come antiossidante, immunostimolante e mitigatore della tossicità di molti farmaci.
Patologie tumorali presentano notevoli alterazioni della ritmicità circadiana melatoninica. Esistono studi sull’uso nel cancro avanzato ed ulteriori ricerche sono raccomandate dalle linee guida sulla palliazione di paesi quali la Svizzera, oltrechè da articoli apparsi su importanti riviste (AmJ Hospice).
Il deficit melatoninico nei tumori ne giustificherebbe l’uso come “terapia sostitutiva”, ipotizzando miglioramenti della Qol, non agendo su un singolo sintomo, ma piuttosto limitando gli inevitabili disequilibri propri della terminalità.
Nel presente studio sono stati arruolati pazienti ricoverati presso l’Hospice Malattie Infettive dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano. Previo consenso informato, raccolta di dati clinici e compilazione di un questionario, è stata somministrata Melatonina in soluzione gliceroalcolica alla dose di 20 mg serali. I pazienti sono stati controllati settimanalmente. La Qol è stata valutata con la scala SDS prima e durante la terapia. Vista l’esiguità dei pazienti non è possibile trarre alcuna conclusione generale, anche se si è notato un miglioramento nei punteggi relativi alla somma di quella categorie di sintomi che sono state convenzionalmente chiamate “percezione generale di sé" (stanchezza, insonnia, concentrazione, stato d’animo, aspetto ). Tale valutazione è preliminare e saranno necessari allargamenti della casistica.
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Ceresa |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Cure Palliative al Termine della Vita |
Anno: | 2006 |
Docente/Relatore: | Agostino Zambelli |
Istituito da: | Università degli Studi di Milano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 44 |
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