La Creatività manageriale come strumento per il superamento della crisi: evidenze empiriche nel settore meccanico del territorio piacentino e cremonese
Come reagiscono le imprese alla crisi? Quali cambiamenti attivano al loro interno? E soprattutto su quali fattori è opportuno investano per fronteggiare e superare al meglio questo periodo di forte e prolungata recessione? Sono queste le principali domande che hanno spinto l'autore ad affrontare il tema della creatività manageriale come possibile strumento per superare le difficoltà di un settore che, come quello meccanico, risulta essere in particolare sofferenza.
Nel primo capitolo, viene affrontata l’ampia analisi della crisi finanziaria in corso: l’autore ha cercato di mettere in evidenza le principali cause attraverso i quali si è oggi giunti ad una situazione di recessione di questa portata, per poi passare ad analizzare le modalità per minimizzare le possibilità che una crisi finanziaria di questa portata si ripeta nel prossimo futuro.
Sempre nel primo capitolo, viene affrontato il problema italiano riguardo la produttività:
partendo dall’analisi del modello teorico di produttività di Solow, l’autore ha puntato
l’attenzione sull’analisi del PIL del 4° trimestre del 2009, sull’analisi degli andamenti della produttività italiana dei primi mesi del 2010, sui livelli di produzione industriale delle imprese italiane, sui consumi delle famiglie registrati nel 4° trimestre del 2009 ed, infine, l’autore ha dato uno sguardo al mercato del lavoro, in termini di tasso di disoccupazione etasso di occupazione relativi alle ultime fonti Istat registrate nel 4° trimestre 2009.
Nel secondo capitolo l’autore ha cercato di capire come le aziende possono uscire da
questa crisi economica finanziaria: partendo dal concetto di problema, le aziende, per
potersi “risollevare”, devono concentrarsi sull'importanza del pensiero creativo, poiché la creatività rappresenta il presupposto ad ogni tipo di cambiamento.
Nella seconda parte del secondo capitolo, l'autore si sofferma sull'importanza dell'educare al "pensiero creativo”: insegnare a pensare in modo creativo è una delle principali preoccupazioni nella formazione professionale dei giorni nostri. Definite le tre principali prospettive di sviluppo della creatività, l'autore riporta tre principali presupposti comuni.
Infine, nell'ultima parte di questo capitolo, l'autore individua le principali forze propulsive al pensiero creativo, da un lato, forze che offrono un grande contributo alla creazione del pensiero creativo. Dall'altro lato, vengono invece individuate le forze inibitrici, ovvero di ostacolo al processo creativo.
Definiti la creatività ed il pensiero creativo come i fattori dominanti sui quali le imprese
devono oggi investire, nel terzo capitolo viene posta l’attenzione sul concetto di creatività manageriale e sull’importanza della stessa all’interno dei tre livelli dirigenziali: Top-level manager, Middle-level manager e First-level manager.
La parte finale del terzo capitolo è dedicata alla definizione dei gruppi creativi ed alle
principali tecniche di creativity management che vengono implementate ed utilizzate per risolvere le problematiche all'interno del contesto aziendale.
Il quarto capitolo è invece orientato sull’analisi settoriale: in questa sezione l’autore si è posto una domanda: “In quale misura la creatività manageriale e l’innovazione sono
implementate nelle aziende?”
Dopo aver redatto un questionario, l’autore lo ha sottoposto ad un campione di 32 aziende impiegate nel settore meccanico del territorio piacentino e cremonese per capire qual è il trend che caratterizza le aziende di questo territorio.
Dopo la discussione dei dati risultanti dall’indagine, l’autore, nella sezione conclusiva,
propone un modello manageriale composto da 3 fasi principali: partendo da un’attenta
analisi dei problemi, delle opportunità e dei dati quantitativi (Fase 1), è necessario che in azienda coesistano strategie creative sostenute da una leadership che sponsorizzi creatività ed innovazione, investimenti in innovazione ed indicatori quantitativi (Fase 2): solo attraverso questo “meccanismo”, si raggiungono idee creative, da tradursi in soluzioni innovative in grado di far incrementare i risultati di business aziendali.
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Zani |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Gestione d'azienda - General Management |
Relatore: | Franca Cantoni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 220 |
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