La risarcibilità del credito da morte del debitore nell'ordinamento italiano: un particolare sguardo alle vicende Superga e Meroni.
A seguito di un'introduzione mirata ad inserire l'istituto di protezione aquiliana nel vasto ambito della responsabilità civile, la trattazione si volge ad analizzare il ventennale processo evolutivo attraverso il quale dottrina e giurisprudenza giungono ad affermare in via generale il principio della tutela aquiliana dei diritti di credito.
La ragione dell'improvviso ed imponente sviluppo della tematica va ricondotta al susseguirsi di due lunghe e complesse vicende processuali cui viene dedicato ampio spazio nella trattazione, divenute veri e propri casi scuola e rese celebri dai fatti di cronaca.
A partire dalla tragica vicenda di Superga di metà Novecento, primo dei due casi trattati, la problematica del credito emerge infatti in tutto il suo vigore, arrivando a sfidare la solidità di un sistema risarcitorio che, in via extracontrattuale, aveva sempre offerto la propria protezione ai soli diritti assoluti; ha così inizio un percorso lungo e travagliato che, nonostante i frequenti scontri tra le tesi più o meno conservatrici dei molti operatori giuridici coinvolti, guarda indubbiamente in direzione di un'estensione della tutela aquiliana di tutti i diritti soggettivi, inclusa la categoria del credito, riuscendo a raggiungere l'obiettivo solo a distanza di diversi anni, con la temuta e tuttavia sperata inversione di tendenza del 1971.
Si parte così dall'analisi della lesione del credito negli anni '50 e '60, attraverso le tesi contrastanti di due fra i più brillanti studiosi dell'epoca, Fedele e Busnelli, per spostarsi poi sulle sentenze e i pareri relativi al caso Superga.
In seguito, l'attenzione si concentra sul radicale mutamento di prospettiva operato dalla dottrina a cavallo degli anni '70, la cui portata trascina con sé una giurisprudenza che, sempre più propensa al cambiamento, sfrutta il caso Meroni per attuare la svolta ormai annunciata, affermando la risarcibilità del credito come principio. Ne consegue un periodo di assestamento caratterizzato da numerose incertezze e ricco di oscillazioni, che pone svariati dubbi sui progressi ottenuti.
Infine si considerano le posizioni assunte dagli studiosi che perseverano nel confrontarsi con la problematica del credito negli anni '80 e '90, accanto all'interesse dimostrato dalle nuove generazioni di giuristi.
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Informazioni tesi
Autore: | Emanuele Barbarossa |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Trento |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali |
Relatore: | Luisa Antoniolli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 120 |
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