U Santu Patri: San Francesco da Paola, il padre del mare
Nelle sacre scritture troviamo una differenza nel connotare il mare: il Vecchio Testamento lo vuole popolato di mostri terribili come il Leviatano, mentre molti protagonisti dei Vangeli sono pescatori, quindi che dal mare traggono vita e sostentamento. Come scrive Antonino Buttitta: «Il mare è un crocevia di paradossi […] il mare è vita che da vita ma, nello stesso tempo, la sua immensità e le forze da cui è agito, sono permanente occasione di sciagura e morte […] il mare divide e nello stesso tempo unisce. Si interpone alla comunicazione e allo scambio ma, per millenni talora, ne è stato l’unico canale: ostacolo e opportunità, mpirimentu e ccianza » (Buttitta A. 1996: 140).
Nulla di strano quindi che il mare sia stato sempre popolato da abitanti ambigui e polivalenti, carichi di significati contraddittori, dando vita ad apparati mitologici complessi in tutte le culture che ad esso hanno legato il proprio destino. Non stupisce neanche che a guardia di questo gigante inafferrabile e ambivalente siano state poste, nel corso dei secoli, figure capaci di contrastarne la valenza mitica. Gli esempi si moltiplicano tante quanto sono le diverse culture perché «il mare è un mito sia nel suo statuto paradigmatico in quanto simbolo, sia nella sua estensione sintagmatica in quanto contenitore e contenuto di sequenze narrative. Non a caso è centrale negli apparati mitici tanto di culture costituitesi in rapporto ad esso quanto di altre anche assai lontane» (ibidem, 141).
Anche il narratore delle vicende del capitano Achab e della sua imponente Moby Dick, guardando l’immensa vastità dell’oceano si chiede: «Perché gli antichi Persiani tenevano il mare per sacro? Perché i Greci gli fissarono un dio a parte, e fratello di Giove? Certamente tutto ciò non è senza significato» (Melville H. 1987: 39).
I protettori delle acque, del pescato, dei marittimi, nell’ambito del cristianesimo, sono diversi, tutti inneggiati per la salvaguardia della vita di quella che si può definire “gente di mare”. Per fare qualche esempio: la Vergine Maria, con il suo appellativo di "Stella Maris", riconosciuta patrona universale dell'Apostolato del Mare ed onorata anche con altri titoli da molte comunità di pescatori, come la Madonna di Porto Salvo o del Buon Viaggio; i Santi Pietro, Paolo e Andrea, tutti pescatori; S. Nicola, Vescovo di Mira, il cui corpo si venera a Bari, invocato fin dal IV secolo come patrono dei barcaioli; S. Brendano il “Navigatore”, monaco irlandese, considerato protettore dei marittimi particolarmente in Irlanda e Gran Bretagna; S. Elmo, identificato con S. Erasmo, Vescovo di Formia. Nel contesto siciliano San Francesco da Paola (1416-1507), fondatore dell'Ordine dei Minimi, proclamato da Pio XII nel 1943 patrono dei marittimi italiani è il Santo che vanta il culto più sentito e partecipato. Quasi un Poseidone cristiano, molti testimoni oculari lo vogliono approdato miracolosamente in Sicilia sul suo mantello e il suo bastone come timone, accompagnato da cavallucci marini. Grazie alle sue capacità di taumaturgo e di intercessione in numerosi miracoli, sin dal suo primo ingresso nell’Isola ha incontrato il favore di numerosi fedeli che gli sono rimasti devoti nei secoli. Il suo carattere, nell’ambiguità propria di uomo dalle forti reazioni nella lotta contro le ingiustizie e, nello stesso tempo, buono e caritatevole, lo assimila ad un padre umano e gli ha valso la denominazione di U Santu Patri. In Calabria è detto anche u zirrusu proprio per il suo carattere imperioso: «“zirrusu” vuol dire facile all’ira, ma all’ira fugace che viene non da odio o da malanimo, ma da un subìto impeto del sangue generoso» (Masasi 1907: 23).
Nella prima parte del presente lavoro si cercherà di introdurre alcune generali riflessioni sul complesso rapporto tra il santo e il mare, quest’ultimo visto come elemento non soltanto naturale ma, soprattutto, antropologico. Successivamente si passerà a descrivere il culto dedicato a San Francesco di Paola, gli avvenimenti più importanti della sua vita, l’ordine monastico da lui istituito e sarà analizzata brevemente l’iconografia a lui relativa. Nella seconda parte si cercherà di delineare le pratiche devozionali che lo vedono protagonista a Palermo e, nella terza parte, in altri contesti della Sicilia. Il suo culto è, infatti, diffuso in tutta l’Isola, soprattutto nei centri costieri dove si possono osservare i festeggiamenti più imponenti: cerimoniali che coinvolgono intere collettività e che hanno come protagonisti sia il Santo che il mare su cui egli veglia. In tutti gli esempi riportati in questo lavoro è possibile rintracciare le diverse declinazioni in cui grandi e piccole comunità, nell’onorare il “proprio Santo”, nel contatto con il sacro cerchino soluzioni ad istanze altrimenti insolubili.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Francesca Paola Armilli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Antropologia culturale ed etnologia |
Relatore: | Ignazio Buttitta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 172 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi