Skip to content

Condotte antisociali come conseguenza di TCE

Le conseguenze di un trauma cranico variano a seconda della regione cerebrale interessata. Quando viene coinvolto il lobo frontale si determinano deficit relativi alla programmazione e all’esecuzione di schemi comportamentali, sfociando anche in severe alterazioni della personalità. In particolare, le lesioni della corteccia orbitofrontale possono innescare agiti non conformi alle regole sociali, che vanno dalla disinibizione istintuale, alle rapide fluttuazioni d’umore, alla mancanza d’empatia, fino agli scoppi d’ira e a manifestazioni d’aggressività. Si indagherà quindi sulla possibilità di una relazione tra l’aver subito lesioni frontali e la messa in atto di comportamenti antisociali e di crimini di vario tipo.
Si farà ricorso a diverse metodologie d’indagine e a molteplici fonti d’informazione: esami neurologici, studi di neuroimaging, studi comparativi, con gruppi di controllo e studi intra-gruppo, in cui si confrontano i livelli di aggressività nel periodo pre- e post- traumatico. Si cercherà la conferma dell’esistenza di una relazione tra lesione cranica ed offending attraverso tre fonti di prova:
1) considerando le conseguenze psicologiche del trauma e quale di queste correla con la messa in atto di crimini; a tal proposito si prenderanno in considerazione anche le ricerche sui reduci di guerra;
2)controllando se tra persone già responsabili di atti criminali vi siano precedenti traumi cranici;
3)attraverso studi longitudinali, per vedere se le vittime di lesioni cerebrali nel tempo commettano atti antisociali.
Si analizzerà anche il rapporto tra le Neuroscienze e il mondo della Legge; come la Scienza può fornire degli apporti importanti in tema d’imputabilità, di capacità processuale e di pericolosità sociale. Si considererà la diversità di linguaggi e di prospettive e quali strumenti scientifici possono costituire elementi di prova in tribunale.
Infine si esaminerà, a titolo esemplificativo, la storia clinica di due pazienti presi in carico presso la cooperativa Puzzle, centro socio-terapeutico riabilitativo di Torino, che si occupa di traumatizzati cranici e di gravi cerebrolesioni acquisite. I due casi riguardano un uomo e una donna entrambi vittime di un incidente stradale causa di una lesione frontale. Nel primo il trauma ha indotto preoccupanti alterazioni comportamentali, rappresentate da impulsività, facile irritabilità, scarsa tolleranza delle frustrazioni, ideazioni paranoidee e frequenti infrazioni delle norme della strada e delle regole sociali. Il paziente in questione è stato responsabile anche di un omicidio colposo, per cui non si è avuta una condanna in quanto è valsa l’infermità mentale.
Il secondo caso riguarda invece una donna che in seguito al trauma frontale ha sviluppato condotte disinibite e sessualizzate, pensiero egocentrico e marcatamente infantile.
Si esaminerà quindi il percorso terapeutico svolto con i pazienti e quali risultati sono stati ottenuti. Si rifletterà sull’importanza del coinvolgimento della famiglia dei pazienti nella gestione e nell’agevolazione del processo riabilitativo. Infine si sottolineerà l’importanza del lavoro sulla consapevolezza, sull’assunzione di responsabilità e sull’empatia, elementi imprescindibili nel lavoro con pazienti cerebrolesi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Introduzione Sono ormai lontani i tempi in cui Lombroso sosteneva che data una specifica conformazione cerebrale una persona fosse predisposta al crimine e quindi socialmente pericolosa; tuttavia le ricerche moderne sul funzionamento cerebrale possono aiutare a comprendere la quasi totalità del comportamento umano, anche quello antisociale. In Italia, nel 2009, nell’ambito di un processo contro l’algerino Abdelmalek Bayout accusato di aver ucciso a coltellate un giovane dopo essere stato offeso, le perizie di imaging cerebrale condotte da Giuseppe Sartori contribuirono a dimostrare che il soggetto presentava un deficit nelle aree cerebrali preposte all’autocontrollo. Mediante tali strumenti di prova, unitamente alle analisi genetiche, si poté rilevare che l’uomo presentava problematiche legate all’impulsività e valsero a convincere il giudice della semi-infermità mentale dell’imputato. Il mio elaborato sostiene quindi l’ipotesi che sulla base di localizzate alterazioni neuronali indotte da un trauma cranico si può determinare un’alterazione delle aree cerebrali deputate al controllo emotivo e comportamentale, alla regolazione degli stati emotivi e alla messa in atto di condotte conformi alle regole sociali. Si tratterà preliminarmente della fenomenologia dei traumi cranici, in particolare di quelli che interessano il lobo frontale; si analizzeranno le complesse strutture corticali e sottocorticali alla ricerca dei centri responsabili della gestione, del controllo emozionale, della pianificazione e della regolazione del comportamento. Ci si soffermerà quindi sulle funzioni del circuito orbitofrontale, la cui compromissione innescherebbe Introduzione

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

atti antisociali
circuito orbito-frontale
comportamento aggressivo
disinibizione frontale
disinibizione sessuale
impulsività
lobo frontale
trauma cranico

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi