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Calcestruzzi Auto-Compattanti: materiali, tecnologia ed applicazioni

Descrizione delle caratteristiche principali del calcestruzzo autocompattante (o SCC, acronimo inglese di Self Compacting Concrete) con analisi dei componenti, delle tacnologie e degli spunti di ricerca presenti, come la spinta sui casseri, e futuri, come l'applicazione della nanotecnologia all'SCC.

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Calcestruzzi Auto-Compattanti: materiali, tecnologia ed applicazioni Cap.1 5 1. Storia del Calcestruzzo Auto-Compattante Il calcestruzzo Auto-Compattante, o anche SCC ( dall‘inglese ―Self-Compacting Concrete‖), nasce come materiale considerato da molti esperti come la più grande rivoluzione nella tecnologia del calcestruzzo; era la fine degli anni ‗80 all'Università di Tokyo con il prof. Okamura e i suoi studenti, tra gli altri Ozawa e Maekawa, quando è stata stabilita la descrizione di base dell‘SCC. Prima di questa nascita ufficiale, ci sono stati diversi casi di applicazioni di calcestruzzi che non avevano bisogno di compattazione esterna per la consolidazione ma essi non venivano ancora definiti Auto-Compattanti. L‘impiego del calcestruzzo Auto-Compattante, subito dopo la nascita del suo prototipo, è gradualmente aumentato, dal Giappone si diffuse prima in Asia per arrivare poi, intorno al 1993, in Europa, precisamente in Svezia, e le principali ragioni che hanno favorito questo sviluppo possono essere così definite: • Riduzione dei tempi di costruzione; • Ottimo grado di compattazione nella struttura soprattutto nelle aree confinate dove sarebbe difficile una compattazione per mezzo di vibrazione; • Riduzione significativa del rumore nei cantieri e nelle fabbriche di calcestruzzo prefabbricato, migliorando le condizioni ambientali sia per coloro che sono coinvolti nei processi di lavorazione, sia per chi è involontariamente coinvolto trovandosi nelle vicinanze di queste aree, tanto che l‘SCC viene denominato ―calcestruzzo silenzioso‖; • Riduzione dell‘esposizione alle vibrazioni per gli operatori del settore le quali possono provocare problemi circolatori, cosicché l‘SCC è denominato anche ―Calcestruzzo salubre‖; • Omogeneità del materiale allo stato indurito indipendente dalla vibrazione eseguita e dalla sua qualità, proprietà che porta ad una definizione del materiale come ―calcestruzzo tollerante‖; • Riduzione dei costi poiché non deve essere eseguita nessuna vibrazione risparmiando così manodopera; Dopo questa larga diffusione sempre più organi e associazioni internazionali si occupano della divulgazione della conoscenza del materiale, delle sue caratteristiche, proprietà e usi, come fa ad esempio RILEM, ―the International Union of Laboratories and Experts in Construction Materials, System and Structures‖, nei suoi vari simposi internazionali e nelle sue pubblicazioni; questo soprattutto perché i termini ―SCC‖ o ―Calcestruzzo Auto-Compattante‖ sono solo termini descrittivi e non sono garanzia di specifiche proprietà e caratteristiche del materiale e dei suoi componenti. Ciò porta al fatto che ogni ricercatore o ogni attore della catena di produzione può avere il proprio concetto delle prestazioni richieste al materiale a cui poi verrà indiscriminatamente assegnata l‘etichetta di ―Auto-compattante‖. Per questa ragione la normativa europea sta cercando di adeguarsi elaborando nuove Norme Tecniche

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