L'efficienza del settore pubblico: analisi empirica sui capoluoghi di regione italiani
L’analisi condotta fornisce alcune valutazioni sull’efficienza di spesa dei Capoluoghi di Regione italiani. Il concetto di efficienza è stato definito da Farrell (1957) che distingue l’efficienza tecnica dall’efficienza allocativa. L’efficienza tecnica riflette la capacità di ottenere il massimo livello di output da un dato livello di input, mentre l’efficienza allocativa rappresenta la capacità di utilizzare gli input in proporzioni ottimali. L’efficienza complessiva è data dalla combinazione di queste due misurazioni. La letteratura economica successiva ha cercato di superare i limiti del lavoro di Farrell legati ad alcune assunzioni circa la funzione di produzione, proponendo delle tecniche che, attraverso la costruzione di tale funzione, permettano di esprimere dei giudizi sull’efficienza delle unità produttive analizzate. Le metodologie elaborate si distinguono in tecniche non di frontiera e tecniche di frontiera. Le tecniche di frontiera maggiormente utilizzate sono la metodologia Free Disposal Hull (FDH), la Data Envelopment Analysis (DEA) e lo Stochastic Frontier Model (SFM). Le tecniche di frontiera esaminate sono state applicate da Afonso, Schuknecht e Tanzi (2003, 2005), per analizzare l’efficienza di 23 Paesi OCSE e da Boetti, Piacenza e Turati (2009, 2010), per valutare l’efficienza su un campione di Comuni della Provincia di Torino. Il modello elaborato da Afonso, Schuknecht e Tanzi, in base al quale gli indicatori di efficienza sono definiti dal rapporto tra indicatori di performance del settore pubblico e risorse impiegate, è stato utilizzato per valutare l’efficienza dei Capoluoghi di Regione italiani nel 2008. Il contesto italiano è interessato da un processo di decentramento politico e fiscale la cui evoluzione procede attraverso fasi alterne e spesso contrapposte. Sulla base delle riflessioni fatte sull’attuale sistema istituzionale e finanziario dei Comuni italiani e tenendo conto del contributo di Boetti, Piacenza e Turati, per ogni Capoluogo preso in considerazione sono stati analizzati, quali indicatori di performance, la popolazione residente e quella con età compresa tra 0 e 14 anni e maggiore o uguale di 75 anni, la lunghezza delle strade comunali, la quantità totale di rifiuti solidi urbani. Questi indicatori sono direttamente collegati alle voci di spesa corrente che costituiscono il denominatore della frazione dell’efficienza: spesa per le funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo; per le funzioni di istruzione pubblica e per i servizi sociali per bambini e anziani; per le funzioni nel campo della viabilità e i trasporti; per il servizio di smaltimento rifiuti. L’indicatore di efficienza risultante dalla media aritmetica dei singoli indicatori permette di trarre delle valutazioni circa l’efficienza di spesa dei Capoluoghi analizzati.
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Informazioni tesi
Autore: | Tania Masi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi dell'Aquila |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia e della gestione aziendale |
Relatore: | Nadia Fiorino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 77 |
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FAQ
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