Ruolo di Ispettore Penitenziario e sindrome del burnout: un'indagine esplorativa nell'Istituto di Vicenza
Questo contributo di ricerca pone l'attenzione sulla Polizia Penitenziaria, ponendosi tre obiettivi:
1) presentare una professione spesso trascurata e che, piuttosto, dovrebbe essere tenuta in notevole considerazione per i rischi e la tensione che costringe a sostenere quotidianamente. Data l’adozione da parte del Corpo di sistemi di organizzazione a struttura fortemente gerarchizzata, deve ritenersi utile ed indispensabile rivolgere l’attenzione anche alla figura dell’Ispettore, ruolo che implica, oltre al contatto con gli utenti, un grado di particolare responsabilità;
2) introdurre spunti significativi ricavati dalla letteratura esistente a proposito della sindrome del burnout, e presentare ricerche, effettuate sia nel settore delle forze di Polizia che in altri ambiti lavorativi tipici, volte ad indagare la presenza del fenomeno;
3) osservare se la categoria degli Ispettori penitenziari sia da considerarsi a rischio di burnout per le caratteristiche professionali e organizzative a cui è sottoposta. Indubbio infatti è il peso delle pressioni negative che si riversano sul personale di Polizia Penitenziaria a causa delle aspettative eccessive dell'opinione pubblica, e non si può ignorare la circostanza connaturale all'esercizio delle funzioni più strettamente connesse alla sicurezza penitenziaria. Le situazioni di stress dettate da condizioni personali e organizzative e da compiti istituzionali più o meno delineati e contraddittori, i conflitti che possono nascere con superiori, colleghi e detenuti, ed il mancato sostegno e riconoscimento sociale sono valutati come fattori che possono causare demotivazione e insoddisfazione, provocando quell'atteggiamento rigido e distaccato, tipico del burnout. Alla stregua delle esposte considerazioni si impone il riconoscimento del fatto che nel lavoro penitenziario il rischio di burnout è sicuramente elevato. L'idea di condurre una ricerca sulle condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari è nata con l'intento di fare luce e cercare di analizzare una realtà professionale estremamente delicata, che si ritiene debba essere monitorata con costanza e profondità per tenere sotto controllo non solo l'effettivo svolgimento di compiti e funzioni, ma soprattutto la relazione esistente tra le condizione soggettive e oggettive di stress e l'attuazione del proprio lavoro.
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Informazioni tesi
Autore: | Marina Caneva |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Verona |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Massimo Bellotto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 68 |
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